Prysmian è una realtà che nasce da Pirelli circa 20 anni fa. Un’azienda che produce cavi, in particolare per la trasmissione di energia. Abbiamo raccolto l’intervento di Luca Viganò, director – jointing and land installation services di Prysmian, al convegno dell’Osservatorio Extended Reality & Metaverse del Politecnico di Milano, tenutosi il 3 aprile 2025.
“Prysmian nasce come una costola della produzione di cavi di Pirelli, ma si separa da essa e, attraverso acquisizioni di competitor e business paralleli, cresce fino a diventare leader mondiale nel settore dei sistemi per la trasmissione di energia. Oggi, siamo presenti in 50 paesi, con 107 stabilimenti, e ci suddividiamo in quattro business unit principali. La segmentazione è guidata dalla tipologia di prodotto”, spiega Viganò.
“La business unit “Transmission” offre soluzioni chiavi in mano per progetti di trasmissione dell’energia, sia terrestri che sottomarini, ad alta e altissima tensione. Questi cavi sono fondamentali per trasferire l’energia da un luogo all’altro, garantendo che l’energia prodotta, per esempio, nelle turbine eoliche al nord della Germania, arrivi dove è necessaria nel sud del paese”, prosegue Viganò.
“Negli ultimi cinque anni, abbiamo visto un grande aumento della nostra attività, in particolare con contratti che si estendono fino a 6000 km di cavi. Questo significa che questi cavi devono essere installati a terra, trasportati a pezzi e poi collegati, sia meccanicamente che elettricamente, per garantire una trasmissione continua e sicura dell’energia”, illustra Viganò.
L’elemento cruciale per il successo di queste installazioni è la figura del professionista specializzato. “Questo esperto è formato attraverso un training specifico per montare e garantire l’affidabilità di questi cavi per oltre 40 anni. Grazie alla crescita della domanda e agli enormi contratti a livello mondiale, è diventato essenziale per noi sviluppare un nuovo approccio all’addestramento del nostro personale”, prosegue Viganò.
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Innovazione nell’addestramento: realtà virtuale e aumentata
Per rispondere alla crescente necessità di formare professionisti altamente qualificati “abbiamo adottato tecnologie innovative come la realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR), insieme ad altre soluzioni di trasformazione digitale. Il nostro personale specializzato aveva bisogno di un metodo di formazione più efficace ed efficiente”, spiega Viganò.
“Il nostro obiettivo principale è stato quello di addestrare un personale capace non solo di eseguire il lavoro in modo preciso, ma anche di farlo con il massimo della qualità. Inoltre, volevamo ottimizzare il processo di training, riducendo i tempi e i costi associati. Infatti, il training tradizionale comportava il trasferimento del personale da diverse località globali in un’unica sede, con l’uso di materiali che, una volta utilizzati, venivano scartati, con conseguenti costi elevati”, prosegue Viganò.
“Abbiamo quindi deciso di integrare tecnologie digitali per ridurre queste inefficienze e migliorare il supporto locale, consentendo al nostro personale di essere assistito in tempo reale in qualsiasi parte del mondo. Questo è stato possibile attraverso dispositivi di realtà aumentata, che permettono di comunicare in tempo reale e fornire informazioni cruciali per risolvere problemi sul campo”.
Digitalizzazione e realtà virtuale per la formazione
Viganò procede nella descrizione del progetto adottato da Prysmian. “Abbiamo suddiviso il nostro approccio in tre filoni principali. Il primo riguarda la digitalizzazione delle procedure all’interno dei nostri programmi di training. Abbiamo implementato una soluzione di realtà virtuale immersiva, creando ambienti che replicano fedelmente i luoghi di lavoro dove il nostro personale opererà. Questo ha permesso di sviluppare un alto livello di confidenza nelle attività, grazie alla simmetria tra il training virtuale e l’ambiente reale. Il secondo filone riguarda la creazione di modelli 3D interattivi che guidano il personale passo dopo passo nelle operazioni di montaggio e confezionamento degli accessori, utilizzando la realtà virtuale. Questi modelli sono progettati per aggiornare il personale prima che inizi le attività sul campo, migliorando la preparazione e riducendo gli errori. Infine, il terzo filone è l’uso della realtà aumentata per fornire supporto immediato al nostro personale sul campo, qualora dovesse incontrare difficoltà. I dispositivi di AR permettono ai tecnici di ricevere assistenza direttamente dai centri di formazione, ovunque si trovino”, prosegue Viganò.

Sostenibilità e intelligenza artificiale
Viganò si sofferma poi sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale: “stiamo anche esplorando l’automazione e l’assistenza dell’intelligenza artificiale nei processi manuali, con l’obiettivo di creare un ambiente di lavoro sempre più robotizzato e assistito dall’AI. Tuttavia, ci stiamo trovando a fronteggiare sfide legate alla capacità di calcolo, necessaria per gestire l’enorme quantità di dati generata dai nostri sistemi. Inoltre, stiamo sviluppando un ambiente di apprendimento basato sull’intelligenza artificiale, alimentato da tutte le nozioni apprese dal nostro personale, per creare un sistema di training sempre più personalizzato e specifico. Inizialmente avevamo sperimentato l’intelligenza artificiale generativa, ma abbiamo deciso di abbandonarla, poiché non si è rivelata abbastanza efficace. Ora stiamo sviluppando un modello di AI ad hoc per le nostre necessità, finalizzato a migliorare ulteriormente il nostro approccio al training”.
Infine, Viganò conclude dicendo: “stiamo ampliando il nostro panorama di procedure e best practices, in modo da coprire tutte le attività necessarie per il lavoro sul campo. Questo approccio ci permetterà di ottimizzare ulteriormente i processi e migliorare l’efficienza complessiva”.
Conclusioni
In conclusione, l’impegno nell’adozione di tecnologie innovative come la realtà virtuale, la realtà aumentata e l’intelligenza artificiale permette a Prysmian di affrontare le sfide del mercato con maggiore efficienza, riducendo i costi e migliorando la qualità del lavoro. La formazione continua del personale è essenziale per mantenere la leadership nel settore e affrontare le future sfide della transizione energetica.