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PromiGroup: il nuovo nome di una Project Milano orientata all’internazionalizzazione

PromiGroup: il nuovo nome di una Project Milano orientata all’internazionalizzazione

Il system integrator cambia nome e si configura come Gruppo, aprendo aziende in tutto il mondo per seguire localmente le filiali di multinazionali italiane. Con il beneplacito di Dell ed Epson

Pubblicato il 03 Giu 2019

Loris Frezzato

Da Milano all’Australia, passando dalla Svizzera, Nuova Zelanda e States, per supportare con le tecnologie i clienti italiani che sviluppano business all’estero. È un viaggio non da poco quello intrapreso da quella che fino a poco tempo fa era la Project Milano, che con la nuova strategia di presidio territoriale ha aperto aziende satelliti in diverse parti del mondo e si propone oggi sul mercato con il nuovo nome PromiGroup, configurandosi in tutto e per tutto come Gruppo.

Un “braccio armato” di Dell ed Epson che arriva oltre gli Oceani

«Il cambio del nome non è fine a se stesso – spiega Piero Antonio Fretto, amministratore unico di PromiGroup -, ma è conseguente a un cambio strutturale dell’azienda e a una nuova strategia di copertura del mercato, che punta all’internazionalizzazione, nostra, delle aziende clienti e dei vendor di riferimento con cui abbiamo storici rapporti e su cui abbiamo fortemente investito in competenze: Dell Technologies ed Epson. Una svolta dovuta al fatto che negli ultimi tempi Project Milano ha dato vita ad alcune aziende all’estero, per seguire localmente con forniture e servizi alcuni clienti italiani che hanno avviato dei business oltre i confini nazionali».

piero antonio fretto promigroup
Piero Antonio Fretto, amministratore unico di PromiGroup

Un modello di business che PromiGroup ha iniziato a sviluppare a seguito di una commessa di respiro mondiale, concentrata sull’erogazione di servizi e la fornitura e installazione di infrastrutture e prodotti a marchio Dell Technologies ed Epson. Clienti multinazionali italiani che hanno presenze in tutto il mondo e che chiedono una centralizzazione della gestione dei progetti volti all’innovazione digitale.

Presidio geografico internazionale con il cuore a Milano

Nascono così PromiGroup Australia, PromiGroup Nuova Zelanda, PromiGroup USA e PromiGroup Svizzera, quest’ultima come evoluzione di un branch office che già esisteva. A queste, e alla capogruppo PromiGroup Italia, si aggiunge poi la consociata PromiService, la quale eroga servizi trasversalmente a tutte le aziende di quella che ormai, da singola azienda, si è strutturata come Gruppo. PromiGroup appunto.

I vantaggi della fatturazione in valuta locale

«Il passaggio alla fornitura di servizi alle aziende italiane con sedi all’estero, in effetti già era stato preso in considerazione in passato, su stimolo di Confindustria Monza e Brianza, di cui siamo membri, e che da tempo segue con attenzione il settore del commercio con l’estero e le attività che lo promuovono – riprende Fretto -. Ora siamo quindi in grado di coprire diversi Paesi, con la possibilità, ove necessario, di fatturare in valuta locale pur mantenendo una gestione centralizzata. Un’espansione che arricchisce una già esistente e consistente rete di presenze in Europa, dove nostre persone sono di stanza in Paesi come Spagna, Germania, Francia e Belgio, risultato di alleanze con fornitori locali che ultimamente sono state ulteriormente rafforzate, con la creazione di una struttura europea che conta complessivamente 120 nostri tecnici sul territorio».

PromiGroup: presenza diretta coadiuvata da partner locali

Una formula, quella europea, che anche PromiGroup Australia e PromiGroup Nuova Zelanda stanno replicando e sviluppando nei Paesi di competenza, creando delle reti di partnership con system integrator locali che possano coadiuvarle sui progetti da loro implementati e sui quali mantengono l’effettiva governance con, inoltre, il supporto di un help desk multilingua gestito centralmente dall’Italia.

L’obiettivo, raggiunto, è quindi quello di creare una rete di presenze italiane, ma locali, nel mondo. Una struttura nata per soddisfare le commesse esistenti che ora PromiGroup intende promuovere per tutte quelle multinazionali italiane che vogliono avere un unico interlocutore che sia trasversale su tutte le loro filiali all’estero. E sono tante. Basti pensare che, solamente per quanto riguarda l’Australia, attualmente si contano circa 200 aziende italiane che vi hanno una sede «Multinazionali che stiamo iniziando a contattare – informa Fretto -, e noi possiamo aiutarle per tutta la parte ICT inerente le forniture, gestione, manutenzione, help desk e con la possibilità di fatturare localmente, con partita IVA di un’azienda che ha sede a Sidney. E lo stesso si sta facendo in Nuova Zelanda e negli altri Paesi presidiati».

Alla ricerca di nuovi mercati da conquistare

Strategia che PromiGroup vorrebbe estendere anche con la copertura di altre aree geografiche dove è sensibile la presenza dell’imprenditoria italiana. Al momento l’Est Europa è in fase di valutazione, con opportunità piuttosto imminenti in Bulgaria e in Polonia, e non è escluso che entro l’anno riesca a replicare la formula di una filiale locale a copertura di quelle aree, mentre già sono partite delle attività in Albania. Un’estensione poderosa dei presidi e delle attività sulle quali PromiGroup ha, ovviamente, grandi aspettative anche dal punto di vista del fatturato. Già nel 2019 sono, infatti, attese crescite importanti del fatturato, sia a livello hardware sia, soprattutto, dal fronte dei servizi.

Tanto hardware e servizi, ma ora si guarda anche al cloud

Diversi i servizi proposti, tra cui quelli logistici, distributivi e implementativi «utili soprattutto per quelle aziende clienti che necessitano di installare grandi quantità di macchine in tempi definiti – specifica Fretto -, con la certezza di avere un unico interlocutore che gli risolve le varie fasi, dallo stoccaggio delle macchine (in Italia abbiamo un magazzino di oltre 2.000 metri quadri) alla configurazione personalizzata secondo le indicazioni del cliente. Il nostro business, infatti, è molto orientato all’hardware e ai servizi connessi, sui nostri due brand di riferimento Dell Technologies ed Epson. Ma anche il cloud sta via via prendendo piede in PromiGroup e già rappresenta una parte importante del nostro fatturato, per questo ci stiamo strutturando per affrontare in maniera ancora più focalizzata il cloud su cui Dell, in particolare, ci sta spingendo».

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