Approvato il Bilancio consolidato e il Progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021, per Esprinet, gruppo sudeuropeo attivo nella distribuzione di IT, Consumer Electronics e Advanced Solutions.
I risultati finanziari del 2021 mostrano un utile netto a 44,1 milioni di euro, +39% rispetto ai 31,8 milioni del 2020. I ricavi da contratti con clienti si sono attestati a 4.691 milioni di euro, in crescita del 4% rispetto al 2020. A questo risultato, concorrono sia la crescita organica (+1%) sia il contributo di 153,6 milioni di euro derivante dalle attività del Gruppo GTI acquisito in Spagna e di Dacom e idMAINT in Italia.
Nel 2021 l’EBITDA Adjusted è stato pari a 86,1 milioni di euro, in crescita del 25% rispetto a 69,1 milioni di euro nel 2020 e la Posizione Finanziaria Netta è stata positiva per 227,2 milioni.
Alla luce dei risultati, il Consiglio di Amministrazione ha proposto la distribuzione di un dividendo pari a 0,54 euro per azione, invariato rispetto al valore pagato nel 2021, che corrisponde ad un pay-out ratio pari al 60% circa. A maggio, il Gruppo presenterà la guidance per il 2022 insieme ai conti del primo trimestre di quest’anno.
“Chiudiamo un anno eccezionale in cui abbiamo superato i nostri target stabilendo il record storico non solo di ricavi ma anche e soprattutto di redditività netta – commenta Alessandro Cattani, Amministratore Delegato di Esprinet – Con grande soddisfazione – coerentemente con la strategia di crescita focalizzata sulle linee di business alto marginanti – il Gruppo ha ottenuto ricavi nel segmento Advanced Solutions superiori a 870 milioni di euro, segnando un +46% rispetto all’esercizio precedente. Ancora più rilevante, la crescita del segmento Cloud dove abbiamo registrato un +183% raggiungendo quasi i 141 milioni di euro di ricavi. Evidenziamo anche una crescita nel segmento della clientela Business pari al +12%, dove Esprinet, grazie alla costante attenzione agli indici di soddisfazione del cliente, consolida la propria quota di mercato”.
“Visto l’andamento dei primi due mesi di quest’anno che conferma la validità del modello di business adottato, – prosegue Cattani – stimiamo per l’anno fiscale corrente di poter ottenere un ulteriore aumento della redditività in linea con il percorso di crescita sotteso al piano industriale annunciato a novembre 2021. Tutto ciò pur in presenza di un mercato che per la prima parte dell’anno sarà ancora piuttosto sfidante e a seguire atteso in ripresa”.
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Le condizioni di mercato che potrebbero condizionare l’esercizio in corso
Sì perché i primi mesi del 2022 sembrano indicare che la prevalenza della variante Omicron, altamente contagiosa ma apparentemente meno letale, unita alla massiccia campagna vaccinale messa in atto dai governi stiano finalmente portando alla fine della fase acuta della pandemia COVID-19. La graduale riduzione delle misure di contenimento dell’infezione è un importante segnale positivo per il progressivo ritorno alla normalità del ciclo economico.
E’ anche vero che due anni di forzata riduzione delle spese discrezionali hanno portato le famiglie ad un buon accumulo di ricchezza che sta supportando la domanda aggregata dei consumatori pur in presenza di una fiammata inflazionistica elevata. E poi, nelle geografie in cui opera il Gruppo i piani dei governi finanziati dai fondi del NextGenEU prevedono un fortissimo stimolo alla domanda di tecnologia elettronica che si sommano ai perduranti e strutturali cambiamenti nella percezione della centralità degli investimenti digitali ormai consolidati nelle imprese, fornendo un ulteriore supporto alla domanda complessiva di tecnologia.
A fare da contraltare a questo scenario complessivamente positivo, si registrano alcune nuove criticità quali la forte ripresa dell’inflazione e soprattutto la grave crisi in Ucraina con le conseguenti forti tensioni geopolitiche.
Questi fenomeni, correlati al progressivo ridursi della fase ultra-espansiva delle politiche monetarie e fiscali degli ultimi anni fanno presagire un aumento della turbolenza e quindi suggeriscono una certa prudenza, soprattutto nel breve periodo, nello stimare aumenti della domanda che altrimenti sarebbero molto più marcati.
Un ultimo importante effetto che deve essere preso in considerazione nell’esaminare lo scenario atteso di mercato è rappresentato dalla perdurante difficoltà di approvvigionamento di prodotto legata sia allo “shortage” di componentistica elettronica che ai ritardi nel ritorno a regime delle filiere logistiche e produttive ancora impattate dalla politica “Zero-Covid” della Cina e di altre nazioni produttrici estremo-orientali ed ora alle difficoltà di transito dei trasporti via treno ai confini dell’est Europa.
Le previsioni sulla dinamica della domanda business e consumer
Per il 2022 gli analisti di settore prevedono una prima parte dell’anno in cui la dinamica della domanda nel segmento consumer dovrebbe essere meno vivace per poi riprendere verso la tarda primavera quando l’impatto degli aumenti dell’energia dovrebbero ridursi e l’inflazione rallentare.
La dinamica della domanda del segmento business è invece generalmente prevista come più vivace con una ulteriore accelerazione nel corso dell’anno man mano che i progetti della pubblica amministrazione finanziati dal NextGenEU andranno a regime.
Avendo trascorso un 2021 in cui il primo semestre ha avuto ampia disponibilità di prodotto ed il secondo invece ha avuto forti tensioni, è prevedibile secondo tutti gli analisti di mercato, un 2022 in cui la prima parte dell’anno sconti tassi di crescita probabilmente negativi per poi invece vivere un secondo semestre in progressiva accelerazione.
Gli analisti ed il management ritengono che in assenza di shock esterni ulteriori e nell’ipotesi di una soluzione della crisi in Ucraina che non impatti ulteriormente lo scenario macroeconomico, il 2022 debba registrare una ulteriore crescita del mercato di riferimento per il Gruppo nel sud-Europa.
I progetti del Gruppo e le stime di crescita
Il Gruppo è impegnato nell’implementazione del piano industriale presentato a novembre del 2021 ed è quindi focalizzato più sulla crescita del peso dei ricavi delle linee di business a più alto valore aggiunto piuttosto che sulla conquista di ulteriori quote di mercato sulla clientela e sui prodotti meno profittevoli.
Prosegue comunque lo sforzo di miglioramento della “Customer Satisfaction” per garantire la stabilità dei volumi e dei margini anche sulle linee di prodotto a minor margine. Inoltre, procedono gli investimenti per lo sviluppo del progetto volto all’ingresso nel segmento del noleggio operativo, o “Renting”, e si sono avviate le operazioni preliminari di analisi volte all’ingresso in altre geografie dell’Europa Occidentale sulle linee di business a più alto valore aggiunto ed in particolare nel segmento denominato “Advanced Solutions”.
I primi due mesi dell’anno confermano la validità del modello di business adottato pur in presenza di un mercato più sfidante ed il Gruppo si attende di conseguenza di poter ottenere nel corso del 2022 un ulteriore aumento della redditività, in linea con quanto previsto nel piano industriale precedentemente menzionato.
Stante il notevole livello di incertezza sia dello scenario macroeconomico e quindi dei livelli di domanda aggregata, sia sui tempi precisi del ritorno alla normalità delle forniture di prodotto, il Gruppo presenterà la guidance di ricavi e redditività per l’esercizio 2022 nel prossimo mese di maggio in concomitanza con la presentazione dei risultati del primo trimestre.