Distriboutique

«Missione compiuta», Computerlinks è ufficialmente Arrow ECS

L’annuncio arrivato lo scorso anno, poi la formalizzazione verso fine 2013 e ora l’atto conclusivo/nuovo inizio di una stagione di grande evoluzione per il distributore IT. Nelle parole e nelle intenzioni concrete dei manager gli obiettivi e le idee, chiare, sull’immediato futuro, soprattutto in un mercato «di grande interesse e prospettiva come quello italiano», come ci racconta Laurent Sadoun, President Emea&Global Services di Arrow

Pubblicato il 03 Lug 2014

Marco Maria Lorusso

laurent-sadoun-president-140703094115

Laurent Sadoun, President Emea&Global Services di Arrow

La data ufficiale, lo spartiacque è arrivato. Dallo scorso 1° giugno Computerlinks ha cambiato definitivamente ragione sociale, entrando ufficialmente a far parte del Gruppo Arrow e, più precisamente, della sua divisione ECS, Enterprise Computing Solutions. Un’operazione da circa 300 milioni di dollari che permette ora, al colosso americano (fondato nel 1935, 16.000 dipendenti e 21,4 miliardi di dollari di fatturato 2013 ndr) di entrare con decisione soprattutto in un mercato e un canale complesso ma di grandi potenzialità come quello italiano.

Proprio in Italia infatti Computerlinks, grazie alla abilità del suo team guidato da Federico Marini, non a caso confermato managing director italiano, ha costruito nel tempo una credibilità e una riconoscibilità basate sulle competenze, la specializzazione in ambito security e la serietà.

Anche e soprattutto per questo motivo l’ufficialità di un simile cambiamento ha un valore tutto particolare per le terze parti di casa nostra, così come conferma lo stesso Laurent Sadoun, President Emea&Global Services di Arrow, giunto in visita ufficiale proprio nei giorni scorsi a Milano a sancire la solennità del momento. Sadoun, tono gentile ma molto deciso, ha tratteggiato con cura e precisione le direttrici lungo le quali la “nuova” società intende muoversi non entrando però, come da tradizione per le multinazionali, in troppi dettagli strategici e numerici.

«Poche le sovrapposizioni tra le nostre società – spiega il manager – molte le opportunità di business e di sviluppo di valore. Arrow è un’azienda con una lunga storia e che, partita dal mondo dell’elettronica, oggi ha due cuori pulsanti: una divisione Global Components e una Divisone ECS, Enterprise Computing Solutions, nella quale confluisce ora Computerlinks. Per quanto concerne l’Italia simo molto interessati da un tessuto economico e industriale molto recettivo verso l’innovazione e da un canale multiforme dove si muovono molti rivenditori di valore e distributori specializzati con grandi competenze. Da parte nostra, l’idea e la pratica è proprio quella di valorizzare la nostra offerta con la specializzazione di alto livello che Computerlinks ha sviluppato in un ambito come quello della security. Proprio la sicurezza infatti è un tassello vitale per chi come Arrow punta, attraverso una strategia che abbiamo definito Five Years Out e che, in cinque anni, ci porterà a presidiare in maniera completa e innovativa il mondo del datacenter del futuro. Un mondo fatto di elementi cardine come il mobile, il software e ovviamente la sicurezza».

E’ proprio a questo punto che Sadaun lascia capire che, nell’ambito del processo di integrazione, l’intenzione è quella di portare in Italia nuovi brand già distribuiti in altri Paesi e che completeranno in maniera strategia quella che era l’offerta di Computerlinks. Più di un indizio porta, in particolare, verso una delle componenti più innovative dell’offerta Arrow in altri Paesi, ovvero la capacità di supportare i rivenditori che puntano ad evolversi in direzione di service provider sfruttando la flessibilità e l’immediatezza del cloud computing.In questo ambito Arrow ha già da tempo sviluppato una interessante piattaforma ArrowSphere, che ha proprio l’obiettivo di aggregare servizi cloud e renderli disponibili per rivenditori e Msp. Una piattaforma che permette al reseller di sviluppare una propria offerta personalizzata di servizi in maniera semplice e immediata. Niente date o debutto precisi in proposito, ma anche in questo senso l’intenzione della società in riferimento al mercato italiano appare abbastanza chiara.

Federico Marini, Managing Director Arrow Italia

Niente fretta

Non c’è fretta però, anche perché il lavoro fatto fino ad ora, soprattutto in Italia, è di alto livello non a caso, come anticipato, tutta la squadra di Computerlinks Italia è stata confermata nei suoi ruoli e nelle sue attività. «Il team italiano ha fatto un ottimo lavoro – spiega infatti Sadoun -, non abbiamo intenzione dunque di fare rivoluzioni ma di dare ancorà più valore a quello che già esiste attraverso nuovi processi, metodologie e opportunità di allargamento dell’offerta». Soddisfatto e convinto anche Federico Marini, presente all’incontro stampa con Sadoun, «Sono stato uno dei principali sostenitori di una operazione nella quale credevo e ora credo con ancora maggiore convinzione – ha raccontato Marini -. C’è una sinergia e una complementarietà di offerte e opportunità che credo abbia pochi paragoni anche in Italia. Quello della sicurezza è un mercato estremamente dinamico e che sta allargando progressivamente il suo perimetro, l’ingresso in Arrow rappresenta una direzione strategia in questo senso e credo sia un’ottima notizia per tutti i nostri partner»

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 2