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HP Reinvent 2017: tutte le novità del mondo Printing e PC e le nuove opportunità per i partner

Soluzioni tecnologiche per consentire ai partner di erogare servizi innovativi nell’ambito della gestione, della manutenzione e diagnostica predittiva (attraverso IoT, Big Data e Machine Learning) e della sicurezza dei dispositivi HP (stampanti e Pc). Da HP Reinvente 2017 Chicago ecco tutte le novità per i partner di canale

Pubblicato il 13 Set 2017

Nicoletta Boldrini

Dion-Weisler

HP Reinvent 2017 live, (qui tutta la diretta social e video) la prima giornata dell’annuale convention mondiale dedicata ai partner di HP, in corso in questi giorni a Chicago, è come di consueto ricca di annunci. Due i filoni tematici portanti: i device (PC desktops, notebooks, 2-in-1 tablets, workstations, ecc.) e la stampa, accompagnati trasversalmente dal focus sulla sicurezza, uno dei temi portanti della strategia HP.

A fare gli onori di casa è naturalmente il Presidente e CEO, Dion Weisler che dopo aver ricordato alla platea la leadership di HP nei personal systems (il brand ha un valore attuale di oltre 2 miliardi di dollari e la società ha registrato una crescita del 10% solo nell’ultimo anno), descrive uno scenario globale nel quale a prevalere è l’economia della condivisione (sharing economy) e l’idea che tutto possa essere fruito on demand e “as a service” (everything as a service).

«Dalla prospettiva aziendale tutto questo si traduce in un drastico cambiamento della forza lavoro», dice Weisler. «Le nuove generazioni non separano vita privata e vita professionale, per loro viaggia tutto su un’unica identità digitale».

Concetti che riprende anche Ron Coughlin, Presidente Personal Systems Business di HP, spiegando come «in breve tempo siamo passati dall’età dell’industrializzazione (con un uso massivo dei PC) a quella dell’informazione (dove a prevalere erano i sistemi di comunicazione, dove il web ha giocato indubbiamente il ruolo primario) per arrivare ad oggi, all’era dell’esperienza: questo vogliono le persone, vivere una esperienza unica, anche quando lavorano».

Dal punto di vista delle soluzioni per la produttività individuale Coughlin annuncia direttamente dal palco di Chicago la carrellata di novità. Tra quelle da segnalare, la nuova linea dei PC “premium” con nuovi device ultraslim e la prima linea all-in-one sviluppata per la collaboration; filone quest’ultimo che ha dato origine anche ai nuovi display ed ha contribuito al rafforzamento della partnership con Microsoft per estendere la collaboration tramite Skype for Business su tutto il portafoglio prodotti di HP.

HP Reinvent 2017 gli annunci

Tutti i dettagli dei singoli prodotti, prezzi e disponibilità sono disponibili qui: http://www8.hp.com/us/en/hp-news/media-kits/2017/world-partner-forum-2017.html

Tra gli annunci più rilevanti emerge DaaS – Device as a Service il cui lancio è affidato a Coughlin durante la general session e a Bill Avey, Vice President e General Manager della divisione Personal Systems Services di HP durante la sessione esclusiva dedicata alla stampa: «HP DaaS è una soluzione che permette ai partner di gestire ambienti multi-device e multi-OS (anche di terze parti) sfruttando deep insights grazie ad un motore analitico sviluppato interamente da HP. La grande potenza di questo engine si intuisce e concretizza attraverso gli innumerevoli servizi che i partner possono costruire su di esso, per esempio nell’ambito della manutenzione preventiva e della diagnostica predittiva».

DaaS si presenta come un modello di “computing consumption”, tipico del cloud, attraverso il quale semplificare la fornitura dei device ai lavoratori e la gestione del ciclo di vita dei servizi ad essi associati. Lo sforzo della semplificazione è stato fatto anche dal punto di vista amministrativo e della contrattualistica (HP ha pensato a tre modelli di erogazione con prezzi definiti “a pacchetto”).

Ottimizzazione dei flussi di lavoro e nuovi strumenti per gestire manutenzione e diagnostica: ecco come i partner potranno costruire nuovi servizi per le aziende

HP Reinvent 2017 ecco HP Solutions Hub

Gli altri annunci di quest’anno, rilasciati per voce di Enrique Lores, Presidente della divisione Imaging & Printing di HP, vedono primeggiare soluzioni come HP Solutions Hub, una piattaforma di ottimizzazione dei flussi di lavoro che integra in modo trasparente documenti cartacei e processi digitali, e Smart Device Services 2.0, un set di strumenti che sfrutta la potenza di IoT, Big Data e gli algoritmi di Machine Learning per facilitare la diagnostica predittiva e aprire quindi nuove opportunità per l’offerta di servizi gestiti (soprattutto per la diagnostica e la manutenzione dei dispositivi).

Entrambe le soluzioni saranno disponibili a partire dalla primavera del prossimo anno. Queste le anticipazioni:

1) HP Solutions Hub

La nuova piattaforma consente ai partner di differenziare i propri servizi con flussi di lavoro personalizzati per i settori verticali in cui viene fatto ampio uso di documenti cartacei, come le organizzazioni sanitarie e i servizi legali e finanziari. Si tratta di una architettura basata sul cloud che include connettori e modelli per consentire la gestione ottimizzata dei flussi cartacei in forma digitale e in totale trasparenza. HP rilascerà anche un Software Development Kit che include un’architettura aperta grazie alla quale i partner potranno creare servizi personalizzati o sviluppare in autonomia nuove soluzioni da offrire ai propri clienti.

2) Smart Device Services 2.0

Sensori IoT, analisi dei Big Data e predictive analytics attraverso il Machine Learning sono i tre pilastri portanti della soluzione che HP offre ai partner attraverso la quale potranno ridefinire e personalizzare la propria offerta di servizi gestiti. Alcuni esempi concreti:

–  previsione di guasti dei componenti: con la nuova suite è possibile monitorare i componenti dei dispositivi e ottenere previsioni delle probabilità di guasto per ottimizzare la pianificazione degli interventi di manutenzione e della sostituzione dei componenti;

diagnostica avanzata, per esempio con il rilevamento di polvere sullo scanner, il sensore dei problemi del motore di stampa e le funzionalità di analisi dei problemi per i dispositivi che non rispondono;

ottimizzazione del parco dispositivi attraverso attività di correzione remota dei dispositivi USB connessi;

–  raccolta e fatturazione migliorate: sono stati apportati miglioramenti per l’affidabilità di Data Collection Agent (DCA), in modo da rilevare e notificare lo stato offline di DCA o dei dispositivi e rilevare la cancellazione del numero di serie di una stampante;

alert e avvisi sulle condizioni dei dispositivi: con la nuova piattaforma è possibile selezionare gli eventi che attivano avvisi in tempo reale, rilevare la mancata reimpostazione dei conteggi per i materiali di consumo a lungo termine dopo la sostituzione e offrire agli utenti finali un’opzione per la segnalazione delle app problematiche direttamente dal pannello di controllo del dispositivo, in modo da comunicare tempestivamente con il rivenditore in caso di problemi di stampa.

Sicurezza: dalle soluzioni per i partner alla costituzione di un Security Advisory Board dove gli hackers mettono a disposizione le loro competenze

Fedele alla propria vision che vede la sicurezza come pilastro portante della strategia di business e dello sviluppo dei prodotti, HP ha scelto Chicago – sempre per voce di Enrique Lores – per lanciare HP Connection Inspector, un’avanzata funzionalità di sicurezza integrata creata da HP Labs per consentire alle stampanti di contrastare gli attacchi del malware attraverso funzionalità di monitoraggio del traffico del network (ove sono collegate le stampanti) e di correzione automatica, ed HP Roam, una nuova soluzione aziendale per la stampa protetta sul cloud.

La prima soluzione, disponibile nei prossimi mesi, si basa su una tecnologia grazie alla quale è possibile esaminare le connessioni di rete in uscita che in genere vengono sfruttate dal malware, determinare le attività normali e interrompere quelle sospette (in caso di compromissione, la soluzione esegue automaticamente un riavvio del sistema per avviare le procedure di correzione automatica di HP Sure Start, il tutto senza alcun intervento del personale IT).

HP Roam, disponibile a partire dalla primavera 2018, è invece una soluzione che consente ai professionisti che si spostano di frequente di eseguire stampe da qualsiasi posizione e con qualunque dispositivo, gestendo i flussi ed i processi di stampa attraverso il cloud (che apre, anche in questo caso, nuove opportunità di Print Managed Services per i partner).

La novità più interessante, dal punto di vista della strategia aziendale, riguarda la nascita di un vero e proprio Security Advisory Board costituito da esperti mondiali e “white hats” hackers (gli hackers dal cappello bianco, quelli che mettono a disposizione le loro esperienze e competenze per la sicurezza informatica e per contrastare il cybercrime). Compito primario di questo “concilio ristretto” di super esperti sarà non solo monitorare ed analizzare le minacce informatiche ma anche trasferire ad HP tutte le informazioni, le raccomandazioni e le linee guida per continuare a migliorare la sicurezza “by design” sia dei propri prodotti sia dei servizi.

HP reinvent 2017, i membri del board

Michael Calce, noto nel mondo degli hacker come “Mafiaboy” (colui che nel 2000, all’età di soli 15 anni, scatenò uno dei più massivi cyber attacchi che mise in ginocchio Yahoo!, eBay e Amazon; evento che comportò perdite economiche pari a 1,7 miliardi di dollari e, naturalmente, diede un bel po’ da fare all’FBI che lo arrestò).

 

– Robert Masse, uno dei principali esperti mondiali di sicurezza informatica con alle spalle oltre 20 anni di attività nell’ambito della cybersecurity e del risk management. Ironia della sorte, Masse si ritrova dopo 17 anni al fianco di Calce; le loro storie si erano già intrecciate nel 2000 dato che Masse fu uno degli esperti che contribuì a fornire indicazioni utili all’FBI dopo l’arresto di Calce.

Justine Bone, nota esperta di sicurezza che ha iniziato la sua carriera nell’ambito del “reverse engineering and vulnerability research” nell’Agenzia per la Sicurezza Nazionale della Nuova Zelanda proseguendo poi come responsabile della sicurezza in molte multinazionali (tra le quali Bloomberg). Oggi è CEO di MedSec, società che analizza le tecnologie di sicurezza (e la sicurezza delle tecnologie) per il settore healthcare.

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