Sappiamo quanto Elon Musk ci tenga a seguire innumerevoli progetti. Non solo Marte con la sua SpaceX e il futuro sostenibile dell’auto elettrica Tesla e dell’assorbimento energetico con i pannelli solari dei PowerWall, nel domani del magnate statunitense c’è anche tanta ricerca e analisi nel campo dell’Intelligenza Artificiale, come dimostra l’organizzazione no-profit OpenAI. Resa famosa per OpenAI Gym, piattaforma che intende insegnare ai computer come giocare ai videogame, oggi la piattaforma entra nel circolo di Microsoft, o meglio, può contare sul supporto delle tecnologie di Redmond per lo sviluppo dei suoi prototipi software.
Tutto sulla nuvola
Il primo passo è la scelta per i sistemi del consorzio della piattaforma cloud di Azure: “OpenAI ha scelto Microsoft come tassello fondamentale per la crescita nella ricerca e studio in ambito deep learning. Lo ha fatto pensando che Azure sia l’ambiente ideale che combina tecnologie uniche e prestazioni di alto livello con cui manipolare big data e altri fattori determinanti. Pensiamo ad Azure Batch, Azure Machine Learning e Microsoft Congitive Toolkit” – ha spiegato la multinazionale. Fa un certo effetto vedere il nome di Microsoft affiancato a un soggetto principalmente votato all’open source e alla destabilizzazione delle gerarchie tech mondiali. OpenAI nasce infatti come risposta a chi vedeva nella nascente industria dell’Intelligenza Artificiale un settore governato principalmente da poche forze, che presto si sarebbero ritrovate a decidere, da sole, il futuro dei robot e di soluzioni informatiche avanzate. Porsi nel mezzo di tale predominio avrebbe permesso a tanti altri esperti di far sentire la loro voce nel complesso mondo dell’AI, ponendo le basi per uno sviluppo nei rapporti uomo-macchina più roseo e meno catastrofico di quanto si possa pensare. Evidente Microsoft ha lo stesso obiettivo.