Hardware

HP e Acer lanciano i primi visori con Windows 10

In vendita a meno di 300 dollari sul sito di Microsoft ma solo per gli sviluppatori. Entro la fine dell’anno dovrebbero arrivare nei negozi

Pubblicato il 16 Ago 2017

Paolo Longo

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Se finora la realtà virtuale è stata un campo di predominio di un paio di aziende (Oculus e HTC), d’ora in poi anche Microsoft entra a far parte della gara, con una marcia in più. Da qualche settimana sono in vendita sul sito della multinazionale di Redmond sia gli HP Windows Mixed Reality Headset Developer Edition che gli Acer Windows Mixed Reality Headset Developer Edition. Il primo è già sold out mentre del secondo dovrebbero rimanere ancora dei pezzi, sebbene entrambi possano essere acquistati solo da sviluppatori certificati. Il motivo di tale interesse è duplice: da un lato la volontà di provare finalmente qualcosa di nuovo in ambito VR e MR, dall’altro la possibilità di farlo a un prezzo ragionevole; 329 dollari per il modello di HP, 299 per l’Acer.

Seppur diversi dal punto di vista del design, i visori con a bordo la piattaforma di realtà mixata di Microsoft si basano su un’identico sistema software. Come gli HoloLens (di cui non si vede traguardo per il consumatore finale), si inseriscono in quel campo della realtà virtuale/aumentata in cui non ci sono concorrenti. A differenza di Oculus e Google Glass infatti, i Mixed Reality Headset sfruttano l’ambiente circostante per interagire con elementi 3D, senza occludere la vista a chi li indossa.

Un vantaggio per non isolarsi completamente dal resto del mondo pur sfruttando appieno le potenzialità di un contesto digitale. Un chiaro segno di distinzione, oltre che a livello tecnologico, con i brand più affermati nel  settore è la volontà di distribuire prodotti del genere a un prezzo concorrenziale perché non destinati a un utilizzo di massa ma enterprise. Sia il visore di HP che di Acer guarda alla formazione tecnica, al retail, all’automotive, alla produzione industriale come ambiti interessati ad adottare tecnologie innovative per migliorare il business proseguendo sulla strada della trasformazione digitale.

Come detto, per comprare uno dei due dispositivi bisogna essere uno sviluppatore ma la presenza dell’opzione Find in store al fianco del bottone Add to cart fa ben sperare su uno sbarco non così tardivo nei negozi.

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