Smartphone bollenti

Samsung ha ritirato il 96% dei Note7 e prepara la nuova generazione

La compagnia ha confermato il ritorno a casa di quasi la totalità dei modelli difettosi. Dietro l’angolo c’è il Note8 ma solo dopo una lunga fase di testing e validazione

Pubblicato il 12 Gen 2017

Paolo Longo

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Il Mobile World Congress si avvicina (la partenza è prevista il 27 febbraio) e con esso tutte le innovazioni legate alla tecnologia tascabile, sia consumer che professionale. Spesso i due mondi combaciano alla perfezione ed è il caso della gamma Galaxy Note di Samsung, pensata per un pubblico attento ai trend del settore ma con concrete necessità di produttività fuori dall’ufficio. L’anno appena concluso ha messo in forte discussione la posizione della compagnia coreana nella specifica fascia di mercato (quella dei phablet) a causa dei problemi evidenziati dal Note7, troppo incline a surriscaldarsi e infiammarsi in corrispondenza della batteria (sebbene non si registrino casi in Europa). Dopo aver subito il contraccolpo economico del ritiro di milioni di prodotti, Samsung è pronta al rilancio, con il prossimo Galaxy Note8.

I numeri

Proprio nelle ultime ore, l’azienda ha confermato il ritorno alla base del 96% di tutti i Note7 spediti al mondo, dopo quasi 4 mesi dalla “richiesta” di riconsegna ai clienti. In realtà, per giungere a questo risultato Samsung ha dovuto compiere più sforzi del previsto, rilasciando un paio di aggiornamenti software atti prima a limitare la ricarica al 30% e poi disabilitandone del tutto la possibilità, rendendo di fatto il terminale solo un costoso oggetto da arredamento. Scontenti o meno, le prime indiscrezioni sul successore parlando di un simile form factor e della presenza di alcune peculiarità viste per la prima volta a bordo di uno smartphone, come la scansione dell’iride, un metodo di protezione biometrica derivato dall’ambito militare e finalmente a disposizione di tutti, almeno in teoria. Poco altro si sa rispetto alle caratteristiche tecniche di un device che probabilmente seguirà una gestazione più lunga del previsto, per assicurare di non causare problemi agli acquirenti. Nonostante ciò, il lancio, considerando i tempi di ripensamento e produzione, dovrebbe avvenire non prima dell’estate, spostando solo di qualche settimana il timing previsto in origine, che prevedeva un arrivo entro agosto, proprio come il predecessore.

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