Non solo nella aule e negli uffici si impara a fare business, e non solo nelle grandi città. Microsoft ed Esprinet girano l’Italia per incontrare il canale e hanno organizzato un’intera giornata di formazione a Pollenzo, in provincia di Cuneo, sfruttando gli storici e splendidi spazi di una residenza Sabauda rimessa a nuovo per mostrare a una platea di 140 dealer come si può fare business con il cloud. Una prova di concretezza quella di esprinet di cui il mercato ha senz’altro bisogno, soprattutto in un 2016 che gli analisti hanno decretato essere l’anno del cloud. E, a giudicare dai temi trattati al Microsoft and Mobility Bootcamp, sarà un anno di cloud tagliato per le piccole e medie imprese.
«Non parliamo di cloud perché è di moda, ma perché il mondo che ci circonda è cambiato, e ci impone di essere proattivi al cambiamento, pena la scomparsa – è stato l’esordio di Walter Cipolleschi, trainer di Microsoft -. Cambiamenti che sono velocissimi, e che oggi viaggiano sulla rete di connettività, il cui sistema nervoso è, ormai, il cloud. Non parliamo di futuro: il business già oggi sta passando di qui, e i clienti, a volte inconsapevolmente, lo stanno già usando, visto che molti servizi che fanno parte del proprio quotidiano passano proprio dal cloud».
Un cloud accessibile attraverso i device, ovviamente, ma fruibile grazie alle applicazioni, che interpretano le esigenze dei clienti in tecnologia. App che la mobilità impone che siano universali, utilizzabili, in primis, da smartphone, strumento principe per l’accesso al cloud anche in ambito di produttività business. Ovviamente facendo attenzione ai temi della semplicità d’uso e, soprattutto, della sicurezza. «L’obiettivo del canale è facilitare il lavoro delle persone nelle aziende, ottimizzare il flusso di informazioni, garantire la gestione e fluidità dei processi – riprende Cipolleschi -. Ovviamente, pur con attenzione ai costi, fornendo servizi professionali, non consumer, e che quindi bisogna farsi pagare, con costi prevedibili, magari in abbonamento, con continuità di servizio e semplicità di gestione. Benefici che il cliente percepisce facilmente».
Office 365 consente tutto ciò, con una serie di funzionalità comprese nell’abbonamento, funzionalità spesso non evidenti, ma che possono rappresentare un beneficio per i clienti e per i partner che li propongono. «Office 365 è online e mobile, fruibile ovunque e da qualsiasi device, dando accesso all’ufficio via cloud – sottolinea Cipolleschi -, assicurando i clienti sugli aggiornamenti in automatico e dando loro accesso a tante funzionalità “nascoste”. Nascoste anche alla gran parte dei partner, perché Office 365 non è solo produttività, ma è Skype for Business, Power BI, Sway, Delve, Planner, Clutter, Groups e altro ancora. E se i ricavi sulle licenze possono essere bassi, per contro crescono di molto i margini sui servizi di distribuzione e migrazione, sui servizi di supporto gestiti, come il supporto di livello 1 e 2, impostazione nuovi utenti, aggiornamenti, formazione utenti finali, e sulle soluzioni e progetti aggiuntivi, per una fidelizzazione più spinta del cliente con una marginalità che si riesce a controllare».
Ma non solo Office 365 viene messo sul piatto da Microsoft e da Esprinet per agevolare il business in cloud dei clienti, estendendo, infatti, la giornata alle opportunità accessibili da Enterprise Mobility Suite o da Dynamics CRM. Soluzioni che rientrano tutte nell’offering a listino del distributore, il quale ha visto nell’ultimo anno una importante crescita sui prodotti cloud Microsoft, pari a un +128% anno su anno, con un numero dei dealer attivi sull’offerta aumentati del 123%, mentre i clienti sono cresciuti, in numero, del 142%.
«Gli utenti finali chiedono questo tipo di soluzioni, e il mercato sta crescendo rapidamente – conferma Paolo Filpa, Service Division Manager di V-Valley -, e le potenzialità legate ai servizi cloud sono ancora inespresse, agli inizi e ben lontane dal picco. E il programma CSP (Cloud Solution Provider) di Microsoft al quale abbiamo aderito e che proponiamo, è un modello che valorizza il ruolo dei partner sul cliente, consentendo di vendere loro applicazioni e i loro servizi insieme a un prodotto noto e accreditato presso i clienti come Office365. CSP favorisce la vendita di servizi di avviamento, di gestione, di formazione, di applicazioni SharePoint. O, in alcuni piani tariffari, anche di servizi di analisi e di BI. Tanti esempi di servizi di gestione vendibili insieme a Office 365, dove l’unico limite è solo la fantasia di chi li propone al cliente».
«CSP riguarda i servizi cloud di Microsoft, proponendo una nuova modalità di vendita e acquisto e della loro distribuzione – gli fa eco Riccardo Bosio, Marketing cloud di Esprinet -. Servizi che si possono acquistare direttamente da noi a canone fisso fatturando al cliente a piacimento, anche annualmente, con la possibilità di sospendere le licenze in ogni momento, a garanzia della massima flessibilità. Altri programmi, poi, sono stati varati a supporto di CSP, come Espriclub 365 per le aziende che ancora non sono attive su Office 365, o CSP startup per chi è già attivo e vuole accelerarne il business o, infine, Smart Renewal Office 365, per il rinnovo con sconto valido fino al 15 giugno di quest’anno». Una concretezza di cloud sulle PMI che ha avuto come momento di chiusura della giornata la testimonianza diretta di partner che hanno colto le opportunità legate a Office 365 proponendo modelli nuovi di fruizione delle tecnologie su target anche distanti tra di loro, come Si-Net di Legnano, che sta focalizzando l’offerta con successo sugli studi di commercialisti, o Lan Service di Casale Monferrato, che si indirizza con un’offerta simile ad aziende di medie dimensioni.