Quello della stampa 3D è un settore in continua evoluzione. E’ quanto ha rilevato l’Osservatorio 3DPrint Hub, realizzato da Senaf. Si parla di piccolissime aziende con dei fatturati che sono inferiori al milione di euro (60,5%) e che non superano i 9 dipendenti (56,5%); questi i numeri delle imprese del mondo della stampa 3D che prevedono che questa tecnologia avrà in futuro una diffusione a livello industriale molto alta, secondo il 92,2%, e sarà il mezzo per cambiare il modo di produrre.
La stampa 3D segna un andamento in continua evoluzione che viene caratterizzato da cambiamenti tecnologici importanti e che portano le imprese a puntare quindi sull’innovazione: nel 2014, infatti, circa un terzo delle imprese ha destinato tra l’1% e il 15% dei propri ricavi alla ricerca & lo sviluppo, mentre oltre la metà ha investito una quota che varia tra il 16% e il 45%. Ma non solo; anche la formazione diventa un asset fondamentale per le imprese: se il 43,4% dedica fino a 20 ore di aggiornamento, il 43,3% addirittura ne prevede oltre 40 di ore…
“Pmi in aiuto di altre Pmi. Nei prossimi 5 anni, saranno le aziende del manifatturiero, più che i privati cittadini, a beneficiare dei vantaggi di questa tecnologia: solo due imprese su dieci si dicono convinte che la stampa 3D sarà presente in tutte le abitazioni – ha sottolineato Emilio Bianchi, direttore di Senaf -. La stampa 3D rappresenta una vera e propria rivoluzione per l’intero sistema produttivo italiano e tocca trasversalmente moltissimi comparti chiave della nostra economia, dall’aerospaziale all’architettura, all’edilizia così come il mondo dell’automotive, della nautica, della meccanica e molti altri. Le aziende, come raccontano i nostri dati, sono cresciute e cresceranno ancora, andando ad affiancare le imprese del made in Italy in un processo di cambiamento radicale dei processi produttivi. Un percorso non facile in cui le aziende si trovano a scontrarsi con diversi fattori, come la concorrenza, gli aspetti fiscali e i costi della forza lavoro. I tempi della giustizia e la burocrazia preoccupano non poco le imprese, che temono l’accesso al credito con conseguenze sui propri tempi di pagamento. Non possiamo pensare che un mercato dalle grandi potenzialità, come quello della stampa 3D, venga rallentato da elementi esogeni e non venga sostenuto”.
La stampa 3D è cresciuta tantissimo attraverso una diffusione molto veloce grazie anche alla sua versatilità e la sua capacità di creare prototipi e prodotti personalizzabili velocemente e dai costi limitati. In questo contesto favorevole, le aziende si dichiarano molto soddisfatte del proprio andamento aziendale attuale (97,7%) e anche dal lato del fatturato, oltre la metà delle imprese ha visto nel 2013 un incremento rispetto agli ultimi tre anni; un andamento che risulta restare positivo anche per il 2014; infatti, un terzo delle imprese si aspetta una chiusura nel segno della stabilità, sei su dieci prevedono una crescita e solo il 7,1% si aspetta un calo. L’export rappresenta una componente basilare per molte imprese del comparto e anche i livelli occupazionali segnano un andamento positivo; infatti, se nel 2013 il 48,4% non ha variato il proprio numero di addetti, il 41,9% ha invece assunto nuovo personale.