Spesso si parla dell’importanza di riciclare materiale di utilizzo in ufficio: toner, fogli di carta e molto altro. In tanti già lo fanno, ma altri si lasciano trasportare da quella scarsa conoscenza del reale valore nel preferire una raccolta differenziata al semplice rifiuto di scarto. La tecnologia può dare una mano in tal senso ed Epson ci offre lo spunto per confermarlo. L’azienda ha presentato nei giorni scorsi PaperLab, la prima macchina ricicla-carta da ufficio. Il suo funzionamento è molto semplice: si inseriscono i fogli che non servono più in una delle fessure del dispositivo e da una delle uscite ecco comparirne uno bianco, perfetto per essere riutilizzato. Il processo è anche veloce: ogni minuto PaperLab è in grado di restituire a nuova vita 14 fogli in formato A4, poco più di 6.700 nell’arco di un’intera giornata lavorativa. Ma non solo: può anche riciclare anche documenti in A3, biglietti da visita e calendari, per non lasciar morire negli scaffali o in polverosi sgabuzzini alcun rifiuto di carta.
Le fasi del processo
Nonostante la piacevole novità, Epson non ha fornito molti dettagli sul suo prodotto, se non che rappresenta una prima assoluta per il cliente finale. Sappiamo benissimo che finora l’unica possibilità di smaltimento della carta era rappresentata dalla consegna dei mallopponi raggruppati agli addetti delle aziende di riciclo cittadine, che danno vita ad un processo di riclco ugualmente valido, ma privo di un vantaggio diretto ed immediato da parte di chi ricicla. PaperLab, per rendere reale il suo lavoro, svolge tre azioni particolari: la fibrarizzazione, ovvero la creazione di lunghe fibre di cotone dai fogli riciclati; la rilegatura, che avviene grazie all’aggiunta di sostanze extra; la formazione, dove la fibra viene pressata e divisa in strati di carta di nuovo bianchi.