Dispositivi indossabili

Smartband, la crescita non sarà limitata solo al consumer

Lo rivela un sondaggio, secondo cui i wereable sono ormai entrati nelle strategie dei decisori aziendali. Gli americani sono più entusiasti degli europei

Pubblicato il 09 Dic 2014

Gianluigi Torchiani

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Gli smartband, soprattutto con l’ormai imminente ingresso sul mercato di Apple, sembrano definitivamente pronti al boom, tanto da essere entrati nelle classiche liste di “regali desiderati” per questo Natale 2014. Una ricerca appena condotta da Forrester Research ha confermato questa tendenza, mettendo in evidenza come il numero di persone che utilizzano un computer indossabile triplicherà nel corso del 2015, per complessivi 10 milioni di utenti. Il sondaggio, però, ha messo soprattutto in luce un altro dato curioso: i consumatori americani appaiono più entusiasti verso questi prodotti, mentre quelli europei sembrano più tiepidi. Lo scarto è in effetti significativo: gli statunitensi disponibili a indossare gli smart band sono il 45 per cento contro il 32 per cento degli intervistati del vecchio continente.

Inoltre, se in generale tutti i consumatori sono maggiormente orientati verso gli smart band da polso, gli americani sono più disposti a indossare tutte le altre tipologie di dispositivi intelligenti. Altro aspetto significativo messo in luce dalla ricerca è che il fenomeno smartband è destinato a non restringersi soltanto in ambito consumer: le aziende potrebbero contribuire alla crescita del mercato, cercando di fornire ai propri dipendenti oggetti di questo tipo. Le applicazioni possibili sono tante: dal monitoraggio dello stato di salute dei lavoratori al supporto alle attività di tipo tecnico o manageriale. Tanto che più di due terzi dei decision-maker aziendali intervistati dallo studio, ha infatti dichiarato che lo sviluppo di una strategia per i wereable era ormai diventata una priorità. Tutto questo potrebbe essere foriero di nuove opportunità di business, anche per i rivenditori, prevedono gli autori dello studio.

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