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Al Forum di Microsoft spazio agli innovatori: partner e clienti che cavalcano la trasformazione

La prima edizione del Microsoft Forum chiama a raccolta partner commerciali, OEM e clienti per condividere il percorso di trasformazione reso possibile dalle nuove vision del vendor, tra cloud, IOT e nuovi concetti di personal computing

Pubblicato il 20 Apr 2016

Gianluigi Torchiani

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Condividere idee e informazioni, perché attraverso la condivisione le idee si arricchiscono. Parte da questa convinzione l’idea di Microsoft di organizzare a Milano il proprio, primo, Forum, che ha visto la partecipazione di 41 partner, tra OEM e realtà commerciali, insieme per portare al mercato forti messaggi di collaborazione per affrontare le sfide del futuro. «Una prima edizione che darà inizio a una serie – ha esordito Carlo Purassanta, AD di Microsoft Italia -, idea che è nata dopo l’incontro dell’autunno scorso a Roma con Satya Nadella, da cui sono nati spunti per crescere attraverso la condivisione delle idee. Da qui la voglia di dare visibilità non solo all’innovazione e a ciò che la rende possibile, ma, in primo luogo, agli innovatori, coloro che attraverso le idee hanno saputo trasformare e trasformarsi. Aziende e partner che hanno colto l’importanza di cambiare il loro modo di interpretare il business. Seguendo quegli esempi di aziende che hanno letteralmente stravolto le dinamiche del business, trasformando modelli tradizionali e interpretandoli attraverso il digitale. Oggi vogliamo perciò celebrare l’innovazione. Non quella astratta, ma gli innovatori, i nostri partner e i nostri clienti che la stanno cavalcando».

Una trasformazione che secondo Purassanta si sta muovendo su otto principali aspetti, da tenere sotto osservazione per le potenzialità che offriranno per il prossimo futuro grazie all’ausilio della tecnologia «Perché – commenta – la tecnologia non sostituirà mai l’uomo, ma aiuterà a realizzarne i sogni». Innanzitutto la mobility, fenomeno ormai attuale ma in continua evoluzione, che consente condivisione e un nuovo modo di vivere la quotidianità sia delle persone sia delle aziende. Quindi le Advanced Analytics, che mettono sempre più al centro l’importanza delle informazioni e della loro interpretazione e condivisione; ovviamente il Cloud Computing, come piattaforma abilitante; l’IOT e gli Smart Sensor, dai quali ci si attende un’esplosione di applicazioni nei prossimi mesi, ancor prima che anni; passando per la Realtà Aumentata, con interazioni “concrete” con il virtuale che potranno agevolare persone nel proprio quotidiano e nel proprio lavoro. Inoltre Quantum Computing; Adaptive Wearable (sempre più wearable e fonte di informazioni, fino a pensare ai chip integrati negli individui stessi) e Ambient Intelligence, per una gestione non invadente e intelligente delle tecnologie che ci circondano.

Un’utopia? Non tanto, visti i numeri che Microsoft snocciola: si tratta di tecnologie che in capo a 4 anni porteranno il Cloud a generare qualcosa come 555 miliardi di dollari, 50 miliardi sono invece attesi dalle connecting things, e 5 miliardi dal Natural Intelligence, che oggi ancora non esiste, ma che rappresenta tutto quel mondo di servizi software che abiliteranno l’interazione umana e naturale con il mondo esterno, per il quale Cortana Analytics rappresenta un esempio di potenzialità. «Si aprono Business Opportunity concrete che partono semplicemente dalle idee e che utilizzano i dati e le potenzialità che derivano dalla loro analisi e condivisione – prosegue l’AD di Microsoft -. Un nuovo modello basato sul Data Intensive, dove i dati possono arricchire la nostra visione del cliente e del prodotto».

Un percorso condiviso anche dal ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Maurizio Martina, intervenuto al Forum di Microsoft per illustrare il percorso attuato o auspicato dal Governo in termini di innovazione digitale: «Dobbiamo sfruttare le potenzialità dell’IT per informare i cittadini, come mangiare meglio, cosa c’è nel cibo, come viene prodotto e trattato, e il digitale può davvero cambiare gli schemi attuali. Si parla di etichettatura dei cibi, ma le nuove tecnologie fanno velocemente invecchiare questi concetti, aprendo nuove ed enormi potenzialità di condivisione delle informazioni. Come il trattore ha rivoluzionato la produzione agricola del passato, oggi siamo alla ricerca del nuovo “trattore”, che faccia fare un salto di qualità per produrre meglio e mangiare meglio, e il nostro Paese è più adatto per proporsi come pilota per mostrare il salto che si può fare».

Così il Governo nelle sue intenzioni, ma progetti già operativi esistono in Italia, e il Forum vuole essere palcoscenico proprio di chi l’innovazione digitale la sta attuando. Testimonial d’eccezione sono quindi stati nomi importanti dell’economia nazionale e internazionale, come Costa Crociere, che attraverso il progetto Neptune Platform, riesce a trasferire dati dalla flotta a terra per aumentare la sicurezza nautica, la gestione dell’energia e la sicurezza ambientale, o Unicredit, che sfrutta il cloud per la condivisione dei dati, pur con la prudenza necessaria perché possa, inevitabilmente,esplodere anche nel mondo del banking.

Altri esempi virtuosi illustrati sono poi stati quelli di Coop Italia, con il suo supermercato del futuro che già ha avuto ampia vetrina in occasione di Expo 2015, con un progetto che unisce prodotti, clienti e tecnologia, grazie al cloud di Azure, consentendo interazione dei prodotti e chiarezza del percorso d’acquisto attraverso le augmented lable, fonte di informazioni chiare per gli acquirenti; Canali, che con Dynamics AX ha ottimizzato la gestione dei fornitori e la capacità di integrarsi anche con applicativi di terzi; Mapei, che sempre con AX integra le, tante, filiali nei vari Paesi con la possibilità di analytics per la gestione dei dati stessi e una loro lettura omogenea e globale in tutto il gruppo ma puntuale a livello locale o, infine, Fameccanica, che è riuscita a sfruttare le potenzialità dell’IOT con il progetto EasyLife, un sistema connesso per il monitoraggio del funzionamento dei macchinari attraverso Microsoft Azure, che l’azienda è riuscita a trasformare in un proprio elemento distintivo.

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