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Cresce il canale che scommette sul cloud, il caso CBT

Il system integrator ha visto crescere il proprio fatturato arrivando a toccare quota 54 milioni di euro

Pubblicato il 18 Feb 2014

Marco Maria Lorusso

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CBT-Cosmic Blue Team, può guardare al futuro con un sorriso visto che ha chiuso il suo anno fiscale 2013 registrando una crescita del 6% nel fatturato, toccando quota 54 milioni di euro. Un bel risultato che testimonia la fiducia che i clienti di CBT hanno riconosciuto all’azienda facendo aumentare gli ordini del 15% rispetto al 2012 per un totale di 70 milioni di euro.

I servizi dedicati alla trasformation sono quelli che più hanno contribuito al raggiungimento di questo positivo risultato crescendo del 70%, come anche l’offerta applicativa in ambito Enterprise Information Management (EIM) che è aumentata del 30% in ricavi. Questi risultati sono la risposta ai 270 professionisti che CBT ha messo a disposizione dei propri clienti, oltre a 3.000 addetti che garantiscono una copertura del mercato nazionale, dalle PMI alle medie aziende, fino ad arrivare alle aziende enterprise e alla Pubblica Amministrazione.

Per continuare a incrementare questa crescita, CBT si sta concentrando su tre fronti di offerta: EasyCloud, che identifica la nuova area del cloud computing; EasyWare, che include progetti di outsourcing, e la parte applicativa concentrata sull’area dell’EIM, che l’azienda declina in WebRainbow e WebArrow, piattaforme erogate anche in modalità as-a-Service; inoltre, CBT prevede per l’anno in corso ulteriori sviluppi dai progetti di trasformazione delle infrastrutture aziendali in ottica private managed cloud, non dimenticando l’approccio verso le smart technologies e le infrastrutture al servizio della Internet of Everything.

“Il mercato ci premia sempre di più per il modo in cui riusciamo a gestire e a risolvere le problematiche di complessità delle aziende – ha affermato Paolo Angelucci, presidente di CBT -. Il nostro obiettivo è quello di accompagnarle nella loro trasformazione verso l’outsourcing delle infrastrutture e dei servizi, passando da una logica di Capex a una più flessibile e meno onerosa orientata all’Opex, in linea con i focus del cloud computing”.

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