Coronavirus e Tecnologia

I system integrator si preparino all’impatto del Coronavirus sulle scelte tecnologiche future

Gli impatti del Coronavirus sulla tecnologia sono e saranno importanti. A partire dal ruolo chiave del 5G e gli inevitabili impatti su infrastruttura e utilizzo, le prossime scelte tecnologiche si possono già inquadrare

Pubblicato il 20 Mar 2020

tecnologia coronavirus

Sulla necessità di dover affrontare conseguenze importanti legate al Coronavirus non ci sono praticamente dubbi. Anche dal punto di vista tecnologico. La domanda semmai è riuscire a capire per tempo come e quando questo si manifesterà. In ogni caso, se non si vuole farsi trovare impreparati al momento opportuno, è fondamentale che le aziende, e ancor prima i system integrator, inizino a pensarci fin  da subito e capire come saranno gli investimenti in tecnologia dopo il Coronavirus.

Tecnologia e Coronavirus: cosa cambierà dopo?

Inevitabilmente, quindi, anche il mondo della tecnologia ne uscirà profondamente cambiato. Tra chi non ha perso tempo, un interessante lavoro di ABI Research cerca di capire cosa si delinea all’orizzonte in diversi scenari. In generale, sotto la spinta comune del 5G emerge una situazione dove sono destinate a evolvere le potenzialità dei system integrator. Sia per adattare le infrastrutture IT a nuove esigenze ancora da inquadrare, sia per riuscire a sfruttare le tecnologie abilitate dal 5G, combinandole con quelle esistenti.

Tecnologia e Coronavirus: nel bene o nel male, sarà comunque l’anno del 5G

A livello di infrastruttura, il 2020 è iniziato come quello della vera e propria consacrazione per il 5G. Mentre da una parte proseguono gli investimenti in infrastruttura, dall’altra è necessario fare i conti con una rimodulazione della domanda aziendale.

I benefici non sono in discussione, ci sarà però da allungare i tempi previsti per arrivare ai livelli di ricavi inseguiti. Nel frattempo, per provider e fornitori di servizi, la garanzia migliore arriva da un mercato consumer visto comunque solido e recettivo.

Il Coronavirus riduce la consegna di prodotti di tecnologia dalla Cina

Almeno nell’immediato, le preoccupazioni devono invece essere rivolte alla produzione. Per la maggior parte delocalizzata in Cina, inizia già a trasmettere i primi segnali di un calo importante. Più ancora di notebook e tablet, il problema riguarda gli smartphone. Già nel primo trimestre, ABI Research stima una riduzione almeno del 30% nella consegna dei prodotti. Ragione per la quale con buona probabilità nel corso dell’anno il rilascio di nuovi modelli risulterà fortemente rallentato.

La situazione dovrebbe comunque tornare sotto controllo entro la fine del 2020. Nel frattempo, però, si dovrà fare i conti con le conseguenze del coronavirus anche sui prezzi. Probabilmente, l’atteso calo de listini per i dispositivi 5G, necessario per la diffusione, accuserà ritardi.

Tecnologia e Coronavirus: lo smart working mette l’infrastruttura sotto pressione

Una situazione destinata a ripercuotersi anche sull’infrastruttura 5G. L’Italia da questo punto di vista si è mossa per tempo. Eppure, la combinazione di smart working, attività social e ordini online spostata pesantemente sul mobile, sta comunque mettendo a dura prova la capacità.
Se dal punto di vista degli operatori significa rivedere i piani di sviluppo della rete, per le aziende e i system integrator si aprono nuove opportunità per rinnovare strategie di vendita e di marketing.

Le conseguenze impreviste sulla sicurezza: problemi che diventano opportunità per i system integrator

Prevedibilmente importanti saranno anche le ripercussioni sulla sicurezza. In questo caso però, le conseguenze del Coronavirus si possono tradurre facilmente in opportunità, sotto due aspetti. Il primo, in particolare, in quanto può contribuire a segnare una svolta attesa da tempo in Italia, con un’impennata nei pagamenti contactless e dei relativi sistemi IT.

La paura per il virus stimola i pagamenti contactless

Per la loro stessa natura, le banconote sono infatti indicate come uno dei principali veicoli di contagio. Se mettere a punto supporti in grado di non trasmettere il virus appare un’impresa oggi ardua, pagare contactless è una soluzione praticabile subito. Solo, da incentivare e naturalmente rafforzare dal punto di vista dell’infrastruttura.

Potenziamento della biometria

Discorso simile, anche se non con la stessa portata, per la biometria. Le maggiori necessità di regolare accessi a zone controllate, in Cina hanno già dato nuovo impulso alle tecnologie di riconoscimento. Più rilevanti però, sono le nuove frontiere da esplorare, dal riconoscimento facciale con mascherina, a smartglassess o altri dispositivi in grado di rilevare fattori biometrici, a partire dalla temperatura, senza la rigidità imposta da apparati fissi.

Risvolti imprevisti per Intelligenza Artificiale e Machine learning

Del tutto positivo infine l’impatto del coronavirus su Intelligenza Artificiale e Machine Learning. La prospettiva molto interessante è di sfruttate la combinazione di queste tecnologie a supporto della ricerca per mettere a punto i nuovi farmaci e le relative cure. Se a breve si punta a ridurre i tempi, a lungo termine sono attesi grandi investimenti nel settore, al punto da renderlo uno dei più ambiti per gli operatori del mondo IT.

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