Il commercio elettronico, anche in questi anni di crisi, rappresenta un segmento in continuo sviluppo. In effetti, secondo i dati di una ricerca divulgata da TTTecnosistemi, l’eCommerce crescerà del 20% a livello mondiale, per un fatturato complessivo di 1500 miliardi di dollari. Anche in Italia la crescita è sostenuta: nel 2013 l’incremento rispetto al 2012 è stato del 15%, ma la crescita dovrebbe proseguire anche nel 2014, per un giro d’affari ormai intorno ai miliardi di euro. A spingere il commercio elettronico è anche la diffusione di Internet in mobilità, che ormai nel nostro Paese interessa 29 milioni di consumatori. È chiaro che cifre di questo tipo non possono essere ignorate da aziende e attività locali, sopratutto in un paese come il nostro in piena stagnazione economica. Eppure sono molte ancora le imprese che ignorano Internet come canale di vendita tanto nazionale come internazionale. Inoltre esistono ancora importanti spazi di sviluppo, perché il 44% degli utenti italiani che regolarmente si connettono a internet, non hanno mai fatto shopping online. Ma l’avvento dell’e-commerce non significa la fine dei negozi tradizionali: è infatti da sfatare il mito secondo il quale lo shopping online penalizzi le vendite nei negozi fisici. Al contrario, sempre di più i siti di eCommerce sono facilitatori di vendite nel mondo reale. Infatti, ben l’87,1% dei consumatori cercano su Internet le informazioni utili, prima di recarsi in negozio ad acquistare. Un media persino superiore a quella di chi cerca informazioni nel punto vendita (76%).
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L’e-commerce fa bene ai negozi tradizionali – Infografica
Secondo una ricerca divulgata da TT Tecnosistemi i siti di commercio elettronico sono dei veri e propri facilitatori per il commercio tradizionale
Pubblicato il 21 Ott 2014
Marco Maria Lorusso
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