Non solo hardware e soluzioni consumer. Il Mobile World Congress di Barcellona si focalizza anche sulle opportunità di business offerte dalle nuove infrastrutture di comunicazione, come il 5G. Il poter connettere alla rete in maniera più funzionale aziende e clienti, rappresenta per il panorama professionale un’esigenza basilare nella proposta di soluzioni di nuova generazione che sottendono l’utilizzo di reti di trasmissione più veloci e affidabili.
Durante la conferenza “5G: Creating Value for Consumers” alcuni delle più grandi telco hanno spiegato in che modo la quinta generazione di network mobili può abilitare un mondo di possibilità per i consumatori e, di conseguenza, per chi offre servizi digitali. Con la promessa di aumentare di dieci volte la velocità di trasmissione dei dati rispetto al 4G e grazie ad una più bassa latenza nella diffusione delle informazioni, il 5G offre agli innovatori un’evidente capacità di innovare forme e modalità di interazione. Ma non è solo la tecnologia a cambiare. C’è bisogno di evolvere anche i modelli di business attuali, che si basano sull’esistenza del 4G o LTE. Le reti del prossimo futuro aprono infatti a scenari decisamente nuovi, in grado di rivoluzionare i modi con cui le persone accedono alla rete e ai contenuti da essa veicolati.
Alex Jinsung Choi, CTO di SK Telecom si è concentrato soprattutto sugli sviluppi comunicativi apportati da un trend in crescita anche a livello enterprise, quello della realtà virtuale. Il nuovo modo di interagire con video, foto e piattaforme diverse non riguarda solo i privati, affascinati dai videogiochi e dalle esperienze VR più strane, ma anche i professionisti. Si pensi all’utilizzo degli Oculus per studiare l’assetto di un veicolo o per analizzare, in fase pre-operatoria, il corpo di un paziente e i suoi organismi interni. Fin quando si tratta di dispositivi che operano in locale, il lavoro viene svolto principalmente dall’hardware che si ha dinanzi agli occhi, ma è evidente che nel momento in cui la realtà virtuale diviene un valore, se condivisa con gli altri in tempo reale, allora c’è la necessità di sfruttare reti efficienti che garantiscono una veicolazione delle immagini in maniera rapida, senza perdita di qualità. Per questo SK Telecom è attiva verso la concretizzazione delle connessioni 5G con test che cominceranno in Sud Corea entro il 2017.
Ma l’Europa non è da meno e la prova è Deutsche Telekom che attraverso la testimonianza di Bruno Jacobfeuerborn, CTO del gruppo, ha spiegato i suoi progetti in ambito 5G. Solo qualche giorno fa, l’operatore ha mostrato una demo live della tecnologia a onde per i servizi 5G in collaborazione con Huawei. Secondo le stime, le compagnie hanno raggiunto una velocità pari a 70 gigabit al secondo su una frequenza di trasmissione a 73 megahertz. Il tutto è stato reso possibile grazie al lavoro del laboratorio 5G:hous, che Deutsche Telekom ha inaugurato nel 2015 con il fine di studiare gli sviluppi dello standard 5G, soprattutto nell’ottica di un beneficio diretto a partner, compagnie e startup.
Non è da sottovalutare la posizione di Matt Grob, EVP & CTO di Qualcomm Incorporated, per il quale l’avvento del 5G non si scontrerà con le frequenze Wi-Fi esistenti, a differenza di quanto affermano molti. “La possibilità di estendere la copertura e aumentare la capacità della rete è un passo che bisogna compiere per avanzare verso il futuro. Possiamo offrire una mobilità migliore senza soluzione di continuità, per consentire all’utente finale di connettersi al web e utilizzare servizi avanzati che dipendono dalla rete. Il 5G può inoltre convivere con le attuali connessioni wireless che usano spettri privi di licenza”.
Sulle tempistiche di arrivo del 5G si è espressa Pilar del Castillo, membro del Parlamento Europeo: “L’Europa ha vissuto il cambio di passo portato dal 3G e quindi sa cosa vorrebbe dire adottare reti 5G che possono realmente dare una spinta significativa al mercato. Speriamo vivamente che la cosiddetta quarta rivoluzione industriale possa realizzarsi entro il 2018. È un termine a cui puntiamo con fiducia”.
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