Mercato Smartphone

iPhone XS e iPhone XR: cosa cambia nelle strategie di Apple

Secondo Carolina Milanesi, analista di Creative Strategies, la casa di Cupertino è destinata a consolidare il suo predominio in ambito business. Intercettando anche aziende prima orientate verso i modelli Android

Pubblicato il 24 Set 2018

Gianluigi Torchiani

iPhone XS e XR

Carolina Milanesi, Principal Analyst di Creative Strategies

Sono passati alcuni giorni dal mega evento Apple di settembre che è stato caratterizzato soprattutto dalla presentazione dei nuovi modelli di iPhone, ovvero la famiglia di dispositivi da cui dipende la grande maggioranza degli introiti della casa di Cupertino. Il cuore dell’annuncio è stato il iPhone XS, presente in due versioni, quella “big” con maxi-display Oled super-retina da 6,5 pollici, e con la “small” da 5,8 pollici. Ambedue gli smartphone sono disponibili dal 21 settembre in 26 mercati, Italia inclusa, a un prezzo di 1189 euro per la versione “piccola” e 1289 euro per la maxi. Nell’occasione Apple ha presentato anche un terzo modello iPhone: si tratta dell’XR, che presenta uno schermo da 6,1 pollici e che rappresenta la versione più “economica”, tanto da essere stato messo in commercio a 889 euro (la disponibilità in questo caso è posticipata, 26 ottobre). In questo articolo è possibile scoprire qualcosa di più sulle caratteristiche tecniche, mentre in questa sede abbiamo sentito Carolina Milanesi, analista di tecnologia presso Creative Strategies, per capire quali potrebbero essere gli impatti di questi nuovi device sul mondo business, dove ormai da tempo l’iPhone si è imposto come uno degli strumenti principali per la comunicazione aziendale.

Il fattore prezzo può smuovere gli utenti Android

La prima domanda da porsi, naturalmente, è dove vuole andare Apple con questi annunci, ovvero quale tipo di consumatori punta a intercettare: «Con questi device Apple punta innanzitutto al suo installato di utenti. Inoltre con il modello XR la società guidata da Tim Cook guarda anche a quegli utenti Android che amano gli schermi grandi ma che finora magari avevano trovato Apple eccessivamente cara. Questa ultima categoria di utenti potrebbe anche essere attratta dagli iPhone 7 e 8, nonché dai gemelli Plus, che in seguito a questi annunci sono stati ribassati di prezzo».

iPhone XS e XR

Schermi più grandi e non solo

L’altro grande interrogativo che aleggia intorno a questi nuovi dispositivi riguarda la capacità di riuscire a replicare il successo dell’iPhone X, che sostanzialmente ha dimostrato l’esistenza di una notevole fascia di pubblico disposta a spendere più di mille euro per un singolo smartphone. L’opinione dell’analista di Creative Strategies è che «Di sicuro il Xs Max sarà interessante per quegli utenti che facendo un upgrade da un modello Plus non si trovavano con la forma ridotta del modello X. In effetti, anche se lo schermo era quasi grande come il Plus, la sensazione al momento dell’utilizzo era quella di avere a disposizione un telefono piuttosto piccolo. Quindi penso proprio che i nuovi modelli aiuteranno Apple ad aumentare il numero di utenti che sono attratti da questa peculiare famiglia di prodotti. Più in generale sono convinta che la maggioranza delle persone che hanno comprato un iPhone X l’anno scorso sia ancora soddisfatta del dispositivo a disposizione, ma i consumatori più “geek”, più attenti alla tecnologia, di sicuro apprezzeranno alcune caratteristiche innovative, come ad esempio la presenza del nuovo chip A12 Bionic».

Cosa cambia per il mercato business

In effetti la sensazione che arriva dall’ultimo evento Apple, è che la casa di Cupertino sia riuscita di nuovo a mettersi un passo in avanti rispetto alla sempre più agguerrita concorrenza: «L’avanzamento ottenuto con i chipset e il neural engine spingono il machine learning di questi device ad un livello molto superiore rispetto a quello dei concorrenti di mercato. Questo secondo me è stato il vero “wow moment” della keynote e della presentazione dei prodotti». Queste e altre caratteristiche dovrebbero aiutare Apple a consolidare la propria posizione nel mercato business: «Si tratta di un mercato che iPhone già sostanzialmente domina. Come per il lato consumatori, anche nell’area aziendale l’arrivo dell’XR e la disponibilità dei modelli 7 e 8 a un prezzo più basso potrebbero essere un incentivo per quelle aziende che preferiscono dei prodotti meno costosi nella loro lista». L’evento ha comunque confermato, evidenzia la Milanesi, la centralità dell’iPhone nell’ecosistema di Apple, non solo come fatturato diretto, ma anche come device nel quale ormai si fruiscono la maggioranza dei servizi della Mela, dalla musica sino ai servizi video.

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