L’Italia ha da lavorare sul fronte sicurezza: il nostro Paese è infatti risultato al secondo posto al mondo per infezioni malware ai PoS e mantiene ancora il terzo posto come nazione che spamma di più; si conferma, inoltre, anche terza al mondo per le visite a siti maligni. È quanto emerge dal report Trend Micro “Vulnerabilità sotto attacco”, relativo alle minacce che hanno riguardato il terzo trimestre dell’anno. L’Italia, posizionandosi al secondo posto al mondo per infezioni malware ai PoS, ha fatto registrare il 6% dei malware che hanno infettato i PoS, primato che condivide con le Filippine e Taiwan, lasciando al primo posto solo gli Stati Uniti. Altra posizione da podio sempre per il nostro Paese per quanto riguarda le nazioni che trasmettono più spam. L’Italia riconferma la posizione del primo trimestre che aveva, solo temporaneamente, lasciato nel secondo. In generale, nel terzo trimestre sono stati identificati e bloccati in tutto il mondo più di 17 miliardi di indirizzi IP che trasmettevano spam e di questi 856.500.000 risultavano in Italia. Stati Uniti, Argentina, e Vietnam sono i Paesi al primo posto nella classifica per invio di spam, mentre al secondo posto troviamo la Spagna, e l’Italia, allineata solo alla Germania, conquista il terzo posto.
L’italiano, inoltre, risulta essere la decima lingua più usata per trasmettere spam, infatti, più di 34 milioni di comunicazioni sono state eseguite nella nostra lingua. Altro podio per il Bel Paese che si è classificato terzo nella top ten dei Paesi in cui si sono verificate più visite a siti maligni; posizione che va condivisa con la Francia, mentre al primo posto tornano gli Stati Uniti seguiti dal Giappone. Se si vuole parlare di cifre, questo significa che nel mondo sono state bloccate più di un miliardo di visite a siti maligni e gli italiani, nello specifico, sono stati su questi siti più di 56 milioni di volte. Trend Micro, con la sua Smart Protection Network, è riuscita a bloccare 2,8 minacce al secondo. Sempre con riferimento al terzo trimestre, Android si è confermato il sistema mobile più colpito, pur rimanendo alti i livelli di malware che hanno preso di mira il settore dell’online banking.