Il mercato globale dei pc non è in grande salute, come dimostrano gli ultimi dati relativi al 2015. Eppure, tutto sommato, i distributori dell’Europa occidentale non hanno troppo da lamentarsi dell’andamento dell’ultimo trimestre del 2015. Infatti, secondo quanto rileva la società di analisi Context, i volumi di computer venduti nel trimestre attraverso la distribuzione, nonostante il contesto difficile, sono rimasti sostanzialmente stabili, cedendo soltanto lo 0,1%, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Una variazione tra l’altro, sensibilmente inferiore rispetto al calo del -3% registrato nel 3 ° trimestre 2015. Il merito è soprattutto del mercato dei pc consumer, che ha messo a segno un positivo + 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per effetto soprattutto del buon andamento delle vendite nella stagione natalizie.
In aumento anche la commercializzazione dei convertibili, mentre le vendite dei pc destinati al mondo aziendale sono diminuite del 5% anno su anno. Il motivo è da ricercarsi nella fine definitiva della spinta della migrazione da XP in ambito aziendale. Dal lato dei distributori, dunque, il trimestre è stato caratterizzato da una riduzione delle scorte in eccesso, che sono complessivamente scese a livelli più accettabili.
Il progressivo esaurimento dei vecchi stock di pc nel canale, ha favorito l’accelerazione del passaggio a Windows 10, che è aumentata significativamente durante il trimestre. Basti pensare che se a ottobre 2015 Windows 10 rappresentava soltanto il 44% delle vendite complessive di Windows Home PC dei distributori dell’Europa occidentale, la percentuale è salta al 69% a novembre e all’80% a dicembre.
Esistono però delle notevoli differenze tra i diversi Paesi europei analizzati da Context: in Italia il trimestre è stato comunque abbastanza negativo (-3,3%), anche se non quanto in Francia (-9,2%). Decisamente positivo è stato invece il trend delle vendite in Spagna (+8,3%) e Regno Unito (+10%).