Un appuntamento che ha visto dialogare imprenditori e attori del canale Ict sulle tecnologie e le novità che stanno rivoluzionando il modo di lavorare del comparto. È stato questo e molto altro la prima edizione di Day4Trade, appuntamento organizzato da Ict4Trade nella prestigiosa cornice del Museo della Scienza di Milano. Il punto di partenza dei lavori sono stati i numeri resi noti da Howard Davies di Context, che hanno tratteggiato un quadro positivo per la distribuzione Ict a livello europeo. Nel terzo trimestre 2014, in effetti, in tutti i principali Paesi del Vecchio Continente hanno registrato numeri con il segno più rispetto a un anno fa: più di tutti ha fatto meglio la Spagna con una crescita intorno al 30%, a seguire Regno Unito e Irlanda con un +15%, ma anche l’Italia si difende bene con un più 14%.
Un dato che ha strappato più di un sorriso ai numerosi distribtuori che hanno voluto essere protagonisti di questo atteso evento: Arrow ES Italia, Avnet TS Italia, Exclusive Networks, Systematika Distribution, SNT Technologies, Horus Informatica, Itway, V-Valley…
Per quanto riguarda più specificatamente il nostro mercato, i principali vendor nella Penisola sono HP (con una quota del 17%), Apple (10%), Samsung (11%) e Asus (5%). Il brand con la crescita più rilevante è stato però Lenovo, che ha messo a segno uno più 79% rispetto al terzo trimestre di un anno fa. Altro fenomeno rilevante sul mercato nazionale è la grande avanzata dei Desktop computing, +29% rispetto a un anno fa, per effetto soprattutto della migrazione da Windows Xp, che ha avuto ripercussioni anche su quelle dei notebook (+4,7%). Tutto sommato stabili, invece le vendite dei tablet. Buona, invece, la crescita del settore software & licenze, che può vantare un buon +15%.
Venendo alla fetta di mercato che più interessa la platea di riferimento presente a Day4Trade, ossia quella business, Context stima un valore di mercato nel terzo trimestre di oltre 652 milioni di euro, pari a circa il 18% complessivo del mercato della distribuzione Ict italiano, in aumento dell’11% rispetto al corrispondente mese del 2013. Una boccata di ossigeno per un comparto che, come ha messo in luce l’analisi di Andrea Gaschi dell’Osservatorio canale Ict della School of management del Politecnico di Milano, non è reduce da anni semplici. In questi anni di crisi i tempi di pagamento hanno continuato ad aumentare, mentre le tariffe hanno osservato una tendenza alla riduzione. In questo scenario complicato, però, ci sono tante tendenze innovative che rappresentano un’opportunità, raccolta da molti operatori che hanno dimostrato di saper trasformare competenze e modelli di business.
Una di queste è sicuramente il Cloud: secondo l’analisi di Stefano Mainetti, di rettore dell’Osservatorio Cloud & ICt as a service della School of management del Politecnico di Milano, la sola spesa delle aziende italiane nel Public Cloud, può essere stimata in 320 milioni di euro annui. Un dato che non comprende dunque la spesa degli attori intermedi della filiera ICT che acquistano servizi per poi rivenderli ai clienti business e che è in crescita del 40% ano a su anno. Se poi alla spesa in acquisto di servizi Pubblic Cloud si aggiungono tutti quegli investimenti che servono per realizzare l’infrastruttura abilitante per il Cloud, ossia la Cloud Enabling Infrastructure, è possibile aggiungere altri 860 milioni per un totale stimato complessivo di un 1.180 milioni di giro d’affari (+30% anno su anno). Numeri che, in un mercato asfittico, sono senza dubbio di tutto rispetto. Sui temi del cloud e delle prospettive per il canale si sono confrontati nel corso di Day4Trade alcuni tra i principali vendor di mercato, ossia DELL, Fujitsu, Cisco e Telecom Italia Digital Solutions.
Altro segmento di mercato che sembra essere in crescita è quello della sicurezza, poiché le aziende – in corrispondenza ai crescenti attacchi del cyber crimine – stanno progressivamente aumentando le risorse destinate. E i partner di canale possono giocare un ruolo importante e ottenere margini significativi, come hanno messo in luce nei loro interventi vendor come Check Point, Cyberoam, Dell, Mc Afee, Trend Micro e Sophos.
L’indicazione conclusiva che arriva dalla giornata di lavori è stata espressa da Fabio Lalli, Ceo di IQUII: « Il cambiamento generato dalle nuove tecnologie e dai nuovi media sta generando nuove sfide e nuove opportunità. Chi non è in grado di affrontarle con dinamicità, organizzazione e agilità questi cambiamenti, rischia non solo di rimanere indietro, ma di perdere nuove possibilità e quote di mercato. Emerge la necessità di riadattare processi, tecnologie e modi di comunicare verso l’esterno e l’interno». L’appuntamento è ora per l’edizione 2015.
A presto con il reportage completo