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Citrix impegnata nella creazione di un Secure Digital Workspace a prova di GDPR

Le strategie, le acquisizioni, l’impegno sul canale. Il vendor cambia il vertice europeo e italiano e guarda all’Intelligent Workspace, ma con attenzione a sicurezza e privacy

Pubblicato il 30 Nov 2018

Loris Frezzato

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Un Workspace esteso, ubiquo, libero e indipendente dai luoghi fisici, dagli orari e dai device e che guarda all’interazione con gli utenti ma, rigorosamente, sicuro secondo le policy aziendali. È ormai questo il mantra di Citrix, che nel giro di poco tempo ha spostato l’accento del proprio approccio di virtual desktop al più ampio concetto di workspace, che con il coinvolgimento cloud si estende anche alla fruizione as-a-service. Cambia quindi il luogo e il modo di accedere al proprio ambiente di lavoro. L’unico elemento che rimane invariato è l’utente.

Il Citrix workspace è user centrico

«L’attenzione alle persone è un elemento che caratterizza Citrix su più fronti, già dal personale che lavora presso di noi, ma soprattutto tra i nostri partner, i quali hanno il contatto diretto con il mercato, essendo un’azienda interamente orientata al canale» esordisce Mario Derba, da qualche mese area vice president Western Europe di Citrix, che continua: «Ma la vocazione customer centrica, anzi user centrica, di Citrix la si vede soprattutto dal portfolio d’offerta, con soluzioni che guardano al futuro e che si basano unicamente sull’esperienza di fruizione del cliente, che deve poter scegliere come, quando e con cosa lavorare e con quali modalità: a servizio o con licenza». Un’offering, quello di Citrix, che è fortemente sbilanciato sulle soluzioni per il workplace, le quali cubano per il 65% dell’intero giro d’affari del vendor e, a completamento, il 35% sul networking e il rimanente 5% sui temi dell’analytics.

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Mario Derba, area vice president Western Europe di Citrix

Il Citrix workspace si estende, sicuro, sul cloud

Ingredienti che Citrix e i suoi partner mettono sul piatto per quella digital transformation che impone, al di là della tecnologia abilitante, un vero e proprio salto culturale, con un cambiamento dei modelli di business, di trasferire il valore e, anche, di guardare in modo diverso quelli che fino a poco tempo fa erano considerati competitor, e che nel nuovo ecosistema dell’innovazione possono contribuire come nuovi, insospettabili, partner. «Il cloud sta trasformando l’IT in commodity – riprende Derba -, e le nuove generazioni chiedono un workspace dinamico, senza limitazioni. E proprio sulla base di queste esigenze ci stiamo orientando, tenendo comunque conto del mondo on-premise che persiste. Il mondo IT, infatti, rimane comunque complesso, chiedendo un approccio al business che sia sicuro e per questo motivo negli ultimi anni abbiamo aggregato i 3 pilastri della nostra offerta in ottica di security, in modo da consentire all’end user di accedere ai suoi dati, file, ambiente di lavoro, secondo le sue esigenze. Da qui, anche le nostre ultime acquisizioni sono orientate a questo obiettivo, alla creazione di una secure digital workspace che consente di gestire dati, dispositivi e applicazioni in maniera sicura».

Business e privato insieme, ma con policy a prova di GDPR

Soluzioni che consento di accedere ai dati, sia personali sia business, dallo stesso device, con il rispetto della privacy e della sicurezza, in linea con dettami del GDPR. La soluzione di Citrix prevede, infatti, la gestione attenta dei due profili, mantenendo distinti i due ambiti, collocando quanto concerne l’ambiente business in un container sicuro, con policy di accesso diversificato a documenti e applicazioni, per ogni singolo dipendente, secondo i criteri definiti a priori.

Si va verso l’Intelligent workspace

E il prossimo step sarà l’attenzione all’interazione, per un miglioramento e semplificazione della customer experience. Citrix sta infatti lavorando per ottimizzare le interazioni dei clienti con le applicazioni, i quali possono entrare nell’ambiente di lavoro con la propria identità, ma aiutati a prioritizzare l’uso delle applicazioni. Si tratta di un passo verso l’Intelligent Workspace, con interazione assistita che guida i clienti con flussi di lavoro semplificati.

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Andrea Dossena, country manager Citrix Italia

Italia da sempre in crescita, ma ora si accelera

Una trasformazione che anche la filiale italiana sta seguendo con attenzione, in linea con le grandi potenzialità di mercato che il vendor continua a vedere nel nostro Paese, dove da poche settimane Andrea Dossena è salito alla cabina di comando come country manager, che dichiara: «In Italia la crescita di Citrix è costante da molti anni, ma le nuove condizioni dell’evoluzione tecnologica ci hanno fatto decidere di accelerare. Accelerazione che faremo focalizzandoci sui nostri clienti, dai quali vogliamo essere percepiti non più fornitore di soluzioni per problemi specifici, ma fornitore che abilita i clienti a usare la tecnologia in modo più intelligente e più produttivo, per rendere il loro posto di lavoro più piacevole, sicuro e flessibile. Con impatti che vanno anche al di là del misurabile. E vogliamo farlo attraverso l’espansione delle partnership, sia tecnologiche con i vendor e con i global system integrator (IBM, Fujitsu, Accenture, ecc), sia con i system integrator locali, per coprire meglio il mercato midmarket».

Gli investimenti di Citrix sul canale SMB

Sull’ambito delle aziende di medie dimensioni, il vendor ha piani di investimento per la propria rete di CSP (Citrix Service Provider), arricchendo il loro offering, ma anche con nuove risorse dedicate a supporto (raddoppiate in poco tempo) e formazione. Sempre per l’SMB, vi sarà un miglioramento nella copertura del territorio – che oggi conta 1.500 partner in Italia – sia quantitativamente sia qualitativamente, possibile anche grazie al recente lancio del nuovo partner program.

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