Proprio nelle ore in cui il Parlamento dava il suo via libera al progetto di legge sullo smart working, Esprinet si è decisamente portata avanti, annunciando l’attivazione di un programma che permette ai dipendenti dell’organizzazione e di Celly di lavorare fuori sede per al massimo una giornata intera alla settimana. Più nel dettaglio, l’azienda offre la possibilità di accedere allo Smart Working alle risorse compatibili per ruolo e che abbiano ricevuto una valutazione positiva delle proprie performance, mettendo a loro disposizione gli strumenti tecnologici necessari per il lavoro da remoto (notebook, telefono e accesso ai server aziendali).
Lo Smart Working di Esprinet si basa sui concetti chiave di flessibilità, autonomia e fiducia, dando ai dipendenti la possibilità di lavorare in un luogo privato diverso dall’ufficio, in modo da orientare la prestazione professionale a una maggiore responsabilizzazione sui risultati. Il progetto prevede un pilot di sei mesi, che non sarà applicato solo a specifiche aree di business o strutture organizzative, ma sarà esteso all’intera popolazione aziendale coinvolgendo un numero significativo di risorse. Infatti i numeri sono fin da subito estremamente importanti: sono infatti 428 i dipendenti (pari al 76% delle 561 risorse potenziali) che hanno aderito volontariamente all’iniziativa.
«Siamo molto orgogliosi di dare il via a questo progetto, frutto di un importante cambiamento nella cultura aziendale orientato all’innovazione organizzativa – ha commentato Ettore Sorace, HR Manager delle società italiane del Gruppo Esprinet – . In Esprinet riteniamo che una migliore e più efficace gestione del tempo porti ad una maggior responsabilizzazione sui propri obiettivi e contribuisca al raggiungimento di risultati eccellenti, oltre a portare a benefici sull’impatto ambientale. Fiducia, responsabilità e collaborazione sono alla base di questa importante innovazione».