Un 2016 ricco di aspettative e opportunità per Wildix e i suoi partner: è un quadro positivo quello che emerge dalla Wildix Convention 2016, che si è svolta nei giorni scorsi a Bologna e che ha visto riunite circa 80 aziende partner della multinazionale attiva nel campo delle Unified Communications e dei prodotti VoIP. Nello spazio espositivo riservato erano presenti anche i vendor che propongono dispositivi integrati con le soluzioni Wildix: tra queste BTicino, Sennheiser, Jabra, Plantronics, 2N, Mobotix, Tema, VTE CRM, Messagenet, StarSystem, VoIPVoice, Digitel, KPNQWEST Italia.
Da un punto di vista tecnologico l’azienda ha insistito sui suoi punti di forza, primo tra tutti la semplicità d’installazione. La principale novità della Wildix Convention 2016 è stato il WP600ACG: è il primo telefono WebRTC di Wildix, Gigabit, con sistema operativo Android e che supporta la videoconferenza, studiato per offrire all’utente le massime prestazioni in termini di sicurezza e di velocità.
Per quanto riguarda il canale di riferimento, Wildix intende proseguire nella strada avviata nel 2015, che ha portato alla focalizzazione esclusiva sulla vendita indiretta, abbandonando così la commercializzazione diretta tramite operatori. Come spiega il Ceo di Wildix, Stefano Osler, «Questo metodo, anche se ci aveva portato buoni risultati, ci defocalizzava dai nostri reali obiettivi. Dunque, anche se forse potremmo perdere qualcosa nel breve periodo, crediamo che sia una scelta che possa portarci buoni risultati nel lungo periodo». Per ora i numeri sembrano premiare questa scelta: in Italia nel 2015 il fatturato di Wildix ha messo a segno un + 5% rispetto all’anno precedente (per circa 4 milioni di euro), mentre è quasi raddoppiato in Francia.
Per il 2016 l’intenzione è quella di puntare con forza sul cloud: «All’inizio del 2015 abbiamo introdotto la nostra soluzione per il cloud, che si appoggia a Google, ma ammetto che non sapevamo che canale utilizzare per venderlo. Pensavamo quasi che non potesse essere una soluzione adatta per i nostri rivenditori. Siamo perciò andati a studiare l’Olanda, un Paese caratterizzato da una capacità di banda notevolmente superiore alla nostra, scoprendo che i sistemi telefonici on premise praticamente non esistono più. Non solo, abbiamo visto che il canale aveva spazio per lavorare su queste soluzioni: pensiamo che circa l’l’80% del nostro canale esistente può essere istruito a lavorare in questa modalità. Gli unici partner che sono esclusi dal cloud sono le aziende di cablaggio. A partire da ottobre abbiamo così avviato la sperimentazione con il 10% dei nostri partner, che dovrebbero ottenere così anche maggiori marginalità», spiega Osler. Il cloud, ma non solo, sta cambiando la composizione dello stesso canale Wildix, prima concentrato su rivenditori legati al mondo telefonia. Già nel 2015 il vendor è entrato in contatto con numerosi system integrator e questa tendenza dovrebbe proseguire anche nel 2016. L’aspettativa è che questi nuovi partner, oltre alla vendita di hardware, possono proporre ai clienti finali anche un cospicuo portafoglio di servizi.
Tra le novità che possono concretamente agevolare il lavoro dei partner, Wildix ha introdotto la possibilità di offrire la garanzia di cinque anni su tutti i suoi prodotti. Oltre alla garanzia sui prodotti fisici, è stata presentata l’esclusiva garanzia “soddisfatti o rimborsati” per i clienti finali. «Con questa garanzia Wildix vuole distinguersi da soluzioni di Unified Communications ancora non mature per il mercato, ma vendute come perfettamente funzionanti che lasciano uno strascico di problematiche al cliente finale – ha affermato Osler – Wildix vuole che tutte le aziende che le hanno dato fiducia siano completamente soddisfatte». Infine, dato il recente trasferimento dell’attività di logistica in Olanda, Osler ha preannunciato l’ormai imminente arrivo di un nuovo distributore sul territorio nazionale, che sarà con tutta probabilità EDSlan.