In un’arena IT affollata e competitiva, sottoposta a profondi mutamenti tecnologici, cosa contraddistingue il modello di un distributore come Itway rispetto ai competitor? Come ha raccontato in occasione del recente Itway campus 2015, Giovanni Andrea Farina, presidente di Itway, «L’aspetto che ci caratterizza è sicuramente la capacità di collegare ai prodotti e ai mercati che andiamo a identificare una serie di servizi a valore aggiunto. Un esempio su tutti è quello di Check Point, che abbiamo individuato nel 1994, quando cioè non era sicuramente un’azienda delle dimensioni attuali, ma fatturava appena 12 milioni di dollari, contro il miliardo e mezzo attuale. Oggi noi siamo il loro partner principale nell’area del Sud Europa e abbiamo costituito un canale di 200 specialisti nell’ambito della sicurezza. Altra nostra caratteristiche è quella di saper accompagnare i nostri utenti verso i clienti finali, aiutandoli a sviluppare soluzioni chiavi in mano e a crescere nel know-out».
Un aspetto, quella della ricerca di nuovi mercati, che Itway continua a perseguire ancora oggi, come dimostra il suo recente ingresso nel settore IoT: «La decisione di entrare nel settore dell’Internet of thinghs nasce dall’aspetto virale che Internet inizia ad avere sulle vite di ognuno di noi. La sensoristica che viene prodotta, per ora ne vediamo qualche esempio nei cosiddetti wereable. I dispositivi installati entro il 2020 saranno oltre 25 miliardi, riteniamo che questo possa aprire un mercato estremamente interessante. Con iNebula, che è la nostra cloud computing company totalmente italiana, potremmo entrare in questo mercato grazie a iNebula Connect, che abbiamo presentato proprio in occasione dell’Itway campus 2015», conclude Farina.