Sony ha confermato le voci che giravano in rete da qualche tempo. Il produttore di semiconduttori Altair è infatti entrato a far parte del gruppo giapponese, che ha versato una cifra pari a 212 milioni di dollari per completare l’operazione. Si tratta di numeri da capogiro che evidenziano quanto Sony ci tenga a rafforzare il suo ruolo nell’industria dell’Internet delle Cose. Altair è infatti specializzata nella produzione di chip IoT, utilizzati per connettere diverse tipologie di dispositivi, dagli smartphone agli indossabili. La società israeliana è divenuta negli anni un punto fermo per i brand hi-tech più famosi, che hanno potuto contare sul know-how tecnico dei suoi ingegneri per potenziare apparati destinati all’utilizzo consumer, professionale e industriale. A quanto pare, l’aspetto che più interessa Sony riguarda l’implementazione di chip con modulo LTE integrato, lo stesso presente sui telefoni cellulari, tablet e portatili, ma con un hardware dedicato. In questo modo i prodotti di nuova generazione potranno dimensioni ridotte ma essere dotati di funzionalità aggiuntive grazie a un’indipendenza da sorgenti di comunicazione esterne (pensiamo agli smartwatch o alle webcam che devono appoggiarsi ad un Wi-Fi o smartphone per aggiornarsi).
Il futuro è connesso
Lo scorso ottobre Sony aveva acquisito Sotkinetic Systems, specializzata nello sviluppo di tecnologie ToF, ovvero time-of-flight, capaci di analizzare il tempo impiegato da un oggetto per percorrere una certa distanza con il fine di ricavarne anche la velocità, l’energia cinetica e altre caratteristiche tecniche. Sempre nel 2015 il gigante si era assicurato la proprietà dei sensori d’immagine di Toshiba e del produttore di controller di memoria Oita in Giappone. Tutte mosse che contribuiscono a disegnare un quadre generale davvero interessante, almeno dal punto di vista dello sviluppo di oggetti rientranti nel campo dell’Internet delle Cose. I motivi di business ci sono tutti: secondo Gartner entro il 2020 ci saranno 26 miliardi di dispositivi connessi al mondo e Sony non vuole di certo farsi sfuggire l’occasione di giocare un ruolo chiave nel panorama IoT di prossima venuta.