Pubblica Amministrazione

Kyndryl, Lutech e Vodafone in RTI per il cloud della PA Centrale

Un raggruppamento Temporaneo di Impresa vede Kyndryl, Lutech e Vodafone agiudicatarie di un loto di servizi end-to-end per portare il cloud alle pubbliche amministrazioni centrali

Pubblicato il 22 Lug 2022

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Kyndryl, LutechVodafone si sono unite in un Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) e insieme hanno siglato una convenzione con CONSIP, aggiudicandosi l’erogazione di servizi professionali che permetteranno agli enti della Pubblica Amministrazione Centrale di migrare le proprie applicazioni e piattaforme on-premise al cloud per un importo massimo di 45 milioni di euro.
Si tratta, di fatto, di un lotto di servizi della durata di 24 mesi, prorogabili eventualmente di ulteriori sei mesi, che rientra in un più ampio “Accordo Quadro per la fornitura di servizi cloud IaaS (Infrastructure-as-a-Service) e PaaS (Platform-as-a-Service)” e di servizi connessi, sia di tipo professionale tecnico sia di supporto all’adozione del cloud per le Pubbliche Amministrazioni, che dunque avranno la possibilità di acquistare servizi professionali di installazione, configurazione e validazione da Kyndryl. Lutech e Vodafone unite in RTI.

Cosa prevede l’Accordo Quadro

In particolare, al centro di questa convenzione non vi è solo la migrazione dei dati da applicativi installati e gestiti on-premise ad applicativi in modalità Software as a Service (SaaS), ma sono inclusi anche servizi di progettazione delle policy di sicurezza e delle metriche di monitoraggio, il supporto per la gestione degli incident che potrebbero verificarsi nell’esercizio dei workload sugli ambienti cloud e, molto importante, anche formazione e training del personale.

Appare dunque chiaro come l’approccio pensato per questo lotto di servizi guarda alla migrazione al cloud, che rappresenta uno dei 5 obiettivi inseriti nel PNRR in relazione alla transizione digitale della PA, come a un progetto end-to-end, che parte dall’assessment iniziale e arriva fino al supporto post migrazione. Tutto questo sia che si applichi a servizi infrastrutturali acquistati all’interno del medesimo accordo quadro, sia che si tratti di servizi esistenti acquistati in precedenza.
Il Raggruppamento Temporaneo di Impresa vede dunque la partecipazione di tre aziende con un forte commitment sulla trasformazione digitale del Paese.

Il ruolo di Kyndryl, Lutech e Vodafone

In primavera, il presidente di Kyndryl Paolo Degl’Innocenti, aveva così dichiarato all’ANSA: “Quando c’è un programma ambizioso da parte della pubblica amministrazione di trasformazione dell’Information&Communication Technology della PA, di aziende che hanno un’esperienza come la nostra, su tematiche complesse e in grado di traghettare le aziende non ce ne sono molte”.
Dal canto suo, Lorenzo Greco, Chief Revenue Officer di Lutech, così ci aveva raccontato in una recente intervista: “Vogliamo costruire e far conoscere al mercato un ruolo di Lutech all’interno del Piano, andando a identificare i progetti sui quali lavorare”, spiega Rosea. “Dal nostro punto di vista è importante affrontare questo tema lavorando all’interno degli ecosistemi e delle partnership nei quali siamo inseriti. Lutech vuole essere un attore di questo cambiamento e vuole esserlo nel suo ecosistema dei partner tecnologici e commerciali”.
Dal canto suo, Vodafone Business considera l’accordo quadro un ulteriore ampliamento del portafoglio di soluzioni di Vodafone, di cui fanno già parte la fornitura di prodotti e servizi per la realizzazione, manutenzione e gestione di reti locali, i servizi per la gestione e manutenzione del parco tecnologico degli enti pubblici, i servizi di sicurezza dell’Accordo Quadro Sicurezza on Premise…

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