La sicurezza informatica è un campo di battaglia sempre più acceso, che vede contrapposte aziende, utenti e professionisti del cybercrime. Ma chi ha reso possibile che i nostri device potessero essere in qualche modo difesi? Un merito importante lo ha senz’altro Andreas Lüning, uno dei fondatori dell’azienda di sicurezza tedesca G Data, che ha ideato nel 1987 ha creato il primo software in grado di eliminare i virus presenti all’interno del computer, realizzando così il primo antivirus.
Allora era il tempo dei primi computer domestici e dei floppy disk, oggi invece le minacce sono di ben altro tipo. I bersagli, ormai, non sono più e soltanto i classici personal computer, ma anche gli smartphone, insidiando da vicino i nostri dati sensibili e le nostre tasche. Basti pensare che, secondo gli analisti di G Data, nel secondo quadrimestre del 2015 sono stati rilevati ben 560,671 nuovi malware per dispositivi mobili con sistema operativo Android, un incremento del ben 27% rispetto al primo quadrimestre di quest’anno. Come si affrontano minacce di questo tipo? Nei laboratori di G Data in Germania esistono laboratori e centri di controllo all’avanguardia, capaci di mettere a confronto dati, informazioni ed esperienze sui diversi tipi di malware in circolazione, riuscendo così a individuare le soluzioni per bloccare “quasi in automatico” buona parte delle minacce. Che ormai interessano da vicino anche le Pmi.
Non a caso G-Data, presente dal 5 anni sul mercato italiano, sta ampliando la propria offerta e guardando con interesse al mercato delle piccole e medie imprese, puntando su supporto e servizi incentrati sulla competenza in fatto di sicurezza e sul concetto di “qualità Made in Germany”. Riguardo al prodotto, G-Data punta sul superamento del concetto di “semplice” antivirus, per offrire soluzioni integrate con firewall, anti keylogger, content filtering, antispam e protezione delle minacce via USB . Tutto questo, offrendo gestione centralizzata e servizi di supporto di classe business.