Novità tecnologiche in arrivo da parte di EIZO: a partire da febbraio 2017 sarà disponibile sul mercato il primo monitor munito dello standard di connessione USB tipo C, FlexScan EV2780, un modello a 27 pollici. Questo monitor è in grado di trasmettere non solo flussi audio/video e segnali USB con un unico cavo alle periferiche connesse ad una velocità di trasferimento pari a 5 Gbit/s, ma consente anche la ricarica e l’alimentazione di notebook e altri dispositivi, sfruttando un solo cavo. Tutto questo, secondo la casa produttrice, assicura considerevoli vantaggi, rendendo la gestione e lo scambio di dati e di flussi audio/video con computer, dispositivi mobile e di altro genere utilizzati in ufficio e a casa, estremamente semplice, risparmiando tempo e aumentando l’efficienza. Altre caratteristiche sono le dimensioni: un millimetro di spessore, con superficie ultrapiatta, che assicura una visione confortevole a chi usa configurazioni multischermo. Il sensore integrato Auto-EcoView verifica le condizioni di luce dell’ambiente circostante, cosicché il livello di luminosità dello schermo è impostato automaticamente in maniera sempre opportuna. In questo modo il monitor risparmia energia e contribuisce a ridurre efficacemente i sintomi di affaticamento visivo. Grazie all’applicazione server per il software Screen InStyle, l’amministratore di rete è in grado di eseguire e monitorare in remoto e con procedura semplificata tutti i monitor EV2780, garantendo un funzionamento e livelli energetici ottimali. Tutte queste caratteristiche, secondo il vendor, rendono il monitor FlexScan EV2780 un valido strumento di lavoro per postazioni di trading, per uffici e centri di controllo.
Tecnologia
EIZO presenta un monitor basato sul nuovo standard USB di tipo C
Il dispositivo è in grado di trasmettere non solo flussi audio/video e segnali USB con un unico cavo alle periferiche connesse ad una velocità di trasferimento pari a 5 Gbit/s, ma consente anche la ricarica e l’alimentazione di notebook e altri dispositivi, sfruttando un solo cavo.
Pubblicato il 22 Dic 2016
Gianluigi Torchiani
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