Acceleration for Change è il programma di accelerazione tecnologica promosso da Huawei Technologies Italia in collaborazione con SPICI (Società per l’innovazione, la cooperazione e l’internazionalizzazione). Quest’ultimo è l’hub di open innovation nato nel Polo Tecnologico di San Giovanni a Teduccio dell’Università di Napoli Federico II. Insieme a Huawei ha lanciato l’iniziativa l’anno scorso, selezionando alla fine 3 startup che adesso stanno beneficiando di voucher per un valore di 100 mila euro che corrispondono all’utilizzo dell’infrastruttura europea del colosso cinese. “Ma non è obbligatorio servirsi del cloud di Huawei” tiene a precisare Eduardo Perone, Vicepresidente West Europe Business Development della multinazionale di Shenzhen, rivendicando il valore aggiunto della società, cioè lo “sviluppo degli ecosistemi locali” abilitati dal cloud in generale.
Ciò non toglie che la nuova edizione di Acceleration for Change sia rivolta “a startup, spinoff, PMI e ISV interessati a sviluppare, importare, testare, validare in ambiente Public Cloud Huawei Europeo sistemi, prodotti, processi e tecnologie innovative nel campo del cloud computing, dell’intelligenza artificiale e del machine learning” si legge sul bando del 2023.
“Questo programma nasce dalla volontà di Huawei di offrire il proprio contributo al Paese, non solo sviluppando le infrastrutture per supportare il processo di digitalizzazione, ma anche mettendo a disposizione un’ampia gamma di prodotti e soluzioni digitali” afferma infatti Fabio Romano, Head of Industry Ecosystem Development di Huawei Tehcnologies Italia, durante la presentazione del 19 aprile 2023 a Milano, che ha preceduto quella di Roma del 27 aprile e quella di Napoli del 9 maggio.
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Requisiti dei candidati e tappe del programma
I requisiti per aderire alla call d’invito del programma sono i seguenti:
- avere sede in Italia;
- proporre un Proof of concept (PoC) in uno o più settori compresi tra Green & Blue Innovation, Smart Agriculture, Smart Health, Smart Port, Smart Mobility, Smart Cities, Cultural and Creative Industry;
- avere la capacità, nel corso del programma, di apportare eventuali modifiche necessarie allo sviluppo del PoC.
Nel momento dell’invio della propria candidatura, il proponente dovrà registrarsi sulla piattaforma Cloud Huawei EU che attiverà l’account qualora sia poi selezionato tra i soggetti vincitori della call. Seguirà una short list i cui membri saranno invitati a tenere colloqui tecnici con il team di SPICI e con i Cloud Solution Architect di Huawei per valutare in maniera approfondita il progetto PoC, nonché il valore e l’entità delle risorse cloud necessarie per il suo sviluppo. I finalisti firmeranno poi un contratto con SPICI coronato dalla configurazione del voucher sulla piattaforma cloud la cui erogazione avverrà in 4 tranche consecutive.
Oltre ai crediti per l’utilizzo del cloud, ai vincitori sarà fornito un servizio di supporto per facilitare l’onboarding e l’utilizzo delle risorse IT. Inoltre, ci saranno dei workshop tematici per aiutare startup, spinoff, PMI e ISV a prendere dimestichezza sugli ambienti cloud. Le startup selezionate avranno anche accesso alla piattaforma di display programmatic “Petal Ads”, uno strumento di advertising full stack sviluppato da Huawei per la promozione del brand e il posizionamento dei prodotti e dei servizi. Infine, i vincitori del programma saranno accompagnati per lo scale-up e il business development a livello internazionale della loro soluzione attraverso il marketplace globale di Huawei.
Se accelerazione fa rima con internazionalizzazione
L’importanza dell’internazionalizzazione è sottolineata anche da Mariangela Contursi, Direttore Generale di SPICI: “La mission di SPICI è quella di portare valore e aumentare la competitività per una vasta gamma di imprese. Affianchiamo le startup con servizi integrati di accelerazione, trasformazione digitale e internazionalizzazione, per supportarle nel percorso che va dall’idea al progetto, dal progetto all’impresa e dall’impresa al mercato”. L’apertura ai mercati esteri dovrebbe invertire la tendenza in base alla quale oggi la tecnologia viene sviluppata principalmente negli Stati Uniti e in Cina per poi arrivare da noi.
Lo ricorda Giorgio Ciron, Direttore di InnovUp, l’associazione italiana che raggruppa circa 500 startup, evidenziando il ruolo chiave della ricerca e dello sviluppo: “Le startup ricoprono un ruolo chiave nel tessuto economico italiano: non solo, infatti, sono le realtà che forniranno i servizi e i prodotti del futuro, ma sono anche le stesse che creeranno nuovi posti di lavoro. Il nostro lavoro però si spinge anche oltre, favorendo la diffusione e la democratizzazione della tecnologia a 360 gradi affinché nessuno venga lasciato indietro”.
Investire nel capitale umano, il caso Cosberg
Tutto questo è possibile se si investe nel patrimonio più importante dell’azienda, le persone. Gianluigi Viscardi, Presidente del Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente, non si stanca di ribadirlo: “Bisogna sfruttare la tecnologia perché le persone siano patrimonio dell’azienda. Spesso, invece, è più facile ‘rubare’ che formare le persone. Per questo è importante la ‘registrazione’ della conoscenza, così da lavorare in modo oggettivo e non più soggettivo”.
È in virtù di questa filosofia che Viscardi ha portato la sua Cosberg, azienda bergamasca che progetta e costruisce macchine e moduli per l’automazione dei processi di montaggio, a diventare una realtà con un profilo internazionale. In più, l’ha resa un contesto in cui la presenza femminile è predominante, pur trattandosi di un’impresa metalmeccanica che tradizionalmente accoglie soprattutto figure maschili. Un modello per tutte le realtà che intendono partecipare all’edizione 2023 di Acceleration for Change.
I soggetti interessati a candidarsi al programma devono presentare domanda entro e non oltre il 30 maggio 2023 cliccando qui