Segnatevi questo nome, RED, perché lo ritroveremo presto nei prossimi mesi. L’azienda è un brand conosciuto a livello globale soprattutto dai professionisti audio-video, che lavorano nel mondo della grafica e della comunicazione. I software che produce sono usati in larga parte per la post-produzione e l’editing, anche di un certo livello, visto il vasto range di opportunità che offre a utenti con necessità differenti. Cosa c’entra allora con uno smartphone? In teoria ben poco, se non fosse che Hydrogen One è un dispositivo unico nel suo genere e che merita un’attenzione particolare. Conosciamo molto poco sulle sue specifiche ma ne è bastata una per farci drizzare le antenne: ha un display olografico, capace cioè di riprodurre contenuti tridimensionali senza necessità di accessori esterni (tipo gli HoloLens), su qualsiasi tipo di superficie.
A cosa serve
L’idea di RED è quella di donare un telefonino del genere a chi produce contenuti multimediali di impatto ma anche ai clienti che vogliono far vivere esperienze avanzate ai loro consumatori. Pensiamo a un concessionario di automobili, che tramite un piccolo aggeggio come un cellulare può presentare in 3D i rivestimenti in catalogo direttamente sul modello scelto in digitale, senza aspettare l’arrivo dei sample in negozio, oppure agli enti di formazione, che avranno la possibilità di far toccare con mano agli studenti ciò su cui andranno a lavorare, con una restituzione visiva senza eguali.
Si tratta di opportunità sinora possibili solo attraverso gadget esterni, come gli HoloLens, peraltro non distribuiti a livello globale e non accessibili su larga scala. La realtà mixata è un trend in salita in tanti settori di business e saper di poter sfruttare un singolo device per abilitarla è davvero straordinario. Certo, stiamo ragionando sulla carta ma vista la professionalità di RED ci stupiremmo se il prodotto finale non fosse ciò che è stato spoilerato nelle ultime ore. In più, Hydrogen One supporta la realtà aumenta alla stregua di ciò che potrà fare l’iPhone con iOS 11, dunque meno interattiva ma pur sempre coinvolgente, e quella virtuale, con l’ovvia necessità di usare un paio di visori esterni, anche i DayDream View se vi fosse la compatibilità con l’omonima piattaforma di Google.
Il telefonino arriverà nel corso del 2018 negli Stati Uniti, e per il momento solo qua, a un prezzo vicino ai 1.100 euro. Non si rivolge a tutti, come abbiamo visto, ma agli utenti che vogliono sperimentare nuove modalità di intrattenimento e interazione, sia a scopo privato che commerciale. Ci sarà modo per i big di seguire una simile strada, qualora si riveli fruttuosa e interessante.