Tecnologia

A Cernusco la casa dove HP fa innovazione

Il nuovo Innovation Center permette di toccare con mano le ultime tecnologie, ma diventa anche luogo d’incontro e dialogo per partner e clienti della casa di Palo Alto

Pubblicato il 12 Mag 2016

Gianluigi Torchiani

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L’Innovation Center inaugurato a fine marzo da HP a Cernusco sul Naviglio vuol facilitare la creatività tecnologica, ed è un investimento importante, non solo per HP Italy, ma anche per tutta la corporation in generale, e lo ha provato la partecipazione del presidente e CEO Dion Weisler, durante la presentazione ufficiale. Il centro vuol ricordare, anche a livello simbolico, le origini – di laboratorio di ricerca e luogo di sviluppo di nuovi prototipi – del garage di Palo Alto, dove all’inizio Bill Hewlett e Dave Packard lavorarono alacremente e con forte spirito impreditoriale. Ma oggi, a 77 anni di distanza, questo HP Innovation Center rappresenta anche molto di più, diventando un tassello fondamentale della strategia della società, come ha sottolineato Tino Canegrati, Vice President e Managing Director di HP Italy, presentando e mostrando il nuovo centro.

«Ci siamo resi conto che quando parliamo di un prodotto veramente innovativo, o di una tecnologia nuova, l’unica possibilità di farne percepire il funzionamento e i benefici è mostrarla e farla provare. Ed essendo le soluzioni che stiamo introducendo particolarmente innovative, e non paragonabili a qualcosa di già esistente, è nata l’idea che la tecnologia debba essere resa visibile, tangibile, fruibile in un luogo che rappresenti HP».

Uno spazio di 600 mq, il secondo innovation center europeo dopo quello di Barcellona, dov’è possibile immergersi nella tecnologia a 360 gradi: dai dispositivi di personal computing ultrasottili, alle soluzioni di printing, alle stampanti di grande formato; alla tecnologia per aggiungere funzioni di realtà aumentata alla progettazione CAD; al computer ’all-in-one’ Sprout, che reinventa le modalità d’interazione dell’utente con i contenuti digitali. L’HP Innovation Center, sottolinea Canegrati, è però anche un luogo d’incontro: è la casa di HP e di chiunque sia interessato a lavorare e collaborare con l’azienda di Palo Alto.

Alla showroom si affiancano infatti diverse sale riunioni, che portano i nomi di grandi scienziati e inventori italiani (Galileo, Leonardo da Vinci, Marconi) e un auditorium, dedicato a presentazioni e incontri informali. Luoghi, chiarisce il manager, dove i clienti, i partner, gli sviluppatori di HP, o le nuove startup, possono incontrarsi, non solo per vedere e toccare con mano la tecnologia, ma anche per discutere con altre persone che abbiano competenze e capacità differenti, in modo da trovare le soluzioni più adatte a risolvere le diverse esigenze di business. La sala Galileo ospita eventi con fino a 99 partecipanti, mentre in sala da Vinci i CIO e i manager delle LOB aziendali possono interagire in videoconferenza con i dirigenti internazionali e gli specialisti di HP oltreoceano. La sala Marconi, invece, spiega Canegrati, può diventare per giorni o settimane l’ufficio dove sviluppatori, ISV, software house e startup hanno la possibilità di creare applicazioni, collaudandole o certificandole sulle macchine HP.

«Inutile distribuire la nostra tecnologia, è molto più opportuno che chi sviluppa, una volta nella fase definitiva e finale, disponga di una sala dedicata per usufruire di tutta la tecnologia necessaria». A tale scopo, al piano inferiore dell’HP Innovation Center esiste anche un’area (sempre di 600 mq) dove clienti e partner possono utilizzare e provare centinaia di macchine, sia attuali, sia più datate, in modo da rispondere alle necessità dei differenti ambienti IT aziendali.

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