Le maggiori difficoltà che le Tech Company incontrano oggi in Italia sono legate alla comprensione del modello di creazione del valore e alla corretta valutazione del progetto dell’azienda, da cui discendono strumenti che possono essere selezionati per finanziare i progetti di sviluppo. Nei mercati esteri dove esiste l’abitudine a valutare società di questo tipo, questi percorsi sono più rapidi e portano a valutazioni iniziali superiori.
Quello di cui si occupa KT&Partners è un’analisi esaustiva della Tech Company soprattutto focalizzata sul percorso di sviluppo che intendono affrontare. Con il Piano Turbo “chiediamo alle Tech Company cosa farebbero se avessero a disposizione risorse finanziarie maggiori e sulla base di questo piano capiamo come finanziarle” afferma Kevin Tempestini, CEO di KT&Partners che poi specifica tre di questi strumenti: club deal o network di investitori a elevato patrimonio che partecipano alla prima fase dello sviluppo, spesso portando contributi importanti; quotazione, la cui soglia si sta abbassando sempre di più e private equity, una forma di investimento di medio-lungo termine in imprese non quotate ad alto potenziale di sviluppo e crescita (high grow companies) effettuata da investitori istituzionali per ottenere un guadagno in conto capitale dalla vendita della partecipazione acquisita o dalla quotazione in borsa.
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