È passato quasi un anno da quella che è stata l’operazione più grande di sempre nel mondo dell’IT, vale a dire l’integrazione di EMC in Dell, con la nascita di una nuova società Dell EMC, a coronamento della gigantesca acquisizione annunciata a fine 2015. È arrivato perciò il tempo di tracciare i primi bilanci della fusione e occasione migliore non poteva essere che il VMworld 2017, che si sta concludendo in queste ore a Las Vegas. Le impressioni, come ha raccontato lo stesso Ceo Michael Dell, sono positive, che si è spinto a dire che “la sorpresa più grande è che non abbiamo avuto sorprese”. Ovviamente il Ceo ammette che fin dall’inizio era stato previsto che potessero esserci alcuni problemi e, d’altronde, non potrebbe essere stato altrimenti date le infinite implicazioni di un accordo così gigantesco.
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Vendor più grandi per rispondere ai bisogni dei clienti
Ma, a dodici mesi di distanza, i giudizi dei dipendenti e dei clienti, sono “tutti piuttosto positivi” e oltre le “aspettative”, evidenzia Dell. L’aspetto ancora più significativo è che lo stato patrimoniale della nuova compagnia è solido, anche per le tante attese sinergie – su cui alla fine si è fondata l’intera scommessa Dell Emc – sono arrivate più velocemente di quanto si potesse pensare un anno fa. Secondo il Ceo, infatti, i tradizionali clienti si sono accorti rapidamente dei benefici di avere a che fare con un’azienda con un catalogo più ampio, piuttosto che trovarsi ad avere a che fare con vendor di più piccole dimensioni. Questo punto, tra l’altro, è un po’ un chiodo fisso di Dell che, in un altro passaggio ha ribadito che le aziende oggi vogliono avere a che fare con un numero ristretto di vendor. Qui può appunto intervenire il portafoglio di Dell Technologies, che possono coprire tutto ciò di cui gli acquirenti hanno necessità.
Dati che vanno governati
Per quanto riguarda i problemi, secondo Dell erano dovuti in buona parte alle condizioni preesistenti a cui erano abituati i vecchi clienti ma, che sono stati progressivamente superati, utilizzando la logica e l’orientamento al cliente. Oltre alla soddisfazione per i brillanti risultati conseguiti, il numero uno del gruppo ha anche risposto ad alcune domande sul futuro dell’IT. In particolare, ha evidenziato come il compito principale di Dell EMC da qui ai prossimi anni sarà quello di aiutare ulteriormente le aziende a governare il flusso dei dati, nonostante i passi in avanti che sono stati già fatti dal punto di vista della scalabilità e dell’automazione. “Puoi avere i migliori algoritmi del mondo, ma senza dati per alimentarla, l’intelligenza artificiale non sarà un buona cosa – ha detto Dell – . Se un’azienda non sta pensando a come utilizzare i dati per rendere il proprio prodotto o servizio migliore, sta operando nel mondo sbagliato”.
Intelligenza artificiale niente paura
Grande fiducia è stata espressa anche nelle potenzialità dell’IoT: Vedo i nostri clienti che incorporano il protocollo internet in ogni cosa immaginabile che si possa pensare. E questo è un futuro che va al di là dei PC e dello smartphone “. Per quanto riguarda uno dei grandi trend del futuro, vale a dire quello dell’intelligenza artificiale, Dell ha spiegato di non condividere le preoccupazioni espresse a più riprese da Elon Musk, spiegando che la collaborazione tra “gli esseri umani e le macchine sarà la “combinazione vincente” del prossimo futuro.