Il giorno X

E’ arrivato il giorno dell’addio a XP… ma nelle aziende è ancora vicino al 30%

«Sbarazzatevene», «Abbandonatelo», «Innovate»… gli inviti, accorati e più o meno autorevoli, sono arrivati da ogni parte in vista dell’attesissimo giorno X o meglio… XP. L’8 aprile infatti, come ampiamente annunciato Windows XP è andato definitivamente in pensione… Gli ultimi dati però parlano di oltre un quarto di aziende stabilmente ancorate al sistema che ha debuttato nel 2001… e allora la sicurezza diventa molto più di un argomento di vendita per il canale

Pubblicato il 07 Apr 2014

Marco Maria Lorusso

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Fuga da XP… ma non troppo. Come ampiamente previsto e annunciato, l’8 aprile Microsoft ha staccato ufficialmente la spina del supporto e degli aggiornamenti a beneficio di Windows XP. Un sistema operativo da record con il suo debutto avvenuto nel lontano 2001 e un parco installato, odierno, davvero impressionante. Gli ultimissimi dati Gartner parlano letteralmente di  “Quarter of enterprise machines still running XP”, stessa linea per Net Application che, per il mese di marzo, parla di un XP che ha perso 1,84 punti percentuali, calando dal 29,53 percento al comunque elevatissimo 27,69 percento. Un dato che impressiona anche se la poderosa e inevitabile campagna di sensibilizzazione e formazione portata avanti da Microsoft in primis e dai principali colossi dell’IT in questi mesi sta dando i suoi primi frutti. Windows 8 e Windows 8.1 sono infatti cresciuti insieme di 0,62 punti percentuali (dal 10,68 percento del mese scorso all’attuale 11,30 percento). Windows 8 da solo ha guadagnato 0,03 punti percentuali (dal 6,38% al 6,41%), mentre Windows 8.1 è passato dal 4,30% al 4,89%. La crescita maggiore resta però quella di Windows 7, che è cresciuto dell’1,46 percento, passando dal 47,31 al 48,77 percento. Fuga da XP dunque ma non verso Windows 8 al momento…

Una migrazione che non soddisfa ovviamente a pieno i vendor dato che, come spiega la stessa Gartner, se da una parte un deployment su Windows 7 è più rapido, dall’altra, i problemi di longevità sono simili e tra non molti anni l’impresa si troverà nuovamente ad affrontare il tema della fine del supporto». L’operazione è da tempo scattata, come detto, ma nell’immediato a preoccupare, oltre alle imprese, sono gli enti come poste e banche, che utilizzano, ad esempio per i propri bancomat, il sistema operativo XP. Domani arriveranno le ultime release ma poi più il nulla e dunque il sistema rischia un’esposizione davvero pericolosa.

A fronte di un simile pericolo, proprio in queste ore in rete si è diffuso un certo allarmismo che ha spinto il consorzio Bancomat a emettere un comunicato per rassicurare gli utenti, “Le banche italiane – è spiegato in un comunicato – hanno da tempo avviato analisi approfondite per individuare le modalità più efficaci e sicure con cui gestire la migrazione degli Atm verso versioni più evolute dei sistemi operativi di base che regolano il loro funzionamento. Nell’attesa di completare il processo di migrazione, molti istituti di credito hanno comunque già effettuato il passaggio dei loro sportelli automatici a una versione intermedia dell’applicativo – chiamata Windows XP Embedded – per la quale sono stati garantiti dalla casa madre due ulteriori anni di supporto. Per quanto riguarda i nuovi terminali, installati a partire dal 2014, questi già basano la loro operatività sul sistema Windows 7, ossia sulla versione successiva e più evoluta rispetto a Windows Xp. Per quanto concerne la scadenza dell’8 aprile, è opportuno precisare che Microsoft ha assicurato che continuerà a fornire gratuitamente gli aggiornamenti di definizione dei virus fino al 14 luglio 2015. Per quello che riguarda gli aggiornamenti delle vulnerabilità di sistema, invece, sono state previste specifiche attività di supporto a favore delle banche, per accompagnarle in assoluta sicurezza alla completa migrazione dei sistemi operativi.

La posizione di Microsoft e il ritorno al futuro di Windows 8.1

Chiarissima in questo senso la posizione di Microsoft, esplicitata proprio da queste colonne, recentemente, dal suo numero uno italiano: «La politica di Microsoft per il supporto è molto chiara e coerente: ogni prodotto rilasciato ha un ciclo di vita di 10 anni – ha spiegato Carlo Purassanta, AD di Microsoft, in un incontro dedicato a questo tema -. Solo per XP abbiamo fatto un’eccezione proprio per l’estremo successo di questo sistema operativo, uno dei più stabili della storia. Nel frattempo però l’innovazione ha fatto passi da gigante. Windows XP è nato oltre 12 anni fa, quando lo scenario tecnologico era radicalmente diverso da quello attuale: un’azienda che continua a utilizzarlo non sta lavorando in modo moderno. Si tratta di un sistema ormai superato e la fine del supporto dev’essere vista come un’opportunità per una riflessione strutturata sulla sicurezza, ma anche sulla possibilità di offrire ai propri collaboratori un nuovo modo di lavorare: la produttività globale dell’azienda dipende da quella dei singoli». Chiarezza dunque ma anche consapevolezza che la situazione è molto complessa, vedi anche la recente ricerca realizzata proprio da IDC per conto di Microsoft. Secondo il report infatti nel Centro e nel Sud circa un terzo delle imprese utilizzi XP su oltre l’80% dei terminali. Va meglio al Nord e in quelle ad elevata industrializzazione, che guidano con quasi il 50% delle imprese pronte all’aggiornamento.

Curioso, poi, che le PMI si ritengono informate sul tema della sicurezza informatica (per oltre l’86%), ma sottovalutano ampiamente le vulnerabilità del software come fattore di rischio, che evidenziano solo nell’8% dei casi. La maggior parte delle imprese considera invece i messaggi e-mail (31%) e la navigazione web (27%) come i principali veicoli di rischio, come se le problematiche della sicurezza IT fossero rimaste inalterate nell’ultimo decennio, mentre si sottostimano social network (9%) e app da store online (5%).

Non a caso, per mettere in contatto le aziende con i partner e aiutare tutti coloro i quali vogliono approfondire l’argomento, Microsoft ha messo a disposizione una linea telefonica dedicata al numero 039-8947133 ed un sito disponibile al link microsoft.it/windowsxp.

A fronte di una simile situazione, non è un caso che proprio in questi giorni, nel corso dell’atteso Build 2014, evento tradizionalmente dedicato agli sviluppatori, dal centro congressi di SanFrancisco, Satya Nadella, Ceo di Microsoft, in mezzo a molte e interessanti novità abbia più volte insistito su Windows 8.1 e su alcune funzionalità che rendono più semplice l’utilizzo del sistema operativo con strumenti tradizionali, come tastiera e mouse e dunque dovrebbero facilitarne l’adozione e l’accettazione da parte di utenti che non dispongono di dispositivi touch.

L’occasione della security

In un simile contesto, per canale indiretto e vendor del mondo della security sembra dunque aprirsi lo spazio per una importante opportunità di business. Emblematica in questo senso la posizione di David Gubiani, Technical Manager di Check Point Software Technologies Italia, raggiunto nel corso di un recente evento. «Non è un mistero che XP sia ampiamente lo standard in moltissime imprese anche piccole del nostro Paese. Domani scadrà il supporto di Microsoft e noi e i nostri partner abbiamo il dovere e l’opportunità di farci trovare pronti con un supporto e una consulenza a valore verso manager e realtà di business che hanno la necessità di essere rassicurate ma anche sensibilizzate e accompagnate da trusted advisor. La percezione dei rischi è ancora relativa».

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