STRATEGIE

SECO Group: una quotazione nel 2021 per sostenere crescita e internazionalizzazione

Con oltre quaranta anni di storia alle spalle, SECO Group ha ampliato il proprio orizzonte: non solo PC embedded e industriali, ma un approccio a 360° sui temi chiave dell’innovazione nel mondo dell’Intelligenza Artificiale, nelle smart city, nell’Internet of Things. Con una nuova chiave di lettura del Made In Italy

Pubblicato il 07 Feb 2022

Maria Teresa Della Mura

Maurizio Caporali Co-CEO di SECO

Nata nel 1979 dall’iniziativa di due ventenni, ex compagni di scuola, la storia di SECO è quella di un’azienda che è sempre rimasta fedele alla propria mission – unire tecnologie e competenze per rispondere a nuove esigenze e opportunità – ma negli anni ha saputo reinterpretarla abbracciando le nuove frontiere dell’innovazione, dopo aver avviato un percorso di internazionalizzazione dieci anni fa e aver portato a buon fine una quotazione nel segmento Mta-Star di Borsa italiana, arrivata nella primavera di un 2021 ancora toccato dalla pandemia. SECO nasce scegliendo come mercato di riferimento quello dei PC industriali embedded; un modo nel quale riesce in breve tempo ad acquisire referenze e storicità in settori chiave quali biomedicale, automazione industriale, trasporti e vending. Prodotti che si prestano a molteplici applicazioni, ma con caratteristiche tali da poter essere personalizzati sulla base delle esigenze e del mercato di riferimento del cliente, grazie a forti competenze in materia di progettazione e sviluppo.

SECO Group e l’alta tecnologia Made in Italy

La scelta di operare in un segmento specifico, qual è quello del PC industriale, sicuramente ha aiutato SECO a mantenere il proprio ruolo anche nel momento in cui tutti i produttori di PC italiani hanno gradualmente abbandonato il campo. In questo ha contato sia il fatto di muoversi in un mercato diverso e più stabile rispetto a quello del PC consumer, sia la flessibilità dell’azienda e la sua capacità di ascolto, che le hanno consentito di anticipare i cambiamenti e i trend tecnologici, per adattarsi a uno scenario in continua evoluzione. Anche la scelta di creare un impianto produttivo in Italia, ad Arezzo, si è rivelata vincente: i clienti possono contare su un time to market rapido, standard qualitativi elevati e la sicurezza di interventi tempestivi in caso di customizzazione delle loro soluzioni.

Dai PC all’AI & IoT per lavorare (anche) sui dati

È così che nel tempo SECO è riuscita a intercettare opportunità e trend emergenti che stavano diventando importanti per i propri clienti e ha deciso di affiancare al business storico, quello nel mondo dei dispositivi per l’edge computing, anche attività nell’ambito dell’Internet of Things industriale, dell’Intelligenza Artificiale, della data orchestration, concentrandosi dunque non soltanto sulle tecnologie hardware, ma anche su tutte quelle tecnologie che permettono di estrarre valore dai dati.

Perché quotarsi oggi

L’espansione del proprio business è stata accompagnata da una profonda trasformazione anche dal punto di vista della corporate governance aziendale. Negli ultimi anni, SECO è passata attraverso un forte riassetto organizzativo, che la ha portata, da azienda proprietaria che era, a diventare azienda pubblica, con una quotazione avvenuta a maggio 2021. Oggi parliamo di una realtà che nel 2020 ha fatturato oltre 76 milioni di euro e con un organico di oltre 400 persone tra Arezzo e Milano. Ed è sempre in questi anni che hanno luogo operazioni di fusione e acquisizioni che portano SECO ad ampliare la propria presenza negli Stati Uniti, in Germania, a Taiwan, in Cina. L’ultima, in ordine di tempo, è quella dell’amburghese Garz & Fricke, specializzata nello sviluppo e realizzazione di soluzioni hardware e software per l’Industrial IoT, con una forte competenza nella realizzazione di soluzioni edge Human-Machine Interface standard e custom.

Tutte operazioni, che nascono dalla consapevolezza ormai maturata in azienda rispetto alla propria capacità di creare valore. La quotazione non nasce solo da un desiderio di riconoscimento sul mercato. È legata a una strategia e alla volontà di ampliare costantemente la propria offerta, e dunque alla necessità di reperire risorse tali da poter continuare a investire con maggior forza nell’innovazione tecnologica e poter creare valore attraverso di essa, ma anche di attrarre nuovi talenti e professionalità emergenti, a partire dai Data Scientist.

Tre brand nell’organizzazione di SECO Group

In questi anni SECO decide anche di differenziare la propria proposta, che oggi si articola intorno a tre linee di offerta che nel loro insieme propongono una soluzione a 360°: SECO Edge, che sviluppa e produce dispositivi per l’edge computing, SECO Mind, dedicata allo sviluppo di servizi e soluzioni IoT e AI, e SECO Next che si occupa dei progetti pilota di innovazione.

Il ruolo di SECO Mind

E proprio SECO Mind riveste oggi un ruolo chiave nell’organizzazione di SECO. “In realtà – spiega Maurizio Caporali Co-CEO della società – il percorso che ha portato alla costituzione di SECO Mind inizia già una decina di anni fa, quando in azienda si percepisce la necessità di una attenzione maggiore ai servizi e al software legato all’hardware embedded e si comincia, di conseguenza, a sviluppare applicazioni on top rispetto ai sistemi operativi Android e Linux”.
Col tempo lo sguardo si allarga ai servizi legati ai device connessi e a tutto ciò che rientra nella sfera dell’IoT e del AI: dispositivi connessi, in grado di acquisire dati che vengono poi portati in Cloud e analizzati tramite modelli di Intelligenza Artificiale.

“SECO Mind è dunque una nuova company, ma non nuove sono le competenze. È un ombrello, sotto il quale rientrano realtà con una competenza decennale nel settore dell’AI, della Data Analytics, del Cloud Development, del Service Design. Ed è in grado di rispondere al principale problema dei nostri clienti: come faccio a dare valore ai miei dati? Come posso dar loro un valore attraverso l’AI e come posso avere dei ritorni?”.

SECO Mind, in sintesi estrema, propone una soluzione che permette di gestire rapidamente questi dati e portarli dal campo al Cloud, dove vengono analizzati ed elaborati anche attraverso modelli di Machine Learning ed AI. “Siamo una azienda AI europea e della Silicon Valley di 150 persone distribuite in USA, EU e India. La missione è aumentare le capacità di macchine e persone con il supporto dell’AI”.

Rispetto ai propri clienti, SECO Mind si propone come partner, in grado di lavorare con loro fin dal co-design della soluzione. “Obiettivo è ricavare valore dai dati. Si parte dunque dal concept del prodotto di cui c’è bisogno, fino ad arrivare a portarlo in produzione e da lì proseguire ancora perseguendo una logica win-win con il cliente stesso”.

Ci sono altri ambiti che rientrano nella sfera di attività di SECO Mind, che spaziano dalle Smart City ai servizi trasversali per le imprese del mondo energy o per le realtà che si occupano di mobilità. Sono progetti molto più complessi e avanzati, che tuttavia l’azienda persegue secondo la stessa logica. “L’obiettivo è digitalizzare nella maniera giusta, dando un vantaggio al cittadino, alle imprese, agli enti pubblici. Siamo pronti sia dal punto di vista della sensoristica, dell’hardware, del Cloud, dell’infrastruttura di servizio. La nostra proposta Clea è una piattaforma core per sviluppare servizi. È un punto di partenza, una piattaforma non vincolante perché hardware agnostica, cloud agnostica e open source”.

Un ecosistema che ha bisogno di partner

Quanto al go-to-market, SECO lavora in una vera logica di ecosistema. Un ecosistema nel quale rientrano realtà come Olivetti – la digital factory IoT del Gruppo TIM, gli hyperscaler del cloud, i fornitori delle tecnologie di base, ma anche i partner di canale, con cui sono in corso progetti interessanti. Lavoriamo con molti system integrator, e partner di community, che lavorano su soluzioni Open. Oggi stiamo allargando queste partnership, creando percorsi dedicati di certificazione per la nostra piattaforma Clea.

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