Operazioni

Verizon rileva Yahoo! a prezzo di saldo

Per l’acquisto delle attività Internet dell’ex colosso del web la spesa è stata di soli cinque miliardi di dollari. Il gruppo sarà integrato in AOL

Pubblicato il 26 Lug 2016

Gianluigi Torchiani

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Yahoo!

Alla fine è giunta anche l’ufficialità: nelle scorse ore Verizon Communication ha comunicato l’acquisizione di Yahoo!, come le voci di mercato sottolineavano già da diversi giorni. L’operazione costerà al colosso delle comunicazioni USA circa 4,8 miliardi di dollari, un prezzo davvero di saldo per quella che un decennio fa era uno dei colossi del web. La vendita, tra l’altro, non riguarderà l’insieme delle attività della piattaforma on line. Compresi nell’accordo, infatti, ci sono il motore di ricerca (il più famoso dell’era pre Google), i siti di contenuti (Yahoo Sport, Notizie e Finanza), il servizio email, le piattaforme Flickr (foto e immagini) e Tumblr (blog). Fuori dall’intesa, invece, sono le quote di Yahoo! nel colosso cinese Alibaba e in Yahoo! Japan, oltre che il portafoglio di brevetti in Excalibur. Quel che è certo, però, che quello che rimane della società sarà costretto a cambiare nome, mentre tutto il resto sarà integrato in AOL, società che Verizon aveva già acquisito qualche tempo fa per 4,4 miliardi di dollari. Il piano della società americana è abbastanza chiaro: sfruttare il nome e anche i numeri che Yahoo! è comunque ancora capace di generare (1 miliardo di utenti mensili, di cui 600 da mobile, con 225 milioni di utenti del popolare servizio mail).

«La vendita della nostra attività operativa, che si separa in modo efficace dai nostri asset azionari asiatici, è un passo importante nel nostro piano per sbloccare valore per gli azionisti di Yahoo», ha dichiarato Marissa Mayer. Poco chiaro è il destino della stessa Mayer, alla guida dell’azienda dal 2012, che ha tentato invano di rilanciare anche attraverso una politica di acquisizioni aggressiva (oltre un miliardo di dollari speso per Tumbir) e la ristrutturazione dell’intero portafogli prodotti. Tutti tentativi che, a dispetto della popolarità acquisita da Mayer come “mamma manager”, non hanno portato a invertire la rotta, anzi: gli utili di Yahoo! si sono ulteriormente ridotti, mentre migliaia di dipendenti hanno dovuto abbandonare il proprio posto di lavoro. Infine, è arrivata la cessione, che comunque coinvolge un gruppo ancora piuttosto numeroso: a Yahoo! lavorano circa 8.800 dipendenti, che si dovranno integrare con gli oltre 5600 di AOL. Operazione che non si preannuncia facile ma che dovrà essere portata a termine entro l’inizio del 2017.

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