I consigli di esperti e analisti per le Tech Company hanno sempre a che fare con due parole chiave: specializzazione e crescita dimensionale. Entrambe queste linee di azione sono state affrontate con successo dal Gruppo Lutech, che da alcuni anni a questa parte si è imposto come uno dei principali operatori del panorama Ict nazionale, grazie a una strategia precisa che è stata affrontata con decisione e successo dal management aziendale. Come racconta a TechCompany360 il Ceo del Gruppo Lutech, Tullio Pirovano, “La storia del Gruppo Lutech così come la conosciamo oggi inizia nel 2013, quando già rappresentava un’ottima piattaforma di partenza, tuttavia la società non aveva una strategia definita nel dettaglio. Da allora abbiamo definito un piano di crescita, articolato nelle sue diverse componenti: il team, l’offerta, il posizionamento, il go to market. È stato così intrapreso un percorso che ha trasformato completamente l’azienda, che prima aveva un posizionamento prettamente tecnologico-infrastrutturale su tutti i mercati. Quello che è stato fatto, invece, è di caratterizzare Lutech in maniera verticale e distintiva. Ci siamo posti l’obiettivo di comprendere sempre di più le esigenze e gli elementi di competitività di un settore rispetto a un altro e – caso per caso – industry per industry – abbiamo cercato di capire come posizionarci e trovare un’offerta adeguata”.
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Un’articolazione in sei diverse industry
Più precisamente, oggi il Gruppo Lutech possiede un’articolazione su sei diversi mercati verticali:Financial Services, Public Sector & Healthcare, Telco & Media, Manufacturing, Energy & Utility e Fashion & Retail. Questi sei mercati verticali possono essere immaginati come le colonne che caratterizzano l’attività del Gruppo Lutech, ma sono intersecati da tre platform orizzontali: infrastruttura (LutechTechnology), servizi (LutechDigital) e prodotti proprietari (LutechProducts). “Oltre alla parte più infrastrutturale (progettazione e realizzazione di architetture IT anche complesse, compresa la migrazione verso il cloud) che ha sempre caratterizzato Lutech, abbiamo costruito una serie di servizi digitali – che vanno dalla user experience al customer engagement sino ai digital commerce – che sono in grado di abilitare la trasformazione digitale dei nostri clienti. Inoltre, come terza area di offerta ed ulteriore elemento distintivo rispetto ai competitor, abbiamo costruito, per ciascuna delle industry su cui interveniamo, una suite di prodotti proprietari che sono in grado di incidere significativamente sui processi aziendali”, evidenzia Pirovano.
Gli effetti dell’acquisizione di One Equity Partner
Secondo cui, grazie a questa organizzazione, il Gruppo Lutech è in grado di proporre ai clienti un’offerta a tutto campo, differenziandosi rispetto alla grande maggioranza dei competitor, oggi presenti solamente sul lato infrastrutturale oppure sui servizi e prodotti o soltanto su alcuni specifici mercati verticali. Una forte spinta alla strategia del Gruppo Lutech è arrivata nel luglio del 2017 con l‘ingresso nella società del fondo americano One Equity partner, che ha dato il via a una efficace politica di acquisizioni, probabilmente mai vista prima sul mercato nazionale. “Con il nostro azionista c’è stata fin da subito la condivisione del piano di crescita. Che è stata in parte organica, cioè con le nostre forze. Ma anche crescendo a un ritmo doppio del mercato non saremmo mai arrivati alle dimensioni che puntiamo ad avere. In questo senso è stato deciso di adottare una politica di acquisizioni, coerente con il piano industriale, per rafforzare la presenza in aree dove non eravamo presenti come avremmo voluto. Dunque, le acquisizioni non sono state fatte in maniera opportunistica per condividere ricavi ed ebitda, quanto piuttosto per portare al nostro interno le aziende migliori di una determinata area. In questi tre anni abbiamo messo a segno numerose operazioni, in tutto quattordici: senza una strategia chiara alle spalle non sarebbe stato possibile”.
Internazionalizzazione nel mirino
Nel 2019 Lutech ha avviato l’operazione di integrazione delle 14 realtà, che oggi può dirsi completata per circa il 70%. L’obiettivo infatti, non è quello di dare vita a una federazione di aziende indipendenti, quanto piuttosto a un’unica realtà, completamente unificata dal punto di vista commerciale e delle operations. Questa struttura aziendale è stata disegnata per essere scalabile: oggi Lutech può vantare circa 440 milioni di euro di ricavi, ma questa piattaforma è stata pensata per arrivare al miliardo di euro di fatturato senza particolari adattamenti, così da arrivare a essere una delle primissime aziende italiane nell’ambito dell’IT. Grazie anche a una politica di internazionalizzazione: “Al momento siamo presenti soprattutto in Spagna e Germania, con circa una cinquantina di addetti per Paese e una serie di clienti importanti. Per ora l’estero non conta tantissimo sul nostro fatturato complessivo, non arriva ancora al 10%, ma l’obiettivo è di crescere anche su questo fronte. Peraltro l’emergenza Covid-19 ha sdoganato il tema delle distanze, grazie all’efficacia dello smart working”.
Gli investimenti nelle nuove tecnologie
Lo sviluppo organico di Lutech passa anche dall’impegno sul fronte delle nuove tecnologie: l’intelligenza artificiale, ad esempio, è un ambito già approfondito dal gruppo a partire dal 2015 e su cui sono già attivi numerosi progetti e referenze. “Stiamo lavorando con una banca primaria per automatizzare tutti i loro processi di backoffice, lo stiamo facendo grazie a un percorso avviato da anni, tanto che utilizziamo la AI anche al nostro interno. Abbiamo compreso che ci sono una serie di vantaggi evidenti, anche se non come spesso si attendono i clienti, che considerano un po’ questa tecnologia come una sorta di bacchetta magica. Altro tema per noi molto importante è il mondo dei dati: molto se ne parla, ma bisogna essere in grado di scaricare a terra questo valore. Noi spesso siamo chiamati a migliorare il rendimento di progetti di data lake, garantendo il miglioramento delle prestazioni. Stiamo investendo in maniera significativa anche sul lato digital commerce, nonché sull’application modernization”, evidenzia il Ceo del Gruppo Lutech.
Il rapporto con i vendor
Lo sviluppo del Gruppo Lutech ha sicuramente avuto un impatto sulla relazione con le sue controparti, vale a dire i grandi vendor internazionali: “Noi scegliamo le tecnologie migliori, ci certifichiamo con tutti i nostri partner e siamo in grado di alzare il livello per portare ai nostri clienti la migliore integrazione possibile. Il rapporto con i vendor si è così evoluto in modo win-win: il Gruppo Lutech ormai da tempo è il system integrator a cui appoggiarsi in maniera strategica come partner per la Digital Evolution. Anche i vendor ormai ci riconoscono un elevato livello di innovazione e un’ampiezza d’offerta tale da rappresentare, anche per loro stessi, un’opportunità ulteriore di crescita”. Le sfide per il futuro sono rivolte al completamento del percorso di integrazione, ma il Gruppo Lutech pensa già ad altre acquisizioni, soprattutto per quanto riguarda i mercati esteri. Ci sarà poi un’evoluzione sul fronte dell’IoT, ambito dove Lutech è già presente ma in cui punta a costruire un’offerta più precisa rispetto a oggi. La probabile crisi che investirà anche il mondo dell’IT in seguito all’emergenza sanitaria e che spingerà nel prossimo futuro il settore a un atteggiamento prudente non preoccupa Pirovano, secondo il quale “il Gruppo Lutech è ora ben strutturato per superare tutti gli eventuali ostacoli”.