A2A Smart City cresce puntando su sostenibilità e digitalizzazione

Per il futuro, la società controllata da A2A guarda a nuovi mercati e non esclude operazioni di acquisizioni per rafforzare la propria posizione

Pubblicato il 07 Mag 2021

Gianluigi Torchiani

Cesare Luigi Maria Sironi, AD di A2A Smart City

La sostenibilità e la digitalizzazione sono due strade che possono e devono essere percorse sempre più in parallelo, così da massimizzare i benefici per le singole organizzazioni e la società nel suo complesso. Proprio su questo doppio binario è costruito il modello di business di A2A Smart City, parte dell’omonima utility, che si pone l’obiettivo di trasformare le città e le imprese rendendole più intelligenti, connesse e sostenibili, migliorandole attraverso un coinvolgimento attivo, grazie all’adozione di tecnologie innovative e all’utilizzo consapevole dei dati. La storia di A2A Smart City, come racconta il Ceo Cesare Luigi Maria Sironi, è direttamente collegabile ai grandi cambiamenti che hanno interessato negli scorsi anni un settore come quello energetico. “Nel mondo delle multiutility negli scorsi anni si è assistito a un periodo virtuoso di fusioni, che ha portato alla nascita di alcuni gruppi grandi dimensioni. Tra questi, A2A, che ha raggruppato alcune delle principali utility lombarde. A2A Smart City nasce in questo contesto, ovvero dalla fusione di una società nata in seno ad ASM che si chiamava Selene, con LineaCom di Cremona, entrambe specializzate nelle Tlc. Fin dall’inizio l’ambizione è stata quella di rendere smart le città non soltanto dal punto di vista delle telecomunicazioni”.

L’impegno sul fronte Utility

Guardando, piuttosto, all’evoluzione resa possibile delle nuove tecnologie ICT (cloud, Ai, IoT, ecc) che rende possibile fornire tutta una serie di servizi in maniera sostenibile. In particolare i servizi intorno a cui lavora A2A Smart City riguardano tre ambiti: utility, città e agricoltura. “In ambito utility forniamo una serie di servizi per il gruppo A2A, in particolare in ottica smart grid, una svolta resa particolarmente necessaria dalla sempre maggiore introduzione delle fonti di energia rinnovabile. Per controllare la diffusione di queste fonti occorre allestire delle reti di nuova generazione, equipaggiate con la fibra, gli Smart meter e dei centri di elaborazione capaci di trovare la correlazione tra dati che in apparenza non lo sono per nulla. In questo modo diventa possibile garantire una maggiore efficienza e sicurezza reti, in ambito elettricità, gas e acqua. Oltre a realizzare le Smart grid per A2A, stiamo cominciando a farlo anche per altre utility in Italia, in futuro anche all’estero”.

L’innovazione a servizio delle Smart City

Per quanto riguarda le città, ossia l’ambito Smart City, l’obiettivo non è altro che favorire la digitalizzazione delle città. “Ci sono tante applicazioni in ambito cittadino che passano attraverso l’installazione di sensori, la raccolta di informazioni e dati e la distribuzione delle informazioni. Penso all’illuminazione pubblica, alle centraline che monitorano l’inquinamento e i consumi di risorse idriche. Attraverso la digitalizzazione diventa possibile fornire informazioni di valore su questi aspetti sia alle amministrazioni comunali che ai cittadini. Un altro tema fondamentale per i Comuni è quello della sicurezza: nelle città è pieno di telecamere che sono spesso sotto utilizzate. Mentre invece, anche attraverso utilizzo di algoritmi, è possibile ricavarne informazioni utili ad aumentare il livello di sicurezza dei cittadini”. Nel mondo dell’Agritech, invece, A2A Smart city è in grado di mettere sul piatto una soluzione completa per il monitoraggio delle colture, con modelli fitopatologici, umidità del suolo e condizioni delle piante. Le colture supportate dall’innovazione risparmiano in media il 20% di sostanze fertilizzanti, il 30% sul consumo di acqua, il 40% sui trattamenti fitosanitari.

Possibili acquisizioni non solo tecnologiche

Queste attività fanno di A2A Smart City una realtà di primo piano in ambito nazionale, con circa 130 dipendenti e un fatturato intorno ai 50 milioni di euro. Per il futuro, in linea con le grandi ambizioni di A2A (che nel recente piano industriale ha programmato 16 miliardi di investimenti per i prossimi 10 anni) , A2A Smart City punta sempre ad una crescita, non disdegnando anche operazioni inorganiche. “Così come già accaduto in passato, abbiamo in programma di effettuare acquisizioni tecnologiche, che ci possano permettere un avanzamento su certi ambiti. Ma potremmo anche guardare ad altre tipologie di aziende, che potremmo far crescere sul mercato grazie al know how e alle tecnologie che abbiamo già a disposizione. L’ingresso di nuovi capitali in A2A Smart City? Se gli eventuali investitori potrebbero essere un catalizzatore di crescita per la nostra società non è certo una possibilità di escludere. Ma, dal momento che abbiamo alle spalle un gruppo molto solido a livello finanziario, un’operazione soltanto di tipo finanziario non avrebbe invece senso”, conclude Cesare Luigi Maria Sironi.

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