Strategie

A10 Networks punta sull’Italia. Grazie alle soluzioni anti DDos

Il vendor americano ha recentemente rafforzato la sua presenza sul mercato nazionale anche attraverso la nomina del nuovo country manager Alberto Crivelli. Obiettivo è il mondo enterprise

Pubblicato il 26 Feb 2018

Gianluigi Torchiani

attacchi ddos
Alberto Crivelli, Country manager di A10 Networks

In un mercato della sicurezza nazionale finalmente in crescita sostenuta c’è un attore, non certo nuovo, che ha deciso di rafforzare la sua squadra per giocare con maggiore forza la sua partita. Stiamo parlando di A10 Networks, società nordamericana specializzata in Secure Application Services che offre una gamma di soluzioni di application networking ad alte prestazioni. La filiale italiana, attiva dal 2014, si è infatti arricchita nelle scorse settimane con l’arrivo di Alberto Crivelli nel ruolo di country manager.Più in generale, il vendor punta a una crescita esponenziale sul mercato nazionale, con l’obiettivo dichiarato di una crescita a tripla cifra per il 2018. A catalizzare questa crescita dovrebbe essere, come si accennava in precedenza, la sicurezza, che al momento pesa sul 25% del fatturato globale di A10 (circa 240 milioni di euro, prevalentemente appannaggio del networking), ma che è destinata ad arrivare a quota 50% già entro fine anno, proprio per effetto dell’aumento dei budget aziendali.

Le protezioni anti DDos

In particolare, il vendor punta a giocare un ruolo da protagonista nella protezione dagli attacchi DDos. Come ha rivelato il Regional Sales Director Mauro Ballerini, sinora le aziende si sono difese da questo tipo di minacce affidandosi alle difese istituite direttamente presso i maggiori carrier. Ma questo tipo di protezione risulta sempre più deficitaria, perché gli attaccanti riescono comunque a infiltrarsi nelle maglie di una rete troppo larga. La risposta di A10 è quindi quella di inserire una soluzione anti DDos modulare e scalabile, adatta a essere installata direttamente in ambito enterprise o presso le medie imprese., grazie a un costo di investimento iniziale estremamente limitato. In questo senso va ad esempio uno degli ultimi prodotti lanciati dal gruppo, A10 DDoS Protection Cloud che, a differenza di altri servizi di protezione DDoS su cloud assicurato da DDoS Protection Service cloud-based di Verisign, si basa sul traffico legittimo, per evitare che le aziende paghino quantità di traffico create dagli attacchi sulle loro reti.

Il ruolo dei partner di canale

In questo contesto di sviluppo un ruolo importante è ovviamente destinato all’ecosistema dei partner di canale, che possono ottenere molte opportunità salendo a bordo di una nave che sta viaggiando a velocità di crociera molto elevate. In Italia al momento A10 Networks può contare su circa 8 partner certificati e un distributore unico, Symbolic, in grado di assicurare anche un’efficace attività di training. Per il futuro l’obiettivo è incrementare ovviamente il numero dei partner attivi, guardando al mondo degli ISV ma anche agli stessi carrier, che potrebbero essere il mezzo ideale per diffondere le soluzioni del vendor in ambito enterprise, come già capita peraltro in altri Paesi. Altra possibile fonte di opportunità per A10 e i suoi partner è il mondo della PA, su cui il vendor può già vantare una base installata piuttosto importante. Insomma, per farsi spazio nell’affollata arena della sicurezza, A10 punta le sue carte sull’estrema flessibilità nelle infrastrutture di rete e nella sicurezza.

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