Un restyling forse inferiore alle attese, ma la sostanza c’è: sono queste le prime impressioni di Android Oreo (dal nome del popolare biscotto), la nuova versione del sistema operativo di Google per smartphone e tablet (la 8.0), appena annunciata da Google. D’altronde Android è di gran lunga il sistema operativo più diffuso al mondo per quanto riguarda il mondo mobile e non solo, dunque sarebbe stato inopportuno vedere veri e propri stravolgimenti. Un primato che, al momento, appare sostanzialmente inattaccabile, grazie all’alleanza di ferro tra Google e i principali produttori di hardware a livello globale (tra cui Samsung e Huawei, tanto per fare due nomi).
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Il tema sicurezza
Innanzitutto viene affrontato quello che è sempre stato il tallone di Achille delle varie versioni del sistema operativo che si sono succedute: la versatilità e la flessibilità che da sempre caratterizzano Android, paradossalmente, lo hanno reso bersaglio (relativamente) facile degli attacchi del cybercrime. Ecco perché al primo punto delle novità annunciate da Big G c’è proprio la sicurezza: Android Oreo promette di essere più sicuro grazie a Google Play Protect integrato, status di sicurezza anteriore e centrale nelle impostazioni e controlli più stringenti sull’installazione delle app.
Due app in contemporanea
Altro punto importante per tutti i fruitori di dispositivi mobili riguarda la durata della batteria: Android Oreo è progettato per aiutare gli utenti a ridurre al minimo l’uso eccessivo involontario di energia da parte delle applicazioni in background, così da far durare di più la carica del telefono. Significativa è anche la promessa di un avvio del sistema ancora più rapido (fino a due volte più veloce della precedente versione dell’OS, Nougat). Cambia molto anche l’arrivo della funzionalità Picture-in-Picture che, sostanzialmente, permette di utilizzare due applicazioni contemporaneamente. Ad esempio sarà possibile leggere una email e contemporaneamente guardare un video su Youtube su una finestra più piccola.
Oreo arriva a fine anno
È poi stata definitivamente abilitata la funzione delle Android Instant Apps, che permette di testare le nuove applicazioni senza per forze doverle installare sul dispositivo (non male considerando le memorie perennemente occupate). Un’altra importante novità riguarda le notifiche, che sono state raggruppate per canali, così da consentire una gestione più semplice di tutte le app appartenenti a una determinata categoria (social, lavoro e così via).
Per quanto riguarda le tempistische, i primi device dotati del nuovo OS saranno quelli di casa Google, vale a dire i modelli Pixel e Nexus 5X/6P. Ma entro la fine dell’anno anche alcuni dei principali produttori tra cui Essential, General Mobile, HMD Global Home of Nokia Phones, Huawei, HTC, Kyocera, LG, Motorola, Samsung, Sharp e Sony saranno pronti a lanciare o aggiornare i loro dispositivi con Android 8.0 Oreo.