Reportage Esclusivi

MSC Seaside, a Miami debutta il gigante del mare con il cuore di HPE “I giorni dell’eccellenza e dell’orgoglio made in Italy”

E’ stata una settimana di orgoglio Made in Italy. Una settimana che, qui a Miami, ha visto trionfare l’eccellenza italiana nella cantieristica navale ma anche, e soprattutto, nell’innovazione tecnologica. La cerimonia di battesimo della nuova nave MSC è stata soprattutto il trionfo della ricerca e dello sviluppo digitale

Pubblicato il 26 Dic 2017

Marco Maria Lorusso

msc

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MSC Seaside è finalmente pronta a solcare il mare dei Caraibi. E’ stata battezzata la nave delle navi, il più grande e innovativo colosso dei mari mai realizzato in Italia (da Fincantieri ndr.). Miami Beach, sotto un incredibile cielo azzurro pastello, all’improvviso si materializza un colosso di 323 metri, largo 41 metri e alto 72 metri. Un gigante dei mari chiede strada ed entra nell’affollato porto, tra i più rilevanti del Centro America, con la sua stazza di 154.000 tonnellate e la sua, impressionante, capacità di ospitare fino a 6.592 persone. E’ una città che si muove, una città senza precedenti però per innovazione, eleganza e capacità di creare una simbiosi perfetta tra uomo e mare. Dopo il varo dello scorso novembre a Trieste (alla presenza del Presidente della Repubblica Mattarella), il colosso MSC (società nata a Sorrento e guidata ancora oggi da un management per gran parte italiano con a capo la storica famiglia di armatori Aponte) è partito in direzione di Miami dove, la scorsa settimana, ad aspettarlo per il varo c’era il meglio delle eccellenze italiane nel mondo: il tenore Andrea Bocelli, Sophia Loren… giornalisti da ogni parte del mondo e, ovviamente, tutto il network dei partner MSC che hanno reso possibile questo prodigio del mare (qui comunque i video, il social racconto live e tutte le immagini dell’incredibile Naming Ceremony dell’MSC Seaside a Miami).

MSC Seaside, i numeri, gli obiettivi

Delle dimensioni si è già detto, l’investimento è invece di circa 700 milioni. Una cifra importante per un cantiere che ha impegnato oltre duemila persone e una Nave che punta aa diventare protagonista del ricchissimo mercato crocieristico nord americano. Il progetto è infatti ambizioso, la Msc Seaside è la prima di quattro navi gemelle che Msc Crociere ha deciso di affidare a Fincantieri come parte di un maxi piano di espansione decennale da 10,5 miliardi. “Siamo leader in Europa e l’America ha un mercato che è il doppio di quell’europeo – ha spiegato con orgoglio il presidente esecutivo Pierfrancesco Vago salendo a bordo -, nei prossimi dieci anni puntiamo a raddoppiare la nostra penetrazione. Come nome abbiamo scelto Seaside, appunto “Fronte mare” perché puntiamo ad avvicinare l’uomo al mare grazie alla realizzazione di una passeggiata, unica, che avvolge tutto lo scafo ed è raggiungibile con una serie di ascensori panoramici.

MSC Seaside, l’imbarcazione più innovativa al mondo

Ma c’è di più… Msc Seaside è anche e soprattutto un prodigio tecnologico “Si tratta di u progetto nato per attirare a bordo ogni fascia di età, creando una esperienza di navigazione senza precedenti grazie a servizi digitali che seguono e soddisfano il cliente in ogni sua esigenza. Un obiettivo pienamente raggiunto grazie all’incredibile ecosistema di talenti e tecnologie che si è creato tra il nostro Staff, una società come HPE e un system integrator, italiano, come Mantero Sistemi” ha spiegato Vago.

A questo punto però la parola passa ad uno dei maghi della tecnologia di bordo, Luca Pronzati, Chief Business Innovation Officer di MSC Crociere. “Ci ha guidato – spiega il manager – l’idea che l’esperienza a bordo non potesse essere disconnessa. L’inizio è stato questo, abbiamo intervistato i nostri clienti e siamo andati a mappare gli usi e costumi per capire che cosa andava migliorato. Parliamo di crociere, di vacanze e di un momento in cui un consumatore non vuole intoppi e solo relax. Abbiamo focalizzato le priorità grazie al coinvolgimento di tutti, equipaggio e dipendenti compresi. Il mondo delle crociere, fino a oggi, era ancora molto legato a logiche tradizionali, anche solo lo stesso concetto di QRCode per i porti era rivoluzionario”. Ma quale è il cuore digitale di MSC Seaside? “Il paradigma più grande che abbiamo stravolto – racconta Pronzati – è quello che lega consumatore, nave ed equipaggio. A bordo del Seaside l’utente ha riscontri immediati in qualsiasi momento e in tempo reale grazie a uno dei nostri motori digitali come la app MSC for me. Una app che è solo uno dei canali digitali più importanti e che fa parte di un progetto cross canale. Un progetto che parte dalla TV in Cabina, passa da oltre 100 totem interattivi sparsi nella nave e arriva appunto alla APP. Grazie a questo percorso digitale – racconta Pronzati – si possono prenotare servizi, recuperare informazioni sulle attività, si può utilizzare un servizio innovativo come il navigatore all’interno della Nave per trovare cabine, bagni, ristoranti. Una tecnologia molto simile a Google Maps ma che non usa il segnale GPS perché c’è il ferro della nave”.

MSC Seaside HPE, la Rete, il Data Center e il cuore tecnologico di HPE Aruba

«Abbiamo dunque creato una rete, di nuova generazione – continua Pronzati – basata sul collegamento Internet Satellitare e su una struttura di più di 3mila beacon, collegati tra loro con una rete Wi-Fi ad hoc. Il tutto per consentire di triangolare la posizione dei passeggeri e creare un sistema di guida dinamica del cliente”. In tema di innovazione a bordo poi c’è il bracciale ad hoc per i bambini che, tramite app, permette ai genitori di tracciare e sapere in ogni momento dove sono i figli, all’interno della nave. “L’obiettivo – spiega Pronzati – è rimuovere completamente ogni tipo di stress per le famiglie. Ad esso si unisce anche la sicurezza, cui è dedicata anche la tecnologia, composta da sensori e telecamere ad hoc, che ci permette di monitorare giorno e notte, e con ogni condizione di tempo, la possibile caduta di uomini in mare e, dunque, di fermare, la Seaside. Ovviamente questi sono i primi, concreti, passi. Grazie alla infrastruttura creata andiamo verso lo sviluppo di chatbot, assistenti virtuali, big data analytics e una interazione sempre più rivoluzionaria con i nostri viaggiatori. Siamo ormai un punto di riferimento mondiale in questo senso”

Un traguardo incredibile, per tempi e risultati, un traguardo che, come anticipato da Vago, è stato raggiunto grazie alla collaborazione nata tra la stessa MSC, un partner tecnologico come HPE e un system integrator italiano, con una storica competenza verticale in ambito navale, come Mantero Sistemi. “I numeri e la collaborazione sono senza precedenti – ha raccontato Alain Carpentier, World Wide SVP Sales Aruba, a Hewlett Packard Enterprise Company – si parla di una infrastruttura tecnologica composta da oltre 665 Access Points, 3250 beacons, oltre 2000 cabine con sistema di apertura NFC, 133 schermi interattivi, la migliore tecnologica Aruba Wi-Fi, Aruba Switching, HPE Data Center Switching, HPE Enterprise Class Server (Gen. 9 e Gen 10) e Storage (il meglio della storica offerta 3Par), User and Device Analytics & Geo-localization Services Platform. Un progetto che conferma l’abilità e le competenze della nostra società e che, come suggerito da Pronzati, apre la strada per uno sviluppo, tutto digitale, di un mercato a crescita esponenziale come quello della cantieristica navale e delle navi da crociera”

MSC Seaside, il valore di Mantero Sistemi, il valore del canale HPE

A bordo del Seaside, alla guida della delegazione della stampa ICT italiana (di cui Digital4Trade era uno dei due rappresentanti esclusivi insieme a Radio 24), il sorriso più grande era sicuramente quello di Paolo Delgrosso, numero uno del canale italiano di HPE, mente del progetto HPE Innovation Lab e manager che ha portato proprio i system integrator del territorio, con le loro eccellenze e competenze, al centro delle strategie della multinazionale americana. Un centro di gravità permanente che, proprio nel progetto tecnologico di MSC Seaside ha trovato conferma nella triangolazione tra la stessa HPE e una realtà come Mantero Sistemi

«Il progetto tecnologico di MSC Seaside – ha spiegato Delgrosso nel corso della visita al Data Center nel cuore della imbarcazione – è forse uno dei casi più emblematici del valore concreto che il canale di HPE è in grado oggi di sviluppare. Un valore che, qui a Miami, ha ottenuto la certificazione di eccellenza mondiale». Accanto a Delgrosso, entusiasta ed emozionato c’era Daniele Mantero, un manager con modi semplici ma decisi che è oggi alla guida della “sua” Mantero Sistemi, system integrator genovese storico del nostro Paese come storico è il suo rapporto con il mare e con HPE.

«Siamo una società nata in simbiosi con il mare, il nostro DNA è genovese e mio Padre, insieme a suo cugino, ha creato questo Gruppo 40 anni fa. Una simbiosi, quella con il mare, che da oltre 10 anni ci ha portato ad incrociare la strada di MSC, società che abbiamo visto passare dalle 3-4 navi di allora al successo planetario di oggi. Insieme ad HPE abbiamo affiancato MSC nel progetto MSC Seaside mettendo su strada un’architettura tecnologica senza precedenti a paragoni oggi nel mondo della navi a crociera. Beacon, APP, Wi-Fi, video sorveglianza, sensori per il rilevamento di passeggeri e possibili cadute in mare, il tracciamento dei bambini e il monitoraggio da parte dei loro genitori… questo è un progetto che ci riempie di orgoglio anche per le enormi potenzialità che ha a livello di prossimo futuro».

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