Perché Google ha modificato il suo accordo con Apple

Il gigante del web verserà meno soldi alla Mela per le ricerche effettuate da iOS, in base a un nuovo accordo di partnership sul mobile

Pubblicato il 08 Mag 2018

Paolo Longo

iphone-google

Negli ultimi anni il sistema di Apple si è aperto decisamente alla concorrenza. Soprattutto la navigazione web e i risultati di ricerca di Siri sono oggi connessi in modo particolare con Google e con le ricerche che dal motore vengono gestite. Per questo, ogni anno Big G versa alla Mela un cospicuo assegno, più o meno di 3 miliardi di dollari, a beneficio delle revenue generate dalla visita dei servizi Google originati da dispositivi iOS, iPhone o iPad. Pare tuttavia che un nuovo accordo tra le parti abbia modificato pesantemente i termini di guadagno, portandoli a cifre molto più basse che in passato. Non si conoscono i motivi ma ciò rappresenterebbe un grosso problema per entrambe le compagnie. Per quale motivo?

Il business di Apple si basa, anche se non molti lo sanno, in gran parte sugli introiti che arrivano dalle licenze. Permettere agli utenti di dirigersi sulle piattaforme Google, nativamente e senza grandi trick software, porta un concreto vantaggio al gruppo di Mountain View. Fare a meno di una fetta importante dei 3 miliardi di dollari non sarebbe per nulla banale. Da parte sua, Big G può contare sull’integrazione in un ecosistema, quello di Apple, non così semplice dal punto di vista dell’apertura a servizi concorrenti.

Una volta venuto meno il guadagno, Apple potrebbe addirittura pensare di coinvolgere altri partner, mettendoli in una posizione più alta rispetto a Google. Insomma quello tra le due multinazionali è un equilibrio alquanto instabile, retto da una bilancia molto sensibile. Rompere o modificare gli accordi in essere non sarà semplice e le conseguenze difficili da interpretare. Però è evidente che nel sottobosco delle interfacce mobili avvengono movimenti miliardari di cui spesso non ci rendiamo conto.

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