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Nuove soluzioni Compute da HP per il business aziendale

L’azienda ha annunciato di aver migliorato piattaforme e soluzioni Compute pensate per permettere ai clienti di sfruttare al meglio i dati

Pubblicato il 08 Mag 2015

Gianluigi Torchiani

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Secondo Gartner nel 2015 verranno utilizzati 4,9 miliardi di dispositivi connessi, che potranno raggiungere i 25 miliardi nel 2020. Questo comporterà un aumento della quantità di dati che avrà un certo valore per il business; l’industria vede, infatti, l’emergere di nuove tecnologie e architetture create per estrarre valore dai dati e dare risultati di business. A questa sfida HP cerca di rispondere con nuove piattaforme e soluzioni Compute, pensate per sostenere i business delle aziende. Queste nuove piattaforme sono adattate ai requisiti specifici di carichi di lavoro data-intensive e sono costruite ad hoc per una serie di tecnologie e applicazioni emergenti, tra cui mass content storage, block e file storage, l’analisi dei dati non strutturata in tempo reale e per i tradizionali database transazionali. «Il volume, la velocità e la varietà dei dati, in costante crescita, hanno esteso le tecnologie server tradizionali oltre i loro limiti: è pertanto necessaria una serie di piattaforme di computing appositamente progettate per estrarre il massimo valore dai dati – ha affermato Alain Andreoli, senior vice president e general manager, Servers business unit, HP –. HP sta innovando il design del suo ampio portfolio Compute per allinearlo alle specifiche esigenze dei carichi di lavoro, al fine di aiutare i clienti a ottenere risultati di business importanti sfruttando i dati con modalità che in passato erano impossibili».

Più nel dettaglio, HP ha progettato nuovi server e soluzioni per migliorare la capacità e la scalabilità delle prestazioni insieme all’efficienza dei consumi e alla flessibilità. Tra questi HP Apollo 2000, la famiglia HP Apollo 4000 Systems, Big Data Reference Architecture, HP Integrity Superdome X e HP ProLiant DL580, DL560 e BL660c. HP Apollo 2000 è un server bridge enterprise per l’infrastruttura scale-out; è pensato per garantire efficienza e prestazioni hyperscale nei data center tradizionali che eseguono carichi di lavoro ad alte prestazioni. La famiglia HP Apollo 4000 Systems comprende tre server costruiti proprio per i carichi di lavoro data-intensive come Hadoop e l’analisi dei big data, oltre all’object storage; questa famiglia è in grado infatti di soddisfare i requisiti dei carichi di lavoro più complessi. Per quanto riguarda i carichi di lavoro data-intensive scale-up, l’azienda mette in campo HP Integrity Superdome X, certificato per Windows, adatto a supportare le implementazioni di SQL Server 2014 che hanno bisogno di alti livelli di throughput transazionale e tempi di risposta più veloci. Il server HP ProLiant DL580 Gen9 garantisce i migliori livelli di performance e scalabilità in un sistema x86 a quattro socket segnando un’affidabilità e un’efficienza superiori per le risorse e i carichi di lavoro data-intensive. E infine, il server blade Compute HP ProLian BL660c Gen9, pensato per migliora le infrastrutture convergenti così da generare un aumento della velocità del business a sostegno della crescita.

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