Primi nove mesi dell’anno in leggera frenata sul 2021 per ESPRINET, gruppo leader in Sud Europa nella consulenza, nella vendita e noleggio di prodotti tecnologici e nella sicurezza informatica, che ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2022, redatto in conformità con i principi contabili internazionali IFRS. Nei nove mesi 2022, i ricavi da contratti con clienti si attestano a 3.217,7 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il risultato dello stesso periodo dello scorso anno (3.210,8 milioni di euro), recuperando il ritardo registrato nel primo semestre (-3% rispetto ai primi sei mesi 2021) grazie alla performance del terzo trimestre (+7% rispetto ai nove mesi 2021).
L’EBITDA Adjusted è pari a 54,4 milioni di euro, -6% rispetto a 57,9 milioni di euro nei nove mesi del 2021. Anche se nel terzo trimestre si registra un trend in crescita del +2% rispetto a quello del 2021. L’incidenza sui ricavi all’1,69% rispetto all’1,80% nello stesso periodo del 2021, sconta l’aumento del peso dei costi operativi (dal 3,36% nei primi tre trimestri del 2021 al 3,53% nel periodo gennaio-settembre 2022) in conseguenza delle dinamiche legate ai flussi del personale, dei costi di conduzione dei magazzini avviati nel corso del 2021, della prevista ripresa della mobilità e delle attività promozionali e di comunicazione al venir meno delle prescrizioni contro il Covid-19.
L’EBIT Adjusted si attesta a 41,5 milioni di euro (-9% rispetto a 45,8 milioni di euro al 30 settembre 2021). L’incidenza sui ricavi passa all’1,29% dall’1,43% nello stesso periodo dello scorso anno. L’utile netto è pari a 23,3 milioni di euro, -18% rispetto a 28,6 milioni di euro nei nove mesi del 2021. Trend confermato anche nel terzo trimestre con un -19% contro il Q3 2021. La Posizione Finanziaria Netta (PFN) è negativa per 382,5 milioni di euro e si confronta con la PFN negativa per 256,9 milioni di euro al 30 giugno 2022 e per 200,8 milioni di euro al 30 settembre 2021.
Indice degli argomenti
Cattani sull’andamento di Esprinet
Risultati che come sottolinea Alessandro Cattani, Amministratore Delegato di ESPRINET, confermano l’impostazione strutturale del budget per il 2022. “Alla luce dei risultati del terzo trimestre appena concluso e dei segnali positivi che stiamo registrando anche in questo avvio di quarto trimestre, pur con le dovute cautele legate al contesto macroeconomico ancora molto incerto, riconfermiamo le attese di crescita di profittabilità con un obiettivo di EBITDA Adjusted mantenuto nell’intorno dei 93 milioni di euro. Questo valore rappresenta circa il +8% sull’anno precedente, che aveva segnato il record storico di redditività netta per il nostro Gruppo.”
In particolare, Cattani osserva come il primo semestre abbia scontato un impegnativo confronto rispetto al 2021, che aveva goduto di una domanda consumer ancora sostenuta unita a una buona disponibilità di prodotto, entrambi fattori critici nella prima parte del 2022. Nel secondo semestre si prevede che possa incrementare fortemente la redditività per effetto della ritrovata disponibilità di prodotto e della decisa accelerazione del segmento di clientela business sulle linee di prodotto alto marginanti. “Nel terzo trimestre e nell’inizio del quarto registriamo l’ottima performance degli Screens in area retail – continua Cattani – I risultati del terzo trimestre sarebbero stati ancora migliori se una parte significativa di questi ricavi e della relativa marginalità, come conseguenza del meccanismo della Revenue Recognition, non fosse stata traslata e conteggiata nel mese di ottobre per effetto di una anomala concentrazione di ricavi negli ultimi due giorni del trimestre. Il mese di ottobre, comunque, anche misurato al netto dell’effetto accennato, ha registrato ricavi in crescita di circa il 13% sull’analogo periodo del 2021, con una punta del +22% nell’area ad alta marginalità delle Solutions.
Geografie e clientela
ESPRINET registra ricavi in Italia pari a 1.911,3 milioni di euro (-4% rispetto al 2021) in un mercato il cui andamento, secondo i dati Context, risulta flat: dopo un trend negativo nei primi due trimestri, il risultato del terzo trimestre riporta il giro d’affari della distribuzione italiana pressoché ai livelli dello scorso anno. In Spagna i ricavi del Gruppo sono pari a 1.188,7 milioni di euro, +6% rispetto al 2021, sovraperformando un mercato che cresce del 4%. Il Portogallo, invece, con ricavi a 74,8 milioni di euro, cresce del 6%, in un mercato che segna un +11%.
Guardando infine ai segmenti di clientela, al 30 settembre 2022 il mercato nel sud Europa registra una crescita del 9% nel Segmento Business (IT Reseller), in ulteriore accelerazione rispetto al dato del primo semestre, ed una flessione del 7% nel Segmento Consumer (Retailer, E-tailer), comunque in miglioramento rispetto alla chiusura di giugno 2022 (-12%). I ricavi del Gruppo mostrano un andamento, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, che sovraperforma il mercato nel Segmento Business (2.140,6 milioni di euro, +11%) e che sottoperforma nel Segmento Consumer (1.276,5 milioni di euro, -10%). Il peso delle vendite a IT Reseller nei tre trimestri 2022 sale al 63% contro il 58% dello stesso periodo dello scorso anno, progressivamente riducendo il peso del canale a maggiore pressione sulla scontistica.
Linee di business
Guardando all’andamento delle linee di business in cui opera il Gruppo, secondo la segmentazione introdotta lo scorso semestre in “cinque pillar”, gli Screens (PC, Tablet e Smartphone) segnano un -5%, sovraperformando comunque il mercato che secondo i dati Context arretra del 7%: nel dettaglio PC e Tablet -11%, Smartphone -0%. Nel segmento dei Devices il Gruppo cresce del 6%, grazie soprattutto alle performance dei prodotti di elettronica di consumo: Elettrodomestici (+34%) e Altri prodotti (+49%), nel cui perimetro rientrano anche i televisori. Stampanti e consumabili e Altri prodotti, ossia componentistica e accessori, decrescono invece rispettivamente del 10% e dell’1%. Secondo i dati Context, nei primi nove mesi del 2022 il mercato dei Devices riporta un aumento dei ricavi del 4%, pertanto anche in questo segmento il Gruppo consolida la propria quota di mercato.
I segmenti delle Solutions e dei Servizi insieme registrano un incremento del 14%, in linea con la crescita del mercato sempre secondo quanto misurato dalla società di ricerca inglese Context. I ricavi di Solutions e Servizi salgono a 586,9 milioni di euro rispetto a 513,0 milioni di euro nei nove mesi 2021 e, in coerenza con la strategia del Gruppo di focalizzazione sulle linee di business alto marginanti, la loro incidenza sulle vendite totali sale al 18% (16% nei nove mesi 2021). Le Solutions sono infatti la linea di business a generare più EBITDA Adj. in valore assoluto, superando la linea degli Screens che, pur fatturando più del triplo, ha registrato valori di redditività inferiori di circa 0,7 milioni di euro.
Si segnala anche la performance di ESPRINET in ambito Cloud (XaaS “Everything as a Service”), i cui ricavi nei tre trimestri del 2022 si attestano a 125,6 milioni di euro (+24%). Il Gruppo sconta al 30 settembre una riduzione dei ricavi del 17% nel segmento Marchi Propri, riconducibile ad una serie di operazioni promozionali generatesi nel mercato nel corso del secondo trimestre del 2021, che non si sono ripetute quest’anno e che quindi il Gruppo non ha potuto intercettare. Il dato risulta comunque in miglioramento rispetto alla chiusura del primo semestre (-27%), grazie alla performance registrata nel terzo trimestre: +15%.
“Cominciano a misurarsi i primi effetti del piano di riduzione delle scorte, in particolare di Screens destinati al segmento di clientela consumer, per cui aumenta anche la fiducia sul progressivo miglioramento dei livelli di capitale investito – spiega Cattani – La realizzazione di quanto previsto nel nostro Piano Industriale, che mira all’incremento del peso delle linee di prodotto definite Solutions e di quelle nell’area dei Servizi, oltre che delle vendite alla clientela degli IT reseller, sta proseguendo secondo le attese. Ricordiamo la recente acquisizione di Bludis, finalizzata ad inizio novembre, un distributore specializzato nel segmento software, che ci permette di potenziare la presenza nel settore delle soluzioni ad alto valore aggiunto sostenendo la crescita dei vendor emergenti. Analizzando poi l’area dei Servizi, registriamo l’accelerazione negli ultimi due mesi del segmento Renting che ha visto la sottoscrizione di contratti per un volume quasi triplo di quello realizzato dall’inizio dell’anno e prevediamo di chiudere l’esercizio 2022 con un valore di circa 4 milioni di euro”.
Previsioni per il 2022
Dopo i risultati positivi raggiunti nel terzo trimestre, anche nel mese di ottobre e nei primi giorni di novembre ESPRINET registra ricavi e una raccolta ordini superiore alle previsioni di budget e allo stesso periodo del 2021. La domanda consumer sta superando le attese, considerata l’incertezza che contraddistingue il contesto macroeconomico caratterizzato dal persistere della volatilità del mercato energetico e dai picchi di inflazione, probabilmente sostenuta dagli investimenti in aggressive attività promozionali messe in atto dai principali produttori di PC consumer per ridurre i livelli di inventario nell’industria, capaci in qualche modo di compensare gli impatti inflattivi. Tali azioni fanno inoltre prevedere un miglioramento dell’indice di rotazione delle scorte nel quarto trimestre e quindi, una migliore performance a livello di capitale circolante e di indebitamento finanziario netto a fine anno.
L’andamento della domanda business si conferma trimestre dopo trimestre in accelerazione nei paesi del sud Europa e il Gruppo, in coerenza con la strategia di focalizzazione sulle linee di prodotto e sul segmento di clientela business alto marginanti, declinata nel Piano Industriale 2022-2024, vede rafforzato il suo posizionamento nei mercati chiave. I livelli percentuali del primo margine di prodotto si mantengono molto positivi, nonostante l’impatto dell’inflazione sui costi di trasporto ai clienti. In conclusione, pur con la prudenza necessaria legata al contesto macroeconomico ancora molto incerto, il management team ritiene di poter riconfermare le attese di crescita di profittabilità con un obiettivo di EBITDA Adjusted mantenuto nell’intorno dei 93 milioni di euro, pari a circa il +8% sull’anno precedente, quando il Gruppo ha segnato il record storico di redditività netta.