Convention Var 2019

Var Group: AI e internazionalizzazione le chiavi per continuare la crescita

La Convention Var 2019 ha visto il System Integrator toscano scommettere sull’intelligenza artificiale. Una tecnologia, secondo il Ceo Francesca Moriani, destinata a cambiare il volto di tutti i settori produttivi

Pubblicato il 17 Mag 2019

Gianluigi Torchiani

convention var 2019

Francesca Moriani
Francesca Moriani, Ceo di Var Group

Var Group rilancia con forza sull’innovazione: l’annuale edizione della Convention, che ha visto oltre mille partecipanti, ha avuto al centro un tema decisamente innovativo come quello dell’intelligenza artificiale. Una tecnologia che oggi è ancora poco presente nelle nostre imprese, ma che appare destinata ad avere un fortissimo impatto nel prossimo futuro. Come racconta a Digital4Trade il Ceo di Var Group, Francesca Moriani, “Quella appena conclusa è stata un’edizione che non esito a definire spettacolare. Alla Convention Var 2019 hanno partecipato oltre 200 clienti e tutti quelli che avevano partecipato alla scorsa edizione sono voluti ritornare. A testimonianza che riusciamo a davvero a trasferire valore in un momento in cui è sempre più complicato portare “fisicamente” le persone agli eventi. Tutto questo con un tema portante che non era affatto semplice: sull’intelligenza artificiale si fa ancora molta confusione, in particolare confondendola con gli advanced analytics. Dunque, piuttosto che parlare dei casi concreti, che sono ancora pochi e allo stadio sperimentale, abbiamo preferito farci raccontare dai nostri partner quale fosse la loro visione strategica, ovvero cosa pensano di riuscire a fare grazie alla AI”.

L’attenzione a Blockchain e sicurezza

La sensazione di Var Group è che questa tecnologia sia infatti destinata a cambiare nel profondo il modo di fare business, diventando centrale all’interno di qualsiasi processo aziendale. Per questo motivo il system integrator ha deciso di creare un apposito laboratorio di ricerca e sviluppo dedicato a questa tecnologia, puntando inoltre ad attrarre risorse giovani e competenze in materia. Sempre sul fronte dell’innovazione il raggio di azione di Var Group si allargherà presto anche alla Blockchain, per cui è previsto l’avvio di uno specifico laboratorio di ricerca: “Anche questa è una tematica che forse in passato avevamo un po’ sottovalutato, mentre invece si tratta di un tema perfetto per le aziende del Made in Italy, soprattutto relativamente alla tracciatura della filiera. Per questo motivo abbiamo ottenuto la certificazione sul Food Trust, ossia la piattaforma di Blockchain di IBM”. L’attenzione a questi aspetti più innovativi non sembra comunque distrarre il gruppo dall’attenzione ai business più radicati: secondo i primi dati a disposizione, Var Group dovrebbe chiudere l’esercizio fiscale 2019 intorno ai 335 milioni di euro, per una crescita del 15%, che interessa tutte le linee di business. Sul fronte della sicurezza, che attraverso Yarix costituisce uno degli ambiti di azione privilegiati, alla Convention di Riccione è arrivata la notizia dell’acquisizione di Gencom, azienda di Forlì specializzata nell’enterprise Networking e nell’edge security.

La scommessa sull’internazionalizzazione

Un’operazione che, secondo Moriani, permetterà a Var Group di rafforzare il proprio approccio alla security in termini olistici, ossia nella direzione che sta chiedendo il mercato. Un’ulteriore scommessa, poi, è quella dell’internazionalizzazione: “Abbiamo fatto il primo passo lo scorso febbraio con l’acquisizione della società tedesca PBU: si tratta di un partner Siemens, che lavora sui processi delle imprese manifatturiere, che rappresentano la grande maggioranza del mercato tedesco. Abbiamo scelto di optare per la Germania e in particolare sulla Baviera perché si tratta di una regione che ha una cultura d’impresa molto simile a quella del Nord Italia, dunque con questa prima operazione abbiamo preferito non fare il passo più lungo della gamba . Stiamo però già lavorando per ulteriori step in questo percorso di internazionalizzazione, dunque ci saranno senz’altro delle novità in futuro”.

Lo sviluppo delle competenze interne

Molta attenzione, infine, sarà riservata allo sviluppo delle competenze interne, indispensabile per supportare i clienti impegnati nella digital Transformation: “Gli scorsi anni, nonostante gli investimenti effettuati, non siamo riusciti ad attrarre a sufficienza in azienda i ragazzi che pure avevamo intercettato con i nostri hackaton. Attualmente, invece, Var Group è diventato un ambiente lavorativo attrattivo per questa categoria, ad esempio abbiamo istituito una serie di agevolazioni pensate proprio per i ragazzi più giovani. Non a caso il nostro obiettivo è, già quest’anno, di assumere un centinaio di queste figure”, conclude Moriani.

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