Come ogni anno, il CES di Las Vegas è più un grande luna park hi-tech che una vera fiera della tecnologia. Il motivo è semplice: siamo talmente abituati a un ritmo di innovazione veloce che oramai non fa notizia quasi più nulla, tranne qualche robottino in grado di camminare da solo per gli stand e i droni che consegnano caffè tra i padiglioni. Ma per fortuna anche il Consumer Electronic Show porta con sé qualche applicazione concreta per la società futura, come ha dimostrato in passato il lancio di due trend che ancora oggi sono al centro del dibattito: VR e guida autonoma.
Proprio la realtà virtuale e il panorama delle self-driving cars concentrano gran parte delle innovazioni che arrivano dalla città occidentale degli Stati Uniti. Lo fanno canalizzando meglio le predizioni avvenute anni fa, quando il solo parlare di VR e macchine che si guidano da sole faceva pensare a qualche film di Hollywood e poco più. Cos’altro potrebbero riservare i due per il 2018? Ecco un paio di spunti, seguiti dagli annunci principali giunti dagli States.
Realtà virtuale: HTC e Lenovo
HTC ha avuto il pregio di concorrere, sullo stesso livello, con il capostipite del VR casalingo, Oculus Rift. I numeri dicono che sono loro due a giocarsi la palma di piattaforma più adottata da consumatori ma è il Vive ad aver aperto a sviluppi di interazione maggiori. Oggi la nuova era si apre con Vive Pro, un visore cablato che migliora la resa qualitativa dell’immagine e permette di dire addio ai fili, tramite un costoso adattatore, così da permettere un utilizzo wireless in giro per la stanza. Secondo HTC ciò consentirà un’adozione maggiore non solo da parte degli appassionati gamer ma anche dai professionisti e dal mondo enterprise, così da sperimentare applicazioni ad-hoc in ambito produttivo.
Ma non è tutto: Lenovo ha finalmente tolto il velo a Mirage Solo, il primo visore dotato di processore Snapdragon 835 VR, pensato apposta per potenziare dispositivi di realtà virtuale standalone, cioè indipendente da accessori interni (come gli smartphone) ed esterni (i computer). AL suo fianco c’è un controller interattivo che nei mondi 3D può diventare qualunque cosa.
La guida col cervello
Spesso ci riferiamo alla guida del futuro come a quella che avverrà mentre il primo passeggero è seduto al posto di guida senza toccare alcun comando. Vero, verissimo ma nel mezzo potrebbero arrivare altre tecnologie ponte, utili a facilitare la transizione tra il vecchio e il nuovo modo di viaggiare su un’auto privata. Pensiamo alla guida semi-automatica di Tesla, agli esperimenti di Uber e Waymo (Google) e oggi al Brain-to-Vehicle di Nissan. La tecnologia B2V sviluppata dai tecnici del gruppo permetterà alle automobili di supportare la guida di un individuo in carne e ossa prevedendo le azioni sulla base del tragitto in percorrenza. Facciamo un esempio: non appena il conducente si appresta a compiere un movimento (ad esempio, girare il volante o premere il pedale dell’acceleratore), la tecnologia rileva il segnale emesso dal cervello e i sistemi di assistenza alla guida intervengono tempestivamente, riducendo i tempi reazione e migliorando il viaggio. Ma non solo: in modalità automatica, l’intelligenza artificiale è in grado di rilevare e valutare il grado di comfort del conducente per poi modificare, se necessario, la configurazione e lo stile di guida.
Intelligenza artificiale ovunque
Un altro trend da tenere in considerazione è quello dell’Intelligenza Artificiale. La strada a cui stiamo arrivando è quella di un’integrazione dell’AI praticamente ovunque. Oggi ci sembra naturale averla sullo smartphone ma nel corso dei prossimi mesi gli algoritmi smart entreranno anche in dispositivi meno consoni a una loro presenza, come i televisori. Lo ha dimostrato Samsung con la presentazione di una nuova gamma di TV in uscita nel 2018, per ora solo negli States. Grazie all’ecosistema definito come SmartThings, il compagno fedele di tante generazioni diverrà un centro di controllo multimediale per gli altri device connessi: dalla webcam al frigorifero, attraverso una piattaforma dedicata software.
Hi-tech di consumo
Ma al CES c’è spazio anche per i gingilli concreti, quelli da comprare già prossimamente nei negozi. Sony ha presentato due nuovi smartphone, Xperia XA2 e Xperia XA2 Ultra, dedicati agli amanti dei selfie mentre ancora Samsung ha dato il via alla commercializzazione del Galaxy A8, medio gamma dal design che riprende quello di S8. Motorola, società di Lenovo, ha tirato fuori dal cappello altri due mods, tra cui una tastiera a scorrimento che fa molto vintage e Razer un notebook che al posto del trackpad ha una plancia che pare uno smartphone, potenziato dal sistema operativo più diffuso al mondo, Android.