Innovazione

Cos’è Microsoft Project Zanzibar

Un tappetino magico trasforma in bit qualunque cosa si poggi sopra. Per ora è solo un esperimento che apre a nuovi scenari di utilizzo

Pubblicato il 11 Apr 2018

Paolo Longo

project-zanzibar

Sembra uscito direttamente dalla saga di Harry Potter e forse un po’ è così visto che Project Zanzibar nasce a Londra, patria del maghetto con gli occhiali. Microsoft cerca da tempo di mischiare il mondo fisico con quello digitale, raggiungendo un buon compromesso con i suoi Hololens e la piattaforma Windows Mixed Reality. Project Zanzibar segue un filone simile ma con una teorica platea di interesse maggiore. Si tratta di un tappetino dotato di NFC e di una serie di sensori che, quando si poggia qualcosa sulla superficie, rilevano la presenza degli oggetti e li rappresentano digitalmente su un computer o dispositivo connesso.

Project Zanzibar: A Portable and Flexible Tangible Interaction Platform

Project Zanzibar: A Portable and Flexible Tangible Interaction Platform

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La tecnica è molto simile a quella di giochi aumentati come Skylander e Lego Dimensions ma con una particolarità. Laddove c’è bisogno di action figures e oggetti costruiti ad-hoc, qui qualsiasi personaggio o artefatto fisico ha il potere di interagire con il tappetino, a patto che abbia un adesivo NFC sul bordo. Al momento ci sono pochi dettagli di Project Zanzibar ma la società dovrebbe presentarlo all’appuntamento di ACM CHI che si terrà a Montreal a fine aprile.

La destinazione più probabile del progetto, che è attualmente chiuso nei laboratori inglesi di Microsoft, è quella educational ma è chiaro che gli ambiti di utilizzo sono diversi. Dalla formazione scolastica all’intrattenimento casalingo ma anche test e percorsi di business magari integrati con la stampa 3D (pensiamo ai prototipi reali inseriti in uno scenario digitale e viceversa). Il punto è: Project Zanzibar vedrà mai la luce? Qualche settimana di attesa e lo sapremo.

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