Strategie

Panda Security: ora l’obiettivo è il mondo Large enterprise

Panda Security viaggia a tassi elevati di crescita in Italia e nel mondo. Nel 2019 sarà sostenuti più significativamente i Managed service provider

Pubblicato il 09 Nov 2018

Gianluigi Torchiani

AI security

Come farsi largo in un mercato decisamente popolato come quello della sicurezza informatica? La ricetta del vendor Panda Security può riassumersi in poche ma chiare scelte strategiche: focus sul cloud e continuo aggiornamento tecnologico, legami saldi con l’Europa e le sue normative e una politica di canale a tutto tondo. Grazie a questa formula, infatti, nel giro di tre anni Panda Security si è imposto come uno dei vendor a maggiore tasso di crescita nel mercato sicurezza del nostro Paese, riuscendo ad affermarsi anche nel mondo aziendale, dopo essere stato identificato per anni esclusivamente come un brand consumer.

Gianluca Busco Arrè, country manager Italia di Panda Security

Panda Security: oltre l’endpoint

Merito anche di una strategia che è riuscita ad andare ben oltre la mera protezione dell’endpoint, come racconta Gianluca Busco Arrè, country manager di Panda Security Italia. «Una delle nostre peculiarità principali è quella di essere un brand europeo. In epoca di cyberwar tra le grandi potenze mondiali è un grandissimo elemento di differenziazione, che si concretizza nel modo in cui costruiamo le tecnologie, in cui abbiamo sempre come punto di riferimento le normative in materia dell’Unione Europea. A partire dal GDPR, siamo l’unico vendor di security (Data Control) che ha un prodotto capace di indirizzare verticalmente questa normativa».

Uno sviluppo flessibile dei prodotti

L’attenzione all’aspetto legale e normativo non è per niente estemporanea per Panda Security, ma è anzi perfettamente in linea con la sua strategia nei confronti del mondo large enterprise, finance e bancario in testa, che predilige quelle tecnologie di security che tengano in adeguata considerazione gli aspetti normativi. «Nel corso del 2018 il nostro prodotto Data control ci ha fornito notevoli impulsi commerciali e di visibilità. Basti pensare che abbiamo chiuso un importante accordo con l’associazione nazionale dei Dpo (data protection officer). Proprio su Data Control, abbiamo ricevuto numerosi feedback da parte dei DPO, che ci hanno consentito di migliorare notevolmente la soluzione. Dal momento che siamo più piccoli rispetto ad altre aziende concorrenti, abbiamo anche la caratteristica di possedere una maggiore flessibilità in fase di sviluppo. Che è fatto tutto in casa, tanto che recentemente abbiamo inaugurato un nuovo Centro di sviluppo e ricerca a Valencia».

Panda Security e la scelta del cloud

Lo sviluppo dei prodotti e soluzioni si sposa con una scelta tecnologica che è stata fatta da Panda ormai un decennio fa, ovvero quella del cloud. «Siamo stati il primo vendor a spostare il nostro portafoglio in cloud, già nel lontano 2007, permettendoci di rendere la nostra proposizione estremamente modulare. Molti nostri concorrenti parlano di cloud security, ma in realtà propongono sostanzialmente delle semplici interfacce di gestione. Altre caratteristiche uniche nel portafoglio di Panda Security sono l’estrema attenzione verso la threath hunting e la Data Analytics, unitamente a un supporto tecnico in house che è in grado di interpretare tutti gli impulsi che arrivano dall’automazione, machine learning in primis.

Panda Security: novità in arrivo per il canale

Una strategia, quella di Panda Security, che fa forte leva sul canale, con centinaia di partner attivi sul territorio nazionale e in costante aumento. Proprio per il Trade sono arrivo alcune novità, che Busco Arrè riassume così: «Nel 2019 ci focalizzeremo maggiormente sui partner in grado di erogare servizi gestiti, ci investiremo molto con iniziative commerciali dedicate che saranno distinte da quelle dei reseller del mondo small business, che hanno bisogno di un diverso tipo di approccio. Inoltre ci dedicheremo ai telco provider, che possono utilizzare le tecnologie Panda per indirizzare i propri mercati di riferimento». Obiettivo dichiarato è quello di aumentare ulteriormente la penetrazione nel mercato large enterprise, un’area che sinora Panda aveva soltanto esplorato. «Attualmente stiamo crescendo del 45% rispetto all’anno scorso in Italia, nel mondo siamo intorno al +30%. Il nostro team nell’ultimo anno e mezzo è cambiato profondamente arricchendosi di nuove figure, tra cui una dedicata esclusivamente alla distribuzione e al canale small business, mentre un’altra all’area centrosud», conclude Busco Arrè.

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