Una importante novità che riguarda anche l’Italia è arrivata da Microsoft Build 2015, l’annuale conferenza degli sviluppatori Microsoft. Arduino, il celebre framework open source per il disegno e la prototipazione di semplici microcontrollori a basso voltaggio, ha reso nota la certificazione di Windows 10, la prima di un sistema operativo da parte della società italiana. L’intesa dovrebbe permettere ai maker di creare facilmente oggetti smart combinando le capacità hardware di Arduino a quelle software di Windows, si legge nel blog ufficiale di Arduino. Ad esempio sarà possibile realizzare una videocamera di sicurezza usando Arduino per gestire i motori che controllano inclinazione e spostamento e avvalersi della Universal Windows Platform (UWP) per creare un’interfaccia utente, collegare la videocamera al cloud, processare l’immagine per la rilevazione dei movimenti e aggiungere riconoscimento facciale/vocale. Inoltre, la comunità dei maker potrà utilizzare Windows Remote Arduino e Windows Virtual Shields per Arduino – entrambi disponibili come librerie open source (qui i link a disposizione degli sviluppatori). In questo modo gli sviluppatori possono accedere, senza fili, alle capacità dei dispositivi Windows 10 (dunque anche dagli smartphone Microsoft) come se fossero fisicamente collegati a una shield e sfruttare le funzioni Arduino direttamente dall’applicazione Windows universale. Microsoft permette così agli sviluppatori di migliorare la propria applicazione universale con i comandi di Arduino (che si eseguono su un dispositivo Arduino connesso in wireless).
Insomma, un accordo estremamente importante, che secondo quanto scrive il cofondatore della società Massimo Banzi, dovrebbe essere soltanto l’inizio della partnership con la casa di Redmond. Una prospettiva che, però, non piace a molti “duri e puri” della galassia open source, che non gradiscono l’accordo con lo storico “nemico” Microsoft (che pure negli ultimi tempi ha cambiato rotta in materia), come si può leggere nei commenti pubblici sul blog Arduino. Alcuni maker, addirittura, si dicono pronti a cambiare piattaforma, parlando di tradimento della filosofia open source. Non mancano comunque interventi di professionisti che si dicono soddisfatti per l’intesa. Su Twitter lo stesso Banzi ha difeso l’accordo, evidenziando per l’appunto il cambiamento operato dalla stessa Microsoft nel tempo, sottolineando che la partnership non metterà in discussione il carattere open source di Arduino.